Più di sette miliardi di dollari incassati in tutto il mondo, eppure il franchise di “Harry Potter” non ha mai vinto un Oscar. La tendenza potrebbe cambiare quest'anno, e la Warner ci crede davvero. Perché “Harry Potter e i doni della morte – Parte 2” ha ottenuto alcune delle migliori recensioni della serie, ed è stato unanimemente considerato un valido finale dopo una “Parte 1” abbastanza deludente.
Morale della favola, l'Academy stavolta dovrebbe prendere nota: “Storicamente, i film sono stati tutti considerati più commerciali che artistici – ha dichiarato Sue Kroll, presidente del marketing della Warner – ma credo che quest'ultimo sia diverso. E' uno dei meglio recensiti dell'anno, una vera svolta artistica”. La pensa così anche un eminente membro dell'Academy che ha rilasciato una dichiarazione anonima a The Hollywood Reporter: “Non è proprio il mio genere di film, ma credo che dovrebbe vincere. In un mercato in cui il legame tra i film e il pubblico è sempre più tenue, l'adulazione e l'intramontabile amore che una generazione intera ha per questa serie è qualcosa di unico. E' potente. Per noi come industria non dare onore a tutto questo sarebbe ingiurioso. Significherebbe non sostenere ciò che rende questa forma d'arte immortale”.
Tra i papabili per gli Oscar troviamo sicuramente il produttore della serie, David Heyman, che ha seguito “Harry Potter” dalla prima all'ultima avventura, scegliendo con cura i collaboratori. Oppure Steve Kloves, che ha scritto tutte le sceneggiature, tranne quella de “L'ordine della fenice”. Oppure ancora David Yates, che ha diretto gli ultimi quattro capitoli della saga, o Alan Rickman, che ha incassato lodi unanimi per la sua performance nei panni di Severus Piton.
E' presto per dire se l'Academy sarà ricettiva, ma di certo la prima mossa da parte della Warner è stata fatta.
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28.11.2011 - Autore: Marco Triolo