Jamie Foxx: "Amo i registi duri"

È proprio vero che gli esami non finiscono mai. Lo sa bene Jamie Foxx che, durante un'incontro stampa al San Diego Comic-Con, dove si è recato per presentare Django Unchained di Quentin Tarantino, ha raccontato del suo lungo calvario per migliorare la propria abilità d'attore a servizio di alcuni tra i registi più importanti e “duri” di Hollywood.

A partire da Oliver Stone, che sul set di Ogni maledetta domenica gli ha fatto una bella lavata di capo: “Non sei per niente bravo, mi pare”, gli ha detto Stone. Un'osservazione dura e schietta che però lo ha aiutato a rimettere in prospettiva la sua carriera: “Venivo dalla televisione e pronunciavo le mie battute ad alto volume, perché in TV tutto è gridato”. “Fai schifo quando reciti così – lo ha rimproverato il regista – Devi migliorare prima che io ti scritturi”.

Le lezioni non sono mancate sul set di Ray, che gli ha fruttato il suo primo Oscar, e su quello di Collateral di Michael Mann. “Ho detto a Mann: che ne dici se ci metto del mio nella parte? E lui: perché non guidi il taxi e basta?”. Mann gli ha ricordato che il compito di un attore non è essere se stesso davanti alla telecamera, ma il personaggio: “La persona nel sedile posteriore non è Tom Cruise, ma solo un altro passeggero. È un mercoledì come tanti. Se tieni presente questo, puoi essere il personaggio. Se no sei Jamie Foxx”.

Il rapporto con Tarantino è stato duro all'inizio, continua l'attore, ma non nel senso che ci sia stata una sfida di ego. “Quando mi prendeva da parte ero contento. Mi rendeva nervoso e diceva: ho paura che tu non riesca a entrare nel personaggio perché sei Jamie Foxx. Questo mi ha fatto riavviare il sistema e mi ha aiutato a lasciarmi andare ed essere Django”. “Ben venga tutto questo – conclude – È fondamentale lavorare con registi duri”.

Django Unchained, in uscita il 4 gennaio, è distribuito da Warner Bros. Italia. Qui trovate il trailer.

Fonte: The Hollywood Reporter