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Da "La Freccia Azzurra" a "Aida degli alberi"

Regista e sceneggiatore, non è la prima volta che Umberto Marino collabora con Lanterna Magica.

aida degli alberi

19.05.2009 - Autore: Francesca Romana Avesani
Regista e sceneggiatore, non è la prima volta che Umberto Marino collabora con Lanterna Magica. Già negli anni passati infatti ha realizzato le sceneggiature di \"La Freccia Azzurra\" e \"La Gabbianella e il gatto\". In questo momento inoltre è al cinema in doppia veste: anche \"Momo, alla conquista del tempo\" è infatti una sua creatura. Con una carriera teatrale, televisiva e di regia dal vivo, Umberto Marino ha portato nel cartone animato un punto di vista nuovo e non prettamente di appartenenza all\'industria del cartone animato.   Come mai ha scelto proprio l’Aida per questo cartone? E’ una scelta ambiziosa...   Umberto Marino: “L’idea di Aida inizialmente è nata dalla necessità di avere un titolo arcinoto così da potersi presentare anche all’estero con un biglietto da visita prestigioso. Certo, quando mi è stato detto mi è preso un colpo. Un’opera lirica quando non è buffa, ma tragica non si presta certo a un cartone animato. Per l’Aida abbiamo lavorato sul lato comico e abbiamo studiato quali potevano essere i punti da sfruttare dell’Aida originale, stando attenti a non diventare stucchevoli, cosa che capita spesso agli autori di opere fare con i bambini. Una sfida ambiziosa, ma molto stimolante”.   Come mai la scelta delle differenze razziali, presente nell\'Aida originale, si è trasformata nelle differenze di due società opposte? Una tecnologica e una all’insegna della natura?   U.M:“Perché al di là di tutto, questo è il problema che ci affligge oggi. Purtroppo ai giorni nostri a causa di questa continua costruzione tendiamo a sostituire la natura e spessp non abbiamo più il tempo di viverla. Quest\'ultimo è poi il tema dell’altro film italiano “Momo”, ovvero avere il tempo, una cosa che non si può ricostruire ma solo riconquistare”.   Qual è il personaggio a cui è più affezionato?   U.M.: “E’ molto sleale quello che sto per dire però, è Kak, ma perché l’ho inventato: come personaggio non esisteva, è un figlio per me. Poi non è da dimenticare che Kak è il solutore dell’enigma, e poi è quello meno bello, il contrario di “Harry Potter””.        
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