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Giorno dopo giorno

Ci voleva Raitre per restituire a Corrado Tedeschi il suo ruolo di presentatore e, dopo il successo ottenuto con "Cominciamo bene estate", arriva il raddoppio con un real game della fascia pomeridiana, "Giorno dopo giorno", in onda ogni giorno dal lunedì al venerdì alle 13 sulla terza rete.

Giorno dopo giorno

14.03.2003 - Autore: Adele de Gennaro
Già condotto nelle precedenti edizioni da Pippo Baudo e Giancarlo Magalli, il real game \"Giorno dopo giorno\", in onda ogni giorno dal lunedì al venerdì alle 13.00 su Raitre, é sulla storia del costume italiano nellultimo secolo ma questa volta è affidato alla simpatia di Corrado Tedeschi che, proprio come si vede nel promo della trasmissione, non si limita a rivolgere le domande ai concorrenti, ma gioca anche con il pubblico in studio. Partendo dal format di matrice inglese spiega Cereda ci siamo in parte allontanati dal quiz fine a sé stesso per accentuare il game. Ecco perché abbiamo pensato ad un conduttore come Tedeschi, dotato di forte autoironia e meno istituzionale di Baudo e Magalli. Una bella rivincita per il presentatore genovese che, lanciato dal concorso Rai Un volto nuovo per gli anni 80, in realtà ha fatto parte della squadra Mediaset per lungo tempo dove, nonostante alcuni programmi di successo come Doppio Slalom e Il gioco delle coppie, è stato poi relegato negli spazi delle televendite. Una pausa forzata che però ha contribuito alla sua crescita professionale. Non tutti , infatti, sanno che Tedeschi ha svolto in questi ultimi anni unintensa attività teatrale che, tra laltro, lo ha portato a diventare primo attore del Teatro Franco Parenti di Milano. Il resto è noto: è stato Giuseppe Cereda a riportare in Tv il conduttore che, giustamente, ringrazia: Dopo tanti anni, finalmente, Raitre mi ha dato lopportunità di fare il mio mestiere, cosa che non è successa altrove. Mediaset ingrata.Ma non solo. Tedeschi, infatti, avrà un compito non facile nelle prossime 100 puntate: andare in onda contro i tre telegiornali più seguiti del pomeriggio, il TG1, il TG2 e il TG5. Quella tra le 13 e le 14 commenta il presentatore è davvero una fascia blindata, ma le sfide mi piacciono. E non sorprenda più di tanto la scelta di un real game prima del TG3. A spiegare i motivi è lo stesso Cereda. Una ricerca della Makno attribuisce a Raitre unimmagine di consolidamento della rete, riconoscendole una grande professionalità ed un impegno di servizio pubblico, ma allo stesso tempo viene giudicata eccessivamente seriosa, priva di leggerezza e carente di intrattenimento. Aggiunge Cereda: E nostro compito, dunque, almeno fino a febbraio ( la data del rinnovo del CdA della Rai, ndr), lavorare sui punti deboli di Raitre. Un programma come Giorno dopo giorno servirà proprio a colmare questa lacuna, inoltre pensiamo che sia importante rinnovare questa fascia oraria, che non ha mai superato il 2% di share. Scritto da Sergio Macedone, Alessandro Scalco e Giuseppe Tortora ( quasi lo stesso team di Cominciamo bene), il quiz vedrà in gara due coppie di concorrenti che dovranno rispondere su avvenimenti e date che hanno cambiato in qualche modo la storia ed il costume italiano, dalla nascita del primo scooter ai primi 45 giri. Un almanacco sul piacere della memoria già rivelatosi vincente con Novecento di Pippo Baudo da gustare anche attraverso numerosi filmati dellarchivio Rai, una scelta editoriale per rinforzare il programma. Oltre al conduttore nuovo, inoltre, il quiz si presenta questanno con una nuova veste grafica che prevede per ogni domanda una scelta multipla di tre opzioni di risposta, mentre le manche del gioco restano invariate. Nuovo è invece lultimo gioco, Prima o dopo?, che consiste nellordinare cronologicamente otto avvenimenti del Novecento. Aboliti i premi miliardari anche questo un segno di stile di Raitre per ogni puntata saranno in palio 500 euro (968.135 lire) che, in caso di mancata vincita, formeranno il jackpot per le puntate successive. Tutti giovani, infine, i concorrenti. Sono proprio loro dice Corrado Tedeschi i più ferrati sulla storia del Novecento. Mio figlio, che ha 16 anni, conosce i Beatles meglio di me.  
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