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Angelo, il custode

Il custode di un circolo sportivo, Angelo, è il nuovo personaggio della fiction che sostituirà da domenica 1° aprile il Maresciallo Rocca su Rai Uno. Otto episodi con Lino Banfi, Giovanna Ralli e Giuliano Gemma

Angelo il custode

14.03.2003 - Autore: Adele de Gennaro
Accantonati i panni di nonno Libero, il simpatico personaggio di \"Un medico in famiglia\", Lino Banfi torna in prima serata su Raiuno in una nuova fiction diretta da Gianfranco Lazotti, \"Angelo il custode\". Otto episodi dal 1° aprile ogni domenica alle 20,50 con un cast che vede il ritorno sul piccolo schermo di Giovanna Ralli, signora del cinema italiano, del sempre affascinante Giuliano Gemma e di Fabio Bosco, meglio noto come Gian. Nella nuova fiction serale, che vanta anche le musiche del premio Oscar Nicola Piovani, recitano anche Francesca Rettondini, Rosanna Banfi, Sidne Rome, Paolo De Vita, Mimmo Mancini, Cristiana Capotondi, Yari Gagliucci e, in un piccolo ruolo, anche Sabrina Colle, più nota come fidanzata di Vittorio Sgarbi che come attrice. Sarà Angelo, il custode di un circolo sportivo tornato in Italia dopo quarant\'anni anni di emigrazione in Argentina, a prendere dunque il posto del Maresciallo Rocca, che anche questa volta ha fatto lievitare gli ascolti di Raiuno con punte di dieci milioni di spettatori. Un cambio della guardia difficile ma quello che preme di più a Lino Banfi è divertire il pubblico tornando a far ridere i telespettatori. Prodotta da Rai Fiction e realizzata dalla Lux Vide, la nuova fiction nata da un\'idea di Ugo Fabrizio Giordani e Alfredo Arciero, è costata 18 miliardi ed è stata girata in Umbria e nel Lazio, con molti esterni realizzati in particolare a Todi, dove ha sede il circolo sportivo in cui è ambientata la vicenda. \"Finalmente - commenta Banfi - una fiction ambientata non in un ospedale o in una scuola ma all\'aperto, nel verde dei campi da golf del circolo sportivo. Oltretutto credo che \"Angelo il custode\" abbia una marcia in più rispetto alle altre recenti produzioni perchè qui ritorno a far ridere. E\' una commedia in cui si ride molttissimo e poi , riguardo il cast, sono stato felicissimo di girare con Giovanna Ralli ed altri amici ritrovati come Giuliano Gemma e Gian\". Dedicata al pubblico delle famiglie, cercando di riunire davanti alla tv nonni e nipoti, \"Angelo il custode\" è una fiction che vuole far commuovere e sorridere, raccontando fatti e personaggi con cui ci si può facilmente identificare: una commedia all\'italiana, insomma, dove si mescolano sentimenti e riflessioni. Protagonista della vicenda è Angelo De Vita, un emigrato pugliese che torna a casa dopo circa quarant\'anni passati in Argentina. Il ritorno non è così semplice perchè a causa di un banale errore burocratico Angelo risulta defunto e deve dimostrare di essere vivo: per lo Stato italiano, infatti, il signor de Vita semplicemente non esiste. Per un caso fortuito, però, incontra di nuovo Elisa (Giovanna Ralli), la donna di cui era innamorato prima di emigrare e che non ha mai dimenticato, infatti Angelo era partito in cerca di fortuna proprio per poterla sposare, ma il destino ha voluto diversamente. Elisa, oggi sposata e con un figlio, è invece diventata ricca ed è proprietaria dello Sporting Club \"Il Circolo\": abbandonata dal marito, Rocco (Giuliano Gemma), la donna offre ad Angelo una sistemazione proprio come custode tuttofare del suo circolo. Così, in attesa di risolvere il suo status di clandestino, Angelo trova un lavoro e una famiglia, conquistando gradulamente anche la fiducia di Adriano (Edoardo Costa), il figlio di Elisa, un architetto rampamte dal carattere difficile. Simpatico sensibile e sempre pronto ad aiutare chi ne ha bisogno, Angelo è benvoluto dalla grande famiglia del \"Circolo\" e, tra avventure e disavventure, dovrà vedersela con i giovani maestri del tennis e di nuoto, i gestori del ristorante (personaggi ispirati ai due camerieri del film americano \"Big Night\", come rivela la sceneggiatrice Cecilia Calvi), le segretarie e gli assidui clienti. Ma non solo. Se di giorno il custode non può mai stare tranquillo, di notte succede altro. Il sonno di Angelo, come vedremo, è turbato da Giovannino (Fabio Bosco), un suo amico defunto che gli appare in sogno per rivelargli un segreto... Un fantasma particolare, con un ruolo importante nella vicenda, ma gli sceneggiatori si affrettano a precisare che non c\'è nessun legame con \"Ghost\" o altri film del genere. \"L\'idea di fondo\" - dice Cecilia Calvi - è quella del romanzo popolare che viene scandito nei vari episodi. Il protagonista è un personaggio che, pur non esistendo per lo Stato, pian piano trova la forza di ricostruirsi. E\' questo il messaggio positivo che vogliamo dare: anche gli anziani, le persone di mezza età, possono sempre cambiare vita e ricominciare da capo\". Un ruolo tagliato su misura per Lino Banfi, che dopo il flop del varietà Rai \"Gran Casino\" nel 1988, è rinato artisticamente incarnando uno dei volti più amati delle fiction di Raiuno grazie anche all\'intuito di Matilde Bernabei della Lux Vide che lo volle protagonista del film di Enrico Oldoini \"Nuda proprietà\" un notevole successo di pubblico e di critica. Da allora non solo premi e riconoscimenti, ma anche grandi affermazioni con \"Un medico in famiglia\" e \"Vola Sciusciù\", sempre in linea con la tradizione di Raiuno. Per Lino Banfi, comunque, ora le soddisfazioni non arrivano solo dai successi tv (\"sono sempre dell\'idea di riprendere \"Un medico in famiglia\", anche senza Giulio Scarpati e Claudia Pandolfi, perchè il pubblico non va tradito\", dice l\'attore barese) ma anche dai suoi numerosi impegni come ambasciatore dell¹Unicef. Di recente, infatti, è stato in Eritrea per visitare i bambini dei campi profughi di Asmara, un\'esperienza che lo ha molto toccato, tanto che ora è in procinto di chiedere a tutti i presidenti delle squadre calcistiche italiane di donare ai bimbi eritrei 5000 palloni, divise e scarpette da calcio. \"Non so se credo negli angeli - conclude Banfi - ma nel destino sì. Quando ero ad Asmara una bambina mi ha chiesto perchè ero arrivato fino lì facendo tanti chilometri (93 chili si sentono eccome con quel caldo!) e sopportando anche disagi fisici. Io non sapevo cosa risponderle, poi lei mi ha guardato e mi ha detto: ho capito, sei un angelo. Se non è questo un segno del destino........\".  
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