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A caccia di zombie con Norman Reedus

La nostra intervista al Redneck Jedi di The Walking Dead

The Walking Dead - Norman Reedus

22.10.2012 - Autore: M.T.
I fan lo amano e lui lo sa. Norman Reedus è il miracolo dentro una serie miracolosa: un personaggio, Daryl Dixon, che nel fumetto di The Walking Dead non c'è, eppure ha conquistato tutti armato di balestra e di tonnellate di coolness. Nella vita di tutti i giorni, Reedus ammette di non essere “tanto duro quanto Daryl”, ma ricambia l'affetto del pubblico conservando gelosamente tutte le lettere e i regali che gli vengono recapitati ogni giorno. Tra questi, una protesi in silicone per il seno e uno scoiattolo ucciso con una pala. Nella nostra intervista, Reedus ci rivela cosa dobbiamo aspettarci nella terza stagione per Daryl e ci spiega come The Walking Dead gli abbia cambiato la vita.

The Walking Dead Norman Reedus intervista esclusiva - Norman Reedus è Daryl Dixon
La nostra intervista a Danai Gurira, interprete di Michonne

Come descriveresti il tuo personaggio nella terza stagione?
Beh, ho sempre cercato di interpretarlo sin dall'inizio come un animale randagio che potresti trovare in un vicolo. Se ti avvicini ti morderà, ma se lo porti a casa, gli dai da mangiare e lo accudisci per un paio d'ore ti seguirà in eterno. La prima stagione è stata un'introduzione al mondo di TWD, la seconda ha mostrato le paure dei protagonisti, nella terza trattiamo la situazione come un'epidemia. Quindi il mio personaggio è un combattente, un combattente leale.

Che atmosfera si respira nella terza stagione, in particolare a proposito dell'ambientazione nel carcere?
Panico frenetico, direi. Panico e anche rabbia perché quello per cui abbiamo lottato finora viene minacciato. Ci minacciano di portarci via tutto e non lasceremo che ciò accada, abbiamo le spalle contro il muro e siamo pronti a scattare, perciò c'è questa energia. E poi siamo anche costretti a chiederci di chi possiamo fidarci. Tutto è più estremo delle scorse stagioni. Sono già finito all'ospedale tre volte quest'anno!

Come mai?
Mi sono rotto la cuffia nella spalla destra. L'anno scorso invece mi ero slogato il ginocchio, nella scena in cui sentiamo le campane della chiesa, pensiamo che sia Sophia e corriamo a cercarla. Ho messo male la gamba correndo su per le scale e ho preso una storta grave. Quest'anno il ginocchio ha continuato a darmi problemi, per non parlare dei vari cerotti sulla fronte e delle cadute sul set. Sono portato agli incidenti...

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Una clip dal secondo episodio di The Walking Dead 3

Sono previste grosse scene per Daryl in questa stagione?
Certamente, ma non posso raccontarvele! La stagione parte in quinta e prosegue così per tutto il tempo. Ci sono tantissime minacce, non solamente gli zombie ma anche le persone. Ci sono un sacco di scontri di personalità, mio fratello torna e fa un po' la parte dello zio ubriaco al party di Natale, non so cosa fare con lui. C'è molta tensione ovunque in questa stagione.

All'inizio Daryl era riluttante ad aiutare le persone, ma poi ha imparato a farlo quando è emerso dall'ombra di suo fratello. Quando Merle torna, Daryl è imbarazzato per essere cambiato?
No, a imbarazzarlo è il fatto di essere cresciuto in una famiglia così. Nelle prime sceneggiature, Daryl era presentato come un personaggio razzista e un tossicodipendente. Ho avuto la fortuna di poter lavorare con gli sceneggiatori, a cui ho detto che non volevo dire cose razziste e non volevo prendere droghe. Dopo la scomparsa di Merle, Daryl ha iniziato a diventare indipendente. Non vuole essere il fratello di Merle, e vuole che tutti, compreso lui, lo sappiano. Rick sta iniziando a diventare il fratello che Merle non è mai stato. Daryl trova conforto sapendo che questa gente conta su du lui per sopravvivere. Si sente per la prima volta parte di un gruppo e farebbe qualsiasi cosa per tenere in vita queste persone.

Puoi parlarci del set della prigione? Sembra piuttosto impressionante...
Dovrebbe stare nel Louvre! Ogni centimetro è così perfetto che ci costringe a dare il massimo come tutti gli altri reparti della troupe.

La relazione tra Daryl e Carol si svilupperà nella terza stagione?
Certo. Mi piace molto quella relazione. Ho avuto la fortuna di recitare spesso con Melissa McBride, un'attrice fantastica. La gente la considera una love story, ma io penso più che altro che le persone danneggiate tendano a gravitare intorno ai loro simili. Daryl e Carol si assomigliano molto: per la prima volta sono liberi dai loro oppressori e stanno scoprendo emozioni che non avevano mai conosciuto.

The Walking Dead Norman Reedus intervista esclusiva - Una scena dalla seconda stagione

Da quando fai parte dello show, hai vissuto episodi bizzarri incontrando i fan?
Beh, qualcuno ha scritto “The Walking Dead” sul muro del mio palazzo. E una volta stavo parlando a un incontro con il pubblico e un tizio viene da me con un sacchetto trasparente che conteneva della carne bianca e una salsa e mi fa, “È uno scoiattolo, gli ho dato la caccia con una pala”. Me l'ha consegnato e se ne è andato. Piuttosto bizzarro!

Il tuo personaggio è chiaramente il più adatto a sopravvivere in questa situazione. Sei così anche nella vita?
Se mi trovassi in un brutto quartiere di Mosca riuscirei a tornare sano e salvo in America, ma quando mi trovo in campagna non ho alcuna capacità di sopravvivenza. Una volta ho portato mio figlio a pescare e anche lui ha capito che non avevo idea di quello che stavo facendo, quando ho usato della pancetta come esca. Tutti amano la pancetta e pensavo che almeno un pesce avrebbe abboccato, e invece niente. Se ci fosse un'apocalisse zombie probabilmente mi cercherei un bell'albergo, andrei dritto all'attico, mi chiuderei dentro e piangerei in un angolo. Non sono tanto duro quanto Daryl!

A proposito di tuo figlio, gli lasci vedere The Walking Dead?
Della prima stagione non ne voleva sapere, era terrorizzato perché era troppo piccolo. La seconda stagione l'ha intravista tra le dita delle mani. Poi un giorno sono andato a prenderlo a scuola e l'ho trovato nel cortile con un grosso sorriso stampato in faccia. Perciò sono andato da lui e gli ho fatto, “Che ti ridi?”. E lui: “Alcuni dei ragazzi più grandi mi hanno chiesto se mio padre è Daryl Dixon, gli ho risposto di sì e loro mi hanno detto che adorano Daryl”. Da allora ha iniziato a seguire lo show per davvero e adesso è un grande fan.