
E intanto, la critica USA ha bocciato il film, nonostante la sua premessa sia davvero interessante. “Il mondo dei replicanti” è ambientato in un futuro in cui gli uomini preferiscono rimanere nelle loro case e vivere la vita attraverso i robot – dei perfetti replicanti che non solo possono controllare comodamente dal salotto, ma dai quali possono anche attingere qualunque sensazione. Ma cosa succede quando uno dei robot viene distrutto e allo stesso tempo anche l’umano che lo controlla rimane ucciso? Un Bruce Willis nella doppia versione di replicante e umano, avrà il compito di indagare sul caso.

La pellicola ha incassato 15 milioni di dollari in tre giorni, ma il New York Times lo ha definito: “industrial entertainment”. Dan Kois del Washington Post sostiene che il film “prende un’idea interessante e la seppellisce sotto una trama abbastanza moscia, sequenze d’azione non soddisfacenti e troppi colpi di scena”. Robert Abele del Los Angeles Times definisce il film: “un numero fantascientifico molto furbo, il cui motore narrativo ed emotivo opera in maniera troppo meccanica, proprio come i replicanti del film”. Liam Lacey del Toronto Globe and Mail chiede: “E’ stata una macchina a scrivere questi dialoghi? Se sì, per piacere si può avere un bell’aggiornamento?”. Elizabeth Weitzman scrive sul New York Daily News: "Se i robot avessero realizzato un film senza l’aiuto degli umani, questo sarebbe il risultato”.

E Roger Ebert assegna al film due stellette e mezzo e scrive: “Ci sono idee molto interessanti che il film – forse in maniera saggia – sceglie di non esplorare. Una pellicola del genere doveva essere diretta da un tipo alla Spike Jonze. Il mondo dei replicanti è ingegnoso e d’intrattenimento, ma va presto a scadere nei cliché”.
“Il mondo dei replicanti” sarà distribuito in Italia dalla Walt Disney Pictures dall’8 gennaio
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Anteprima: Bruce Willis, eroe del futuro