Defilatosi Carpenter dall’idea di
girare seguiti del suo capolavoro, limitandosi in qualche caso alla produzione
esecutiva o al semplice appoggio pubblicitario, la seconda puntata arriva nel
1981, firmata dallo sconosciuto Rick Rosenthal, ed immediatamente lascia capire
come il prodotto sarà destinato ad un consumo puramente commerciale, lontano
anni luce dalla qualità dell’originale. Non molto più convincente si dimostra
anche “Halloween 3” (id., 1982), diretto da quel Tommy Lee Wallace che era
stato il montatore del film di Carpenter. Con questa terza avventura sembrava
che la saga dedicata al più irriducibile dei serial-killer si fosse esaurita,
ma ahinoi non è stato così.
Tra la fine degli anni ’80 e per tutto il decennio
successivo ne vengono realizzati sequel più o meno dichiarati, e tutti
assolutamente dimenticabili. Un minimo di credibilità all’epopea arriva con
“Halloween 20 anni dopo” (Halloween H20: 20 Years Later, 1998), diretto dallo specialista
dell’horror Steve Miner, pellicola che segna il rientro nella saga dell’eroina
Laurie Strode, interpretata sempre dall’ormai mitica Jamie Lee Curtis (che
aveva lasciato dopo il secondo capitolo). Ed ecco per ultimo questo il ritorno
alle origini, questo atteso remake del primo capitolo firmato dal “neo maestro”
del genere Rob Zombie, ed interpretata da Malcolm McDowell.


NOTIZIE
La saga di Halloween
Arrivato nei cinema nel 1978, in un periodo in cui la grande stagione dell'horror degli anni '70 iniziava il suo declino, l' "Halloween" diretto da John Carpenter riscriveva in qualche modo gli stilemi del genere horror

04.01.2008 - Autore: Adriano Ercolani