Gianni Canova, professore di Storia e Critica del Cinema
alla IULM di Milano e volto di SKY Cinema nella rubrica "Il Cinemaniaco", è pieno
di entusiasmo. Mentre il governo dibatte per risollevare le sorti del
nostro cinema, il professore esclama “in questo momento, il cinema italiano è
il più interessante al mondo”.
E perché nessuno
sembra accorgersene?
Perchè l’innovazione spesso avviene al di fuori dei circuiti
politici, in Italia particolarmente.
Come è accaduto per il design, che ha reagito all’incapacità
politica di gestire l’innovazione industriale, affermando il made in Italy nel
mondo.
Il governo tenta di
sostenere l’industria cinematografica. Il primo intervento normativo dopo il
1965, la Legge Cinema del 2004, ha
subito però più critiche che apprezzamenti, soprattutto perché individua come
chiave del problema quasi esclusivamente il finanziamento pubblico a singoli film. Questo basta a garantire
competitività ed innovazione?
L’innovazione in Italia deve imparare a farsi strada al di
fuori delle logiche di assistenzialismo dello Stato, a trovare spazi per la
ricerca e la sperimentazione.
Un sostegno sarebbe piuttosto necessario al sistema di
distribuzione, ad incentivare l’incontro con il pubblico e l’apertura alle
produzioni indipendenti; ad esempio creando Agenzie preposte a favorire la
distribuzione e le connessioni tra i professionisti del settore.
La Riforma che si
prepara sembra però ancora indirizzata al sostegno alla produzione di singoli
film
La produzione oggi in Italia è già vitalissima! La stagione 2005-2006 è stata tra le più interessanti al
mondo, basti pensare a Romanzo Criminale, La Terra, Il Nuovo
Mondo, Il regista di Matrimoni: produzioni importanti e coraggiose.
Stiamo assistendo alla ripresa del cinema di genere, dopo 30 anni di crisi, con
film come Notte prima degli esami, o Ho voglia di te.
E aldilà dei clamorosi successi al botteghino, è altrettanto
fertile la nostra produzione indipendente, apprezzata dai festival
internazionali: a Milano solo nell’ultimo anno sono stati prodotti 15 ottimi
lungometraggi low budget, tra cui Lievi crepe sul muro di cinta di
Federico Rizzo, Schopenauer di Giovanni Davide Maderna, selezionato al
festival di Locarno, e Come l’ombra di Marina Spada, presentato a
Venezia.
Come l’ombra, unico italiano nelle Giornate degli
Autori alla Mostra del Cinema di Venezia, è il secondo film di Marina Spada: il
primo è stato realizzato lanciando un finanziamento su Internet (le quote di
acquisto a 100.000 lire) condividendo i contenuti attraverso riunioni pubbliche
ad una troupe particolarmente allargata. E la regista è pronta a discutere di
sistemi di distribuzione alternativa.
Insomma mentre le tecnologie digitali abbattono i costi, gli snodi creativi si dislocano in nuove geografie distanti dai centri del potere, dove riscoprire il cinema italiano.


NOTIZIE
Il cinema di casa
Professore di cinema e volto sky Gianni Canova proclama che in questo momento, il cinema italiano è il più interessante al mondo, grazie alla grandiosa stagione 2006

12.04.2007 - Autore: M.S.