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Draghi, Vampiri e gli amori di Pattinson

Guida alle uscite della settimana: tanta buona qualità, ma nulla di eccezionale.

Remember Me - Robert Pattinson e Emilie de Ravin

26.03.2010 - Autore: Andrea D'Addio
Sono sei le nuove uscite del weekend: “Daybreakers”, “Dragon Trainer”, “Happy Family”, “Remember Me”, “Daddy Sitter”, e “La première étoile”.

Daybreakers

Da dove cominciare se non dall’atteso horror con Ethan Hawke? Parliamo di “Daybreakers”. In un futuro non troppo lontano, un virus ha diviso l’umanità tra vampiri e uomini sani. I primi si cibano del sangue dei secondi appositamente tenuti in vita affinché non si esauriscano le vicende. Il nostro Hawke è un dottore alla ricerca di un vaccino che possa evitare una guerra di potere mondiale per il controllo dell’emoglobina. Atmosfere cupe, tanto pessimismo e delle aspettative che da mesi, da quando fu mostrato il trailer, sono continuamente salite. Il risultato non le soddisfa, ma non è neanche da buttare. Come dice Alessandro De Simone nella nostra recensione: “Diretto con evidenti intenti autoriali dai teutonici Spierig Brothers, artisticamente trapiantati Down Under, Daybreakers è un prodotto con ambizioni ben più elevate del risultato finale, ma prendendolo per quello che alla fine risulta essere, questo action - horror con risvolti politici e sociali è un film che si lascia guardare”.

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La nostra recensione
Il Trailer del film
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Dragon Trainer

Passiamo a “Dragon Trainer”, nuova animazione della Dreamworks. Tra i vichinghi di un’isola atlantica, la sfida è sopravvivere nonostante i draghi razzino continuamente il villaggio. A mettere la pace tra uomini e bestie alate sarà il solito ragazzino su cui nessuno avrebbe mai scommesso. Il suo segreto? L’amicizia nata per caso con il più veloce di tutti i draghi. Tratto da una serie di libri e costato ben 160 milioni di dollari, “Dragon Trainer” è il film dalla storia più profonda e articolata mai realizzato dalla Dreamworks tanto che sembra un film Pixar (quelli di “Wall-E” per intenderci). Ci è piaciuto, ha dei momenti, soprattutto nel finale, davvero toccanti e alcune sue sequenze restituiscono il piacere di volare al cinema (meglio di “Avatar”), ma non riusciamo a capire come possano aver speso così tanto per un prodotto che, almeno a livello estetico, sembra un film “minore”, quasi da ambizioni di studios europei.

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La nostra recensione
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Happy Family

Il ritorno di Salvatores dopo “Come Dio comanda”, è una commedia che, come già suggerisce il titolo, “Happy Family”, cerca di infondere allegria. Due famiglie opposte vengono unite dalla decisione dei figli adolescenti di sposarsi. Nella storia entra, casualmente, anche il narratore. Giochi pirandelliani di canovacci, umorismo grottesco, critica sociale e inseparabilità artistica del duo Abatantuono – Salvatores (ma il vero protagonista è Fabio De Luigi): c’è di che vedere. L’origine del film è teatrale, ovvero l’omonima commedia di Alessandro Genovesi.

Per saperne di più:
La famiglia del felice Gabriele
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Remember me

Con “Remember Me” abbiamo finalmente la possibilità di vedere un Robert Pattinson maturo che non si strugge per il sangue della sua amata tra timori di colpi di sole e gite a Volterra. Certo, sempre di film romantico si parla, ma qui il tormento del suo personaggio è causato da un papà che non lo capisce, da un futuro che non appare e da un amore che, iniziato sotto i migliori auspici, sembra nascondere insidie a cui non si aveva mai pensato. Accanto a lui c’è la ex Lost Emile De Ravin. Si gira a Manhattan.

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Daddy Sitter

John Travolta e Robin Williams (li mettiamo in ordine alfabetico per non fare torto a nessuno) sono i due “Daddy Sitter” che danno il titolo alla nuova commedia Disney. Piattume generale: sono passati gli anni brillanti dei “Senti chi parla” e “Mrs Doubtfire” e la ragione non è che i due sono invecchiati-imbolsiti o altro, ma perché per avere scelto di interpretare un film del genere significa che le alternative latitano. Non c’è un’idea in questo film costruito a tavolino per portare al cinema tutta la famiglia, sicura che due mostri sacri del cinema comico come loro non possano fallire. Ed invece così è: il loro ritrovarsi papà per caso (per la precisione, uno papà, l’altro zio) e dover badare a due gemelli di sette anni tra lavoro e vita da single, riserba tre-risate-tre. Meglio di zero, ma vi basta?

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Le premiere etoile

Sempre alla famiglia si rivolge il francese “La première étoile”. Un papà originario delle Antille porta i figli in settimana bianca per non farli sentire ai loro compagni di scuola bianchi e ricchi. I soldi sono pochi, l’esperienza sulla neve ancora meno. Ne succedono un po’ di tutti i colori, la commedia si sposa con la ricerca di una morale della favola che santifica l’integrazione tra i popoli. Non è importante da dove vieni, è importante che tu sappia chi sei, eccetera eccetera…Come non essere d’accordo?
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