

Salt

Evelyn Salt è un'agente della CIA che viene ingiustamente accusata di essere in realtà una spia russa dormiente e di voler assassinare il Presidente dgli Stati Uniti. Evelyn riesce a sfuggire alla cattura e inizia la sua ricerca del vero traditore, cercando allo stesso tempo di proteggere non solo sé stessa ma anche suo marito

Entrando in sala ci aspettavamo decisamente di peggio, una parodia surrogata di “Mission: Impossible” e “The Bourne Identity”.
Certo è impossibile non pensare a questi film, ma non c'è alcun effetto
parodistico o ridicolo. Come i due titoli citati, anche “Salt” è la storia di una fuga. Protagonista di questa avventura è la bellissima Angelina Jolie (per la prima parte del film bionda e poi bruna): una donna
specializzata in combattimento corpo a corpo e nell'uso di qualsiasi
arma, che dovrà darsela a gambe nel momento in cui i suoi colleghi della
CIA penseranno che lei è una spia dei russi, una cellula dormiente
dell'ex Unione Sovietica in attesa del "giorno X", quello in cui il
comunismo tornerà a terrorizzare gli USA.
Ci proveranno in tanti a toglierla di mezzo, ci proveranno col gas, con
il piombo e perfino con le bombe, ma lei non si fermerà un minuto, tutto
pur di riconciliarsi con l'amato marito. Cento minuti di concentrato d'azione senza un attimo di tregua. Dietro la macchina da presa Phillip Noyce - che torna a lavorare con la Jolie undici anni dopo averla lanciata ne “Il collezionista di ossa"
- si assicura di rendere il tutto credibile in ogni minimo dettaglio,
in ogni mossa della sua protagonista, il cui mix di bellezza fatale e
acrobazie basta a renderla un personaggio memorabile. Per grande parte
del film Evelyn Salt riamane in silenzio, ma lo sguardo di Angelina è un qualcosa dal quale è impossibile non rimanere ipnotizzati.
E intanto la sceneggiatura non si prende mai troppo sul serio e gioca
con lo spettatore mettendo su un rete di intrighi fantapolitici che
culmina proprio in un piano terroristico apocalittico. E chi sta a
guardare si diverte e non ha il tempo di pensare. Grazie a Dio “Salt”
non è il videogame/giocattolo che temevamo, ma un action che fa il suo
dovere in quanto a intrattenimento. Una pellicola tanto leggera quanto
spettacolare interpretata dalla più grande superstar femminile
contemporanea.
di Pierpaolo Festa