
Detto, fatto: seguiamo quindi Lance Preston (Sean Rogerson), presentatore del programma omonimo al film, mentre si avventura con la sua troupe (composta da Juan Riedinger e Ashleigh Gryzko) nell'ospedale psichiatrico abbandonato di Collingwood, da anni al centro di voci riguardanti fenomeni inspiegabili. La troupe decide di chiudersi per tutta la notte nell'edificio, ma quando i fantasmi si manifestano davvero, i corridoi si trasformano in un labirinto di terrore da cui sembra impossibile poter fuggire.

La pellicola è stata girata in un vero manicomio abbandonato, l'istituto Riverview nella British Columbia. Un luogo ormai utilizzato per produzioni televisive, ma su cui davvero circolano inquietanti voci, diffuse tra le troupe impegnate a girare sul posto. Un set dunque perfetto per creare la giusta atmosfera, supportata anche da un certosino lavoro di post-produzione avvenuto tra il salotto di casa Vicious e lo studio del sound-designer Vince Renaud (che ha lavorato anche a “District 9”): “Questa enfasi sulla componente realistica – avvertono i registi – è basilare per poter dar vita ad un film horror realmente spaventoso ed efficace, ed è essenziale per riuscire a catturare l’odierno pubblico post-moderno, ormai assuefatto dai media”.

Se l'elaborazione del girato è stata piuttosto complessa, le riprese sono filate invece lisce: in meno di due settimane, tra il primo e il 13 febbraio 2010, i fratelli Vicious hanno portato a casa il film. Merito di tre giorni di intense prove realizzate nella location, che hanno favorito la nascita della giusta alchimia tra gli attori. Girare su un unico set ha permesso anche di contenere i costi della produzione, finanziata attraverso investitori privati e amici di famiglia. Un film davvero indipendente, dunque. Anche se il formato scelto, che da un lato può aiutare moltissimo quando si gira un horror a basso costo, potrebbe legare eccessivamente a stilemi hollywoodiani risaputi un progetto che, proprio in quanto libero dai controlli degli Studios, avrebbe potuto mirare a qualcosa di più. Eppure, il fascino delle premesse dovrebbe garantire un certo afflusso di pubblico, specialmente in un paese come l'Italia, dove “Paranormal Activity” registra un incasso di sei milioni di euro.
“ESP – Fenomeni paranormali” è distribuito nelle sale da Eagle Pictures
Per saperne di più:
Showbiz: Paranormal Activity 3
Il trailer di ESP
La photostory