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Loveline

"Loveline": esiste ancora la prova d'amore? Quando le donne tradiscono lo riferiscono al partner provate da un devastante senso di colpa o proseguono la loro storia come se niente fosse? A tutte queste domande risponde "Loveline"

Loveline

14.03.2003 - Autore: Laura Pinzauti
Esiste ancora la prova d'amore? Quando le donne tradiscono lo riferiscono al partner provate da un devastante senso di colpa o proseguono la loro storia come se niente fosse? A tutte queste domande risponde "Loveline", condotto da Camilla Raznovich ogni martedì alle 22.35 su Mtv. Accanto a lei naturalmente non può mancare la figura dell'esperto, che in un programma incentrato sul sesso non può che essere un sessuologo. Ma in questo caso è sbagliato dire che l'esperto affianca il conduttore, perché è la conduttrice che vive all'ombra del professionista del sesso, un brizzolato di Pavia dalle labbra carnose e la camicia aperta, con una voce molto suadente. Il nome potrebbe non dirci niente, un generico Marco Rossi, ma le sue fattezze e le sue gestualità sicuramente seducono molte telespettatrici.   Ragazzi e ragazze dai 18 ai 30 anni chiamano in diretta, mandano e-mail, e fanno domande anonime tramite dei bigliettini, in studio. Cercano delle risposte che probabilmente non riceveranno mai durante una breve telefonata di due o tre minuti con il Richard Gere bolognese. Che cosa emerge dai quesiti, di natura per lo più fisica che pongono i telespettatori? Che molti di loro hanno dei problemi molto seri, e hanno l'esigenza di parlarne con un professionista. Peccato che lo psichiatra-sessuologo in questione si limiti a snocciolare dei luoghi comuni, e a fare delle facili diagnosi, che neanche il più esperto psichiatra esistente potrebbe con coscienza fare, per telefono dopo pochi minuti, in quel contesto. La sensazione è che si voglia dare un contentino ai poveri ragazzi dubbiosi. Che alla fine della telefonata, sono ancora più perplessi di prima, tanto che stanno due o tre minuti in silenzio, aspettando che avvenga qualcosa di importante, ma in quel momento la telefonata viene troncata con un semplice: ti abbiamo tranquillizzato? Il programma fa emergere: un'ignoranza dilagante sul sesso, ignoranza che esige una risposta. Viene alla luce anche una preoccupante moltitudine di ragazzi con seri problemi psicologici (impotenza e paura del sesso): che neanche rivolgendosi direttamente a uno psichiatra, anche se radio-televisivo, corrono il rischio di essere indirizzati da un vero psicoterapeuta. Il consigliere televisivo preferisce una facile soluzione che segua i brevi tempi della televisione. Certo sicuramente non fa nessun danno lo psico-sessuologo anchorman, quando consiglia alla ragazza che usa un pitone nei suoi giochi sessuali, di stare attenta perché un animale è imprevedibile, e non può dare il suo consenso. Non fa neanche nessun danno quando divulga i principi attivi, l'efficacia contraccettiva, e gli effetti collaterali della pillola. Ma quando fa una diagnosi, magari sbagliata, a un adolescente o tardo-adolescente con dei problemi, senza neanche alleggerirsi la coscienza consigliandogli di parlarne con uno psicoterapeuta dal vivo, quali saranno gli effetti secondari?
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