Cosa c’è di più
tristemente monotono di un funerale inglese? Assolutamente nulla, a meno che il
morto in questione non abbia qualche scheletro nell’armadio di cui qualcuno
possa approfittare, i rapporti tra i vari parenti non siano proprio idilliaci e
una boccetta di allucinogeni spacciati per valium non venga a spolverizzare il
tutto di pazzia.
Così la cerimonia funebre si trasforma in una sequenza
inarrestabile di grasse risate provocate da situazioni esilaranti e
sempre più incontrollabili, moderate a malapena nei momenti più assurdi da quel
tipico contegno British.
Dal regista
di “In & Out” e “La donna perfetta”, l’americano Frank Oz, ecco un film girato in sole
sette settimane che farà molto ridere di sé. Una dark comedy che a detta del giovanissimo sceneggiatore, Dan
Craig, mira anche a dare risalto alla particolare sensazione che si ha nei funerali della vita che, nonostante
tutto, continua, e per questo nella commedia ha un ruolo di primo piano l’ossessione e anche l’angoscia dei personaggi per il proprio destino personale, per la loro di vita, che ancora
c’è e non è facile.
Bravissimo in questo ruolo inconsueto per lui è Matthew
Macfadyen (“Orgoglio e pregiudizio”),
frustrato figlio del defunto oscurato dal successo dell’egocentrico
fratello (Rupert Graves-“V per Vendetta),
e indimenticabile lo sballatissimo Alan Tudyk nudo sul tetto.
Interpretazioni
eccellenti ed orchestrate a puntino anche per tutto il resto del numeroso cast,
composto di celebrità del piccolo e grande schermo britannico, che spaziano da
Ewen Bremner (“Trainspotting”) a Peter
Vaughan nel ruolo dell’irascibilissimo zio Alfie. Colonna sonora giustamente
irritante e discorsetto finale con morale inevitabile anche se poco credibile.
La
pellicola è stata girata nei dintorni di Londra e nella location dei gloriosi
Ealing Studios, imprescindibile scenario della commedia britannica degli anni
quaranta, ciò che contribuisce a rendere di diritto Funeral Party un
discendente di spicco di questa spassosa categoria. Il film è stato premiato
dal pubblico al Festival di Locarno.


NOTIZIE
Funeral Party
Un funerale dall'inizio alla fine, da condividere con una famiglia eccessiva e piena di problemi reali o immaginari. Questa è la ricetta di Frank Oz per farci ridere. E funziona!

18.09.2007 - Autore: Fabia Fleri