21 Jump Street
Schmidt (Jonah Hill) e Jenko (Channing Tatum) sono stati nemici al liceo per poi diventare amici improbabili all'Accademia di Polizia. Anche se non si possono certo definire i poliziotti migliori del mondo, ai due viene offerta la possibilità di ribaltare la situazione quando entrano a far parte dell'unità segreta delle forze di polizia Jump Street, diretta dal Capitano Dickson (Ice Cube). Restituiscono pistole e distintivo ed armati di uno zaino sfruttano il loro aspetto giovanile per lavorare sotto copertura in un liceo. Il problema è che gli adolescenti di oggi non hanno nulla a che vedere con quelli di qualche anno fa, come erano loro, e Schmidt e Jenko scoprono che quello che pensavano sul mondo degli adolescenti, dal sesso alla droga al rock and roll, è tutto sbagliato. Ma soprattutto si accorgono che tutti e due stanno ancora totalmente dentro ai problemi dell'adolescenza che non hanno risolto in quegli anni - ed entrambi devono confrontarsi con le paure e l'ansia di essere nuovamente adolescenti e con tutte le questioni che pensavano di essersi lasciati alle spalle.
Succede raramente, ma succede: nell'attuale carestia creativa di
Hollywood, tra remake e adattamenti spesso da dimenticare, ogni tanto
spunta qualche eccezione e fa piacere poter dire che “21 Jump Street” è una di queste. Il film, diretto dai registi di “Piovono polpette” Phil Lord e Chris Miller, riprende il titolo e il format della classica serie TV anni Ottanta/Novanta interpretata da un giovane Johnny Depp, nei panni di un agente di polizia che si infiltrava nei licei per sgominare criminali e spacciatori.
Basato su un soggetto del protagonista Jonah Hill, “21 Jump Street” sceglie giustamente di proporre una nuova generazione di agenti: seguiamo quindi le gesta di Schmidt e Jenko (Hill e Channing Tatum),
neo-sbirri goffi e incapaci che, per punizione, vengono assegnati alla
sezione di Jump Street. Il loro primo incarico: fermare il traffico di
una nuova e pericolosa droga sintetica prima che si diffonda.
“21 Jump Street” è un film molto divertente, molto più dell'analogo “Starsky & Hutch” interpretato da Ben Stiller e Owen Wilson. Il ritmo è travolgente, le gag piuttosto riuscite, e il tema
dell'amicizia virile viene trattato in maniera comica ma allo stesso
tempo efficace, soprattutto grazie all'alchimia che si instaura tra i
due protagonisti. Da una parte, il ragazzo impacciato ma geniale (Hill),
dall'altra l'atleta un po' tonto (Tatum), due figure che si completano a
vicenda e formano una squadra imbattibile. Ma “21 Jump Street”
gioca anche sul canovaccio dello scambio di personalità: a Hill tocca
il “ruolo” del ragazzo popolare che riesce a entrare nei giri giusti e a
rifarsi di una carriera liceale costellata di umiliazioni. Allo stesso
tempo, Tatum fa amicizia con i nerd e scopre una passione per la scienza
che il suo ruolo di bullo non gli aveva permesso di esplorare.
La trama poliziesca resta piuttosto generica, ma è davvero poco importante in un film che è principalmente una commedia. E poi c'è un colpo di scena finale che non mancherà di emozionare i fan della serie originale... Il tutto è speziato da una buona dose di cattivo gusto che però non è
mai esagerato o fine a se stesso. Siamo contenti di poter dire che al
numero 21 di Jump Street sono tornati dei tipi interessanti.
di Marco Triolo