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Giandomenico Fracchia
Fracchia, come Fantozzi, incarnava il prototipo di quella che gli intellettuali chiamavano "alienazione" e il grande pubblico "sfiga".

14.03.2003 - Autore: Francesca Fornario
Ogni giovedì a partire dal 7 giugno alle 22.30 su RaiSat Album
Lanno era il 1975, quello in cui Paolo Villaggio approdava al cinema per la prima volta nei panni del Rag. Fantozzi Ugo, matricola 7829/bis, vittima eletta del consumismo e dellillusorio benessere impiegatizio. E mentre al cinema il suo Fantozzi era il film più visto dopo Amici Miei di Mario Monicelli, in televisione lattore genovese bissava il successo nella parte di Giandomenico Fracchia, tanto per cambiare di professione ragioniere, protagonista di quattro episodi che ebbero un successo altrettanto immediato e travolgente, collocandosi a metà strada tra il primissimo Fantocci (con la c) di Villaggio e il vero Fantozzi. Si trattava di uno spettacolo assolutamente inconsueto, una serie di commedie musicali con intermezzi di prosa, o commedie in prosa con intermezzi musicali, scritte da Villaggio con Maurizio Costanzo.
Il formidabile sodalizio artistico (uno dei tanti nella carriera dellattore, da quello degli esordi con Fabrizio de André allultimo, quello con Federico Fellini) confezionava una serie di gag grottesche ed esilaranti, come quella in cui Fracchia, affamato di riscossa, vuole partecipare al Rischiatutto e dirigere il telegiornale. La varietà delle inquadrature e la velocità del montaggio imprimono allo spettacolo il ritmo di un film e la scioltezza del migliore varietà. Il regista, non a caso, è Antonello Falqui, (quello di Canzonissima, per intenderci), uno che si è formato al mitico Centro Sperimentale di Cinematografia e ha esordito come aiuto al fianco dello scrittore Curzio Malaparte, inedito regista di Cristo Proibito, per poi diventare il massimo innovatore della regia televisiva.
Nato nellindimenticabile fucina di idee che era Quelli della Domenica, Fracchia, come Fantozzi, incarnava il prototipo di quella che gli intellettuali chiamavano \'alienazione\' e il grande pubblico \'sfiga\'. La storia è presto detta e arcinota: Fracchia, modesto ragioniere di una grande società, ipocrita e schizofrenico nel suo servilismo, cerca scampo in sogni mostruosamente proibiti come lamore per una dispotica collega (Ombretta Colli, alter ego della Signorina Silvani spasimata da Fantozzi), ma a causa della propria goffaggine e della sfortuna che lo perseguita combina solo guai che ne fanno lo schiavo (oggi si direbbe il mobizzato) per eccellenza. Nel cast, accanto a Paolo Villaggio e Ombretta Colli, cè Gianni Agus.
Giandomenico Fracchia va in onda ogni giovedì, a partire dal 7, con il primo episodio Fracchia e lamore, su Raisat Album, il canale della memoria della tv di stato, visibile sulla piattaforma D+.