NOTIZIE

Due per un delitto

Esce venerdì nelle sale italiane la trascrizione in ambiente chic-transalpino del celebre lavoro di Agata Christie "By the Pricking of My Thumbs"

Due per un delitto

12.04.2007 - Autore: Adriano Ercolani
Prudence Beresford (Catherine Frot) e suo marito Bélisare (André Dussolier) sono una coppia affiatatissima per quanto eterogenei: colonnello saggio ed in pensione lui, donna fantasiosa ed intraprendente lei. Quando una loro anziana zia muore improvvisamente nella casa di riposo in cui risiedeva da anni, la donna immediatamente intuisce che qualcosa non funziona a dovere in quella villa all’apparenza tranquillissima. Catherine immediatamente si mette ad indagare in particolar modo su un’anziana signora, Rose Evangelista (Geneviève Bujold), che dietro l’apparente pazzia nasconde dei segreti inconfessabili. Le scoperte della donna inizieranno a mettere lei e suo marito in grave pericolo…

Ormai i miei lettori si saranno stancati di leggere sempre la solita solfa che ogni anno tiro fuori in estate: il fatto è che si continua comunque a proporre ad un pubblico che secondo me meriterebbe altro i soliti “resti di magazzino” acquistati insieme ad opere più importanti e poi lasciati a macerare in attesa che arrivi giugno.

Giugno quindi è arrivato, ed ecco puntuali uno stuolo di film inutili. Tra questi non possiamo non metterci anche “Due per un delitto”, trascrizione in ambiente chic-transalpino del celebre lavoro di Agata Christie “By the Pricking of My Thumbs”. La dimensione della sciatteria della messa in scena di Pascal Thomas è avvicinata soltanto dal piattume della sceneggiatura, che lascia progredire il giallo senza dotarlo di alcun ritmo né tanto meno di qualche colpo di scena accettabile. In mezzo ad un lungometraggio che sembra una puntata di un telefilm tedesco spiccano, e non poteva essere altrimenti, due attori di classe come André Dussolier e Catherine Frot, impagabili nella loro simpatia. Il fatto è che però dopo mezz’ora di smorfiette e lazzi da istrioni, i loro rispettivi personaggi non possiedono nessuna tridimensionalità in grado di approfondirne le sfaccettature: i due attori quindi si muovono per tutto il film come marionette buffe ma assolutamente superficiali. Dei caratteristi di contorno che si muovono dentro la pellicola espressivi ed imbambolati come zombie meglio non parlare…

Due per un delitto” è un film che dopo pochissimo tempo scivola nell’ovvio, ed annoia lo spettatore a causa della sua povertà, sia estetica che narrativa. Se ancora ci si chiede perché in Italia d’estate la gente non va al cinema, questo lungometraggio potrebbe essere un’esaustiva risposta… 

FILM E PERSONE