Napoleone in esilio, dal suo arrivo sull'isola d'Elba il 4 maggio 1814 alla fuga del febbraio 1815: le sue meditazioni sulla fuga, la nostalgia per la Corsica, la depressione dopo la sconfitta, i problematici rapporti con i potenti dell’isola, il suo rapporto con le donne e le sue ultime amanti ma anche la costruzione - sulla stessa isola - delle strade tra i vari porti e paesi e la creazione del sistema di miniere, oltre alla diffusione dell'acqua potabile per tutti, l'introduzione della leva militare popolare, il mantenimento di leggi rivoluzionarie come il divorzio, le ville ed il teatro. Un 'passaggio' storico che ora torna di attualita' con l'inizio delle riprese di L'esilio dell'aquila di Stefano Muti, documentario prodotto dalla Revolver di Paolo Spina con il sostegno della Toscana Film Commission, il contributo del consorzio turistico Visit Elba e la collaborazione dei comuni elbani di Portoferraio, Marciana, Marciana Marina e Capoliveri e della soprintendenza di beni architettonici di Pisa.
Un film realizzato con tecniche innovative, e in doppia versione - di 52’ e 90' - per i palinsesti 'educational' televisivi internazionali, nel quale si susseguono interviste ai principali storici e studiosi italiani ed europei della figura dell’imperatore corso e 25 minuti di ricostruzione filmica in costume e digitale tramite green screen. Un modo per offrire al pubblico la visione dell'Elba e di Portoferraio come erano nel 1814, grazie alla ricostruzione digitale realizzata sulla base di stampe e disegni dell'epoca. Uno sforzo produttivo completato dalla ricostruzione delle otto navi inglesi che lo scortarono fino allo sbarco grazie agli effetti speciali della Reset VFX di Roma.
"Il condottiero che ha segnato più di chiunque altro la storia del diciannovesimo secolo, esce dal suo ruolo storico come da una corazza e si ritrova vulnerabile agli affetti e ai sentimenti, spinto anche alle riflessioni più amare – dichiara il regista Stefano Muti. - Credo che, alle soglie del bicentenario dell’arrivo di Napoleone all’Isola d’Elba, sia giunto il momento di raccontare al grande pubblico, questa fase della sua vita, considerata da molti storici una parentesi minore e che invece rappresenta un’occasione unica per far luce su gli aspetti più intimi e privati del grande Còrso".
A interpretarlo sara' di nuovo Eric Fraticelli, noto attore corso che ha già vestito i panni di Napoleone in una fiction d France 2. Al suo fianco Paola Gassmann nel ruolo della madre e Chiara Conti come Maria Walewszka, la sua giovane amante polacca. Per loro l'ulteriore privilegio di vestire dei costumi di scena storici, per esser stati gia' usati nel film Waterloo (1972) di Bondarchuk, con Rod Steiger, e realizzati dalla celebre sartoria cine-teatrale romana, Peruzzi Cotumi d’Arte.


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All'Elba si gira l'Esilio di Napoleone
Uno sguardo umano e originale su una figura storica che segno' la storia dell'Isola

20.09.2014 - Autore: La redazione