C'è chi ritiene che dirigere un film d'animazione sia più facile che realizzare un cartoon, ma Chris Sanders è qui per smentirlo. Il regista di Lilo & Stitch e Dragon Trainer sbarca in Italia per presentare il suo ultimo film, per lui il secondo realizzato totalmente in CGI e prodotto dalla DreamWorks: I Croods. “In realtà è ben più difficile – spiega il diretto interessato – Proprio perché si hanno possibilità illimitate di posizionare la cinepresa, è importante non impazzire”. La storia del film ruota intorno a una famiglia di cavernicoli, guidata da papà Grug (voce di Nicolas Cage) e dalla combattiva figlia adolescente Eep (Emma Stone), che vaga in cerca di salvezza in un mondo preistorico sconquassato dai terremoti che stanno separando i continenti.
Quando scrivi per i bambini o per le famiglie, ci sono dei limiti da tenere presenti? Ad esempio cose che vorresti affrontare ma non puoi?
No, a dire la verità credo si possa fare un film su qualsiasi cosa, bisogna solo prestare attenzione a come si racconta una storia. Per noi era importante non escludere nessuno ed essere sempre accessibili agli spettatori più giovani, senza mai salire in cattedra e parlare dall'alto in basso, perché è importante che tutti gli spettatori si divertano e ricavino qualcosa dalla visione.
Più che ai bambini, il film sembra mirato ai teenager...
Credo che al centro di questa storia ci sia un rapporto padre/figlia. La prima volta che ho lavorato a una storia così è stato per Mulan, ma lì era diverso perché Mulan scappava di casa per salvare la vita al padre mentre qui padre e figlia sono insieme tutto il tempo. Mi piace il fatto che sia la figlia adolescente che il padre abbiano assolutamente ragione su quello che provano e nessuno dei due conosca per intero la risposta ai loro problemi. Per trovarla dovranno prima trovare un terreno comune.
È vero che dirigere un film d'animazione è più difficile che farlo in live action?
Sì, è vero. Proprio perché si hanno possibilità illimitate di posizionare la cinepresa, è importante non impazzire e metterla in troppi posti. In questo film trattiamo la macchina da presa molto seriamente, abbiamo cercato di darle un feeling più da documentario, usando molta camera a mano, dobbiamo essere molto disciplinati con la cinepresa nell'animazione. A volte invidio chi gira live action perché sono tutti lì nello stesso momento, mentre per noi i cameraman, gli attori e i tecnici delle luci sono tutti in posti diversi in momenti diversi.
Parlando dell'ambientazione e delle somiglianze con L'era glaciale e i Flintstones, lo Studio ti ha mai chiesto di modificare delle cose perché potevano essere considerate già viste?
Abbiamo iniziato a elaborare la storia di una famiglia di cavernicoli che doveva sfuggire al collasso dei continenti nel 2004 e poi, mentre stavamo facendo il film, abbiamo visto il trailer de L'era glaciale 4, con i continenti che si spaccavano... Ma era troppo tardi per cambiare. Per fortuna il modo in cui i nostri continenti si separano è molto diverso da quello de L'era glaciale, e la storia anche. Per quanto riguarda i Flintstones, sono ben diversi: ad esempio, loro hanno molta più tecnologia mentre noi la usiamo come gag.
Ha un po' di nostalgia per l'animazione in 2D classica?
Adoro l'animazione tradizionale ed è ancora la cosa migliore per certe storie. Entrambi i tipi di animazione hanno i loro punti di forza. Io disegno sempre, non ho mai smesso, non solo perché mi piace molto, ma perché anche l'animazione al computer nasce dal disegno e si fanno gli storyboard. Credo che farei volentieri un altro film d'animazione tradizionale se trovassi la storia giusta.
Il cast vocale comprende attori del calibro di Nicolas Cage, Emma Stone e Ryan Reynolds. Quanto hanno contribuito ai personaggi e quanto invece avete dovuto tenerli a bada?
Per scegliere le voci ci basiamo prima di tutto sul personaggio. Nel caso di Emma Stone, ad esempio, ci piacevano le caratteristiche della sua voce. Già in partenza molto del personaggio era contenuto la sua voce. Credo che si speri sempre che i doppiatori diano un grande contributo ai personaggi e alla storia, ed è esattamente ciò che è successo qui. Quando registravamo le battute c'erano sempre due mini telecamere che riprendevano gli attori, per utilizzare nell'animazione eventuali espressioni facciali che ci fossero piaciute. È successo tantissimo con Emma, che è un vero cartone animato! Un altro ottimo esempio è la scena in cui Grug ha una crisi di mezza età: Nicolas Cage si è inventato di sana pianta il modo in cui pronunciare le battute, le abbiamo registrate ed era buona la prima.
In uscita il 21 marzo, I Croods è distribuito in Italia da Twentieth Century Fox.


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I Croods, cavernicoli come noi
Intervista a Chris Sanders, regista della nuova avventura preistorica 3D targata DreamWorks

22.03.2013 - Autore: Marco Triolo