Il grande merito di “Lettere da Iwo Jima”, rispetto alla visione
piuttosto univoca che ci veniva proposta da “Flags of Our Fathers”, è di essere
una pellicola che contiene in sé tutta una serie di contraddizioni e di domande
irrisolte che la rendono molto più affascinante. Il film infatti si mantiene su
un equilibrio instabile di tutta una serie di dicotomie che propongono allo
spettatore quesiti ai quali non è facile dare una risposta precisa. Già il
principale di questi, lo scarto già accennato tra dovere di soldato e necessità
di essere umano, è più volte messo in scena nel film con una complessità
inaudita.


NOTIZIE
Lettere da Iwo Jima
Dopo il primo "Flags of Our Fathers" ecco arrivare anche sui nostri schermi la seconda pellicola dedicata alla battaglia di Iwo Jima, che chiude un dittico ideato e realizzato dalla coppia Eastwood/Spielberg

12.04.2007 - Autore: Adriano Ercolani