E' complicato - La nostra recensione

Benvenuti nel mondo di Nancy Meyers, quello fatto di splendidi paesaggi dove ci si può ritrovare in riva al mare o su prati dove i fiori sbocciano e le case dei protagonisti  sono grandi come castelli e perfette per essere immortalate dalla macchina da presa. Non siamo poi troppo lontani dal mondo delle favole, eppure “E’ complicato” riesce a filtrare alcune tematiche complesse quanto interessanti come una boccata d’aria fresca per lo spettatore. La Meyers si interroga sul desiderio, sullo spegnimento delle passioni e sul consecutivo risveglio e, naturalmente, sul trovare sempre nuove occasioni perché - come questi film tendono a sottolineare - non è mai troppo tardi.



Dopo averla vista cantare, ballare e cucinare, Meryl Streep torna alla commedia vestendo i panni di una donna di mezza età separata e madre di tre figli, che gestisce quella che è forse la pasticceria più meravigliosa mai vista sul grande schermo (e la Meyers sferra qualche colpo basso allo spettatore, dedicando intere sequenze nel mostrare il piacere dei dolci). L’attrice, le cui doti comiche sono sempre più affilate, alza di qualche livello la sua autoironia e si lascia andare completamente al suo personaggio, regalandoci una nuova performance memorabile – ma, diciamo la verità, ormai è una cosa che possiamo dare per scontato, no?



La ritroviamo nel bel mezzo di un triangolo d’amore, contesa tra l’architetto Adam (Steve Martin misurato nel ruolo di tenerone dal cuore d’oro) e l’ex marito Jake, interpretato da Alec Baldwin vera rivelazione della pellicola. L’attore torna alla carica con un ruolo da protagonista ed è un vero mattatore comico che si diverte come non mai e che, con grande coraggio, sfoggia quello che una volta era un fisico da sex symbol e che adesso è stato “circumnavigato” da una pancia alquanto “tridimensionale”. Nel cast di supporto segnaliamo anche il simpatico John Krasinski, già visto al fianco di George Clooney nel sottovalutato “In amore niente regole” (leggete qui la nostra recensione). 



La Meyers sviluppa il tutto in un’atmosfera che un po’ strizza l’occhio ai film di Woody Allen: personaggi della upper class che si concedono anche una puntatina nella Grande Mela. Ma l’intenzione della regista non è quella di mordere attraverso l'ironia come fa il grande Woody, bensì di realizzare un feel good movie che presenta qualche trovata pseudo politically incorrect – come la sequenza in cui i protagonisti fumano uno spinello e le gag che ne conseguono.  

Spesso  “E’ complicato” rasenta il confine con la poca credibilità, riuscendo però a fargli il pelo ed a intrattenere lo spettatore per tutte le due ore di durata. Uscirete dalla sala di ottimo umore.   

La pellicola sarà distribuita dalla Universal Pictures dal 19 marzo.

Per saperne di più
Anteprima: parlano gli attori
Il trailer del film e la fotogallery