NOTIZIE

Doppio misto

Riuscita la colonna sonora del film di Placido "Romanzo criminale" che si muove tra Giorgia, Califano e i Queen. Come ottimo il commento originale di Paolo Buonvino

Romanzo criminale

12.04.2007 - Autore: Giuliano Tomassacci
Per il film di Michele Placido, incentrato sulle gesta delinquenziali e sulle crisi umane della Banda della Magliana, il contesto storico è di primaria importanza. Romanzo Criminale si aggiunge infatti a quella vasta schiera di lungometraggi “d’epoca” che trovano nella lavoro di scenografia e nella cura dei costumi componenti fondamentali alla restituzione di un passato nitido e verosimile. E poi la musica, forse il più importante degli elementi, capace di garantire uno sfondo screziato, da scegliere non solo nel rispetto del repertorio in auge nella cornice di sceneggiatura ma soprattutto con una sensibilità e un gusto capaci di sintonizzarsi alla generazione protagonista. E c’è da dire che Placido è riuscito perfettamente in questa impresa, colorando il film di una presenza musicale che tra classici della disco anni’80 americana e indimenticati evergreen della migliore scuola italiana anni ‘70 provvede autonomamente ad un racconto parallelo, fatto di nostalgia e sensazioni retrò. C’è da spettarsi dunque che il doppio cd tratto dal film diventi oggetto da collezione, preziosa antologia di una memoria collettiva destinata a consolidarsi negli anni come già accaduto per altre colonne sonore generazionali, che hanno fatto tanto la storia del cinema quanto quella discografica. Si pensa all’insuperato successo tuttora ottenuto dal disco de "Il Grande Freddo". E in un certo senso è proprio alla colonna sonora del film di Kasdan che quella di Romanzo Crimanale indirettamente si rifà, ritornando anch’essa al classico di Marvin Gaye “I Heard It Through The Grapevine” – brano investito di primaria importanza nel film del 1983 – stavolta affidato alla smagliante voce di Giorgia, impegnata in una cover deep-soul particolarmente sofisticata; l’unico brano riarrangiato, alla fine di un viaggio scandito da 17 pezzi in versione originale, ancora smaglianti a dispetto dell’età. Efficace anche la scelta di compilazione, tutt’altro che convenzionale nel mischiare la migliore scuola romana di Franco Califano e Gabriella Ferri (“Tutto il resto è noia”, “Me ‘nnamoro de te” e “Sinnò me moro”) con il rock dei Queen (“Another One Bites the Dust” e “Tie Your Mother Down”); “La Bambola” di Patty Pravo e l’intensa Anna Oxa di “Un’emozione da poco” con il ‘sintetico’ Plastic Bertrand di “Le monde est merveilleux” e “Same” di Dani Siciliano; i ballabili dei Pretenders (“I Go to Sleep”) con il funky-soul del sempre più cinematografico cavallo di battaglia di Patty Labelle, “Lady Marmalade”, e la latinità di “La Amistad” di Maurcio Venegas; oppure il melodismo degli Equipe 84 (“Io ho in mente te”) con due inossidabili da balera dei Kc and The Sunshine Band (“(Shake, Shake, Shake) Shake Your Booty”, “Please Don’t Go”). Spunta persino Luciano Pavarotti, in una delle sue impareggiabili intonazioni del “Nessun Dorma” pucciniano, unica eccezione in una raccolta “leggera” cui si aggiunge, sparso in nove estratti, il commento originale di Paolo Buonvino, granitico e allo stesso tempo vibrante dell’umanità dei protagonisti.
Finalmente un’operazione ragguardevole e ben confezionata, con sufficiente distinzione per potersi accodare ai doppi soundtrack storici di American Graffiti e Forrest Gump. Finalmente un prodotto dalla dignità italiana e non provinciale.

Romanzo Criminale – AA.VV.
(Sony-Bmg Music Entertainment)