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1 maggio: alla fine, una festa...
E' stato un Primo Maggio sui generis, quello targato 2004, partito tra le polemiche per via della differita. "Ma questo non ci rovinerà la festa" ha sentenziato prima dell'esibizione Cisco, cantante dei Modena City Ramblers. E così è stato.

03.05.2004 - Autore: Vanessa Bozzi
Cala anche in questo 2004 il sipario sul “Concertone” per antonomasia, l’evento musicale dell’anno che ogni Primo Maggio raduna in piazza San Giovanni in Laterano a Roma centinaia di migliaia di giovani e li fa ballare e saltare al ritmo di musica.
E’ stato un Primo Maggio sui generis, quello targato 2004, partito tra le polemiche per via della differita( su Raitre) di circa 20 minuti che ha suscitato i malumori soprattutto degli artisti. “Ma questo non ci rovinerà la festa, noi e tutti questi ragazzi in piazza siamo qui per la musica” ha sentenziato prima dell’esibizione Cisco, cantante dei Modena City Ramblers. E così è stato.
“Tanto rumore per nulla” ha detto alla fine della lunga maratona musicale Claudio Bisio, indovinato conduttore della manifestazione. Perché di tagli sulla diretta, alla fine, non ce ne sono stati...
Festa grande, quindi, per le oltre 500 mila persone presenti, giunti da tutta Italia e “accampati” in piazza dalle prime ora del mattino. Festa anche per i musicisti sul palco che fa salire l’adrenalina alle stelle, in un tutt’uno con i cori della piazza. Feste anche per il pubblico a casa, omaggiato di ogni attimo del concerto...
Molti i grandi nomi, perlopiù italiani, riuniti sul palco di un Concertone, quest’anno al di là delle polemiche, ha lasciato davvero qualcosa da ricordare. Il ritorno sulla scena di Nada con la sua nuova band di giovani talentuosi musicisti romani; il progetto Taranta, ispirato alle musiche etniche del Sud Italia, realizzato dell’ex batterista dei Police Stewart Copeland; le provocazioni di Caparezza che sulle note della sua canzone più famosa, “Fuori dal tunnel” ha rappato una sola parola: “Cavaliere!”. C’è stato spazio anche per una versione da stadio di “Bella Ciao”, cantata dai Modena City Ramblers con Bisio, la stessa canzone che due anni fa il gruppo emiliano era stato invitato a non cantare… Invito che, manco a dirlo, non era stato colto.
Ma più di tutto ha infiammato i cuori di una giornata magica il toccante tributo a Fabrizio De Andrè a cinque anni dalla morte. Sul palco, a ricordare il maestro e poeta genovese la Pfm, Mario Venuti, Nada e lo stesso Bisio, che a turno hanno intonato le melodie de “La guerra di Piero”, “Il suonatore Jones”, “La canzone di Marinella”. E sullo schermo, le immagini commosse dal Brasile di Dori Grezzi e cristiano De Andrè che hanno intonato un brano brasiliano tanto amato da Fabrizio.
Ancora una volta, a San Giovanni ha vinto la musica.