Oggi Forest Whitaker vince l’Oscar
come miglior attore per la sua interpretazione di un altro
personaggio passato alla storia per aver causato la morte di
centinaia di persone: il dittatore africano Idi Amin Dada protagonista del film "L'ultimo re di Scozia". Whitaker dunque entra nella storia del cinema e diventa il terzo uomo di colore a conquistare l’agognata statuetta
dopo Sidney Poitier (nel lontano 1964!) e Denzel Washington nel
2002. Un bel traguardo per Whitaker che in questo film riesce nuovamente a
rielaborare il suo aspetto da omaccione buono per rendere pienamente la
complessa personalità del presidente dell’Uganda.
Il contrasto stridente tra la sua imponente stazza
di un metro e novanta e il suo sguardo dolce e innocente del tipico
vegetariano (lo è!) lo ha spesso indirizzato ad interpretare personaggi
anche loro affetti da un paradosso interno, come l’angosciato anchorman di “Mary”
(2005), o il malinconico e poetico Killer di “Ghost Dog”(1999).
Quell’espressione
un po’ nostalgica in realtà è causata anche dalla malattia “dell’occhio pigro”
di cui è affetto fin da piccolo, però sembra che nella vita reale Whitaker
sia proprio un pezzo di pane, dolce e tenero, un padre che chiama le
sue figliolette ‘Verità’ e ‘Sonetto’ (il figlio maschio si chiama
‘Oceano’) e che è legato a sua moglie da più di dieci anni.


NOTIZIE
Buono, bravo e dolce
Forest Whitaker entra nella storia del cinema e diventa il terzo uomo di colore a conquistare l'agognata statuetta dopo Sidney Poitier e Denzel Washington, aggiudicandosi l'Oscar come miglior attore

26.02.2007 - Autore: Fabia Fleri