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Milena, dalla pelle dura - 2a parte
Milena Gabanelli che nel 1991 introduce in Italia questa nuova forma di giornalismo televisivo, decidendo di abbandonare la troupe e di iniziare a lavorare da sola con la sua videocamera. Tre anni dopo, nel 1994, nasce il programma "Professione reporter" che termina nel '96 per lasciar

14.03.2003 - Autore: Paola Marino
Hai incontrato difficoltà nellintrodurre questo modo di concepire il giornalismo televisivo?
M.G.\"Agli inizi ci sono state un po di difficoltà di tipo sindacale.
Hai corso dei rischi?
M.G.\"Sì, tanti.\"
E ne è valsa sempre la pena?
M.G.\"Se ne è valsa la pena non lo so. Di solito vale la pena quando ti va bene.
Questo lavoro ti ha mai fatto perdere il sonno? E qualche amico?
M.G.\"Ho perso amici vecchi e me sono fatti di nuovi. Il sonno, invece, è irrimediabilmente perso.\"
Realizzando reportage taglienti e senza sconti come i tuoi, si può rischiare di arrivare al limite della violazione delletica giornalistica? A te è mai capitato?
M.G.\"Arrivare al limite, non significa violarla. Quando mi è capitato di spingermi fino a quel punto è perché in quel momento credevo che fosse giusto. A volte, ripensandoci, alcuni eccessi avrei potuto evitarli...Ogni pezzo, comunque, insegna qualcosa di nuovo, umanamente e professionalmente.\"
Quali sono i colleghi che stimi per il loro lavoro e impegno in tv?
M.G.\"Ettore Mo, Gian Antonio Stella, Terzani, Concita De Gregorio, tutti i miei quattro collaboratori.\"
Quale la tv che non ti piace?
M.G.\"Quella del pettegolezzo. Lo preferisco al bar.\"
Che cosa ti ha spinto a fare reportage: il bisogno di impegno civile o una grande passione?
M.G.\"La necessità... Poi con gli anni è diventato un dovere morale.
Un buon reportage ti aspetti che cambi le coscienze? Può farlo?
M.G.\"Non credo che cambi granchè un buon reportage, però può dare un piccolo contributo.\"
Ti pesa mai la responsabilità che caratterizza un lavoro come quello della denuncia?
M.G.\"Mi pesano le conseguenza di unintegrità che perseguo in modo quasi ossessivo, cioè la schiera di nemici che ho. Preferirei andare daccordo con tutti.\"
Ti sei mai detta Chi me lo fa fare?
M.G.\"In qualche situazione estrema e molto particolare. Il pensiero andava a mia figlia.\"
Un sogno, un rimpianto, un rimorso...
M.G.\"Nessuno. Penso di essere una donna abbastanza fortunata e bacio per terra.\"