PROFILO CRITICO
Ispirato al classico musical The King and I della geniale coppia Hammerstein-Rodgers, Anna and the king di Andy Tennant è anzitutto un film scenografico. E locchio insomma a rimanere deliziato dalla visione del lavoro: fastosa ricostruzione di ambienti e pitture, copioso impiego di elefanti e comparse tailandesi, accuratezza maniacale nel riproporre usanze culturali differenti da quelle occidentali. Nella sfarzosa abbondanza della messa in scena, tuttavia, si perdono di vista i canoni principali che governano la struttura di un film. Troppo evidente la voglia di semplificare un progetto che nelle prime intenzioni dei produttori doveva approntare una ricostruzione storica di un tempo e di un Paese con minuzia culturalmente antropologica. Non aiuta, sotto questo profilo, la regia di un Tennant ancora troppo ancorato alle discutibilissime scelte stilistiche dellimbarazzante Cenerentola. Il suo tocco appare insomma ancora troppo immaturo per la conduzione di una storia di grandi ambizioni filmiche. Ecco allora che leloquente messa in scena rivela la sua vera funzione che è quella di copertura dei limiti del prodotto.
La consistenza della sceneggiatura non riesce a stabilizzarsi su accettabili livelli di decenza e la tendenza a scadere nello stereotipo è molto più che una saltuaria variabile interveniente. I dialoghi rivelano tutti una banalità congenita che finisce per infierire anche sulle interpretazioni degli attori. Nonostante questo, la bravura di Chow Yun-Fat non può essere messa in discussione, così come la qualità recitative di Jodie Foster. Limpressione generale rimane comunque quella di un limitante utilizzo delle capacità artistiche degli interpreti. Salutato come un kolossal, lo è sicuramente in fatto di budget impiegato, ma difficilmente potrà essere ricordato come unopera da inserire negli Annales del grande cinema.
PROFILO TECNICO
Il video, in formato 2.35:1 anamorfico, non convince assolutamente. Troppo frequenti le aberrazioni dovute alla compressione e visibili attraverso rallentamenti sostanziali nella fluidità delle sequenze. Anche la definizione degli elementi di background risentono di un encoding problematico dovuto alla mediocre qualità del master originale: le riprese panoramiche sono scattose e poco nitide mentre il livello dei dettagli migliora solo parzialmente nei primi piani.
Sul piano audio le cose vanno decisamente meglio: il Dolby Digital 5.1 opera molto bene soprattutto sul fronte anteriore, aperto e senza difformità, rendendo così ottimale lofferta surround a matrice analogica. Il discreto funzionamento della sezione rear contribuisce ad un coinvolgimento esponenziale.
EXTRA
Il pacchetto extra costituisce lelemento di maggior richiamo del film. Oltre al buon videoclip musicale e al trailer originale del film, entusiasmano tanto la ricca e lunga featurette contenente le interviste agli attori e a tutti gli operatori di spicco coinvolti nel progetto, quanto lopzione del commento del regista al film (molto interessanti alcune rivelazioni in fase di Making of). A completare la confezione concorrono naturalmente i sottotitoli, disponibili in inglese ed italiano, e limmediato accesso alle scene.


NOTIZIE
ANNA AND THE KING
ANNA AND THE KING

28.03.2001 - Autore: Fabrizio Marchetti