È proprio Carlo Vanzina, arrivato alla sua cinquantunesima regia, a voler ricordare un grande produttore italiano che è il fautore di questa fortunata serie. "Achille Manzotti un giorno mi chiamò e mi disse che voleva affidarmi un film tratto da un romanzo di cui aveva acquisito i diritti e che aveva affidato ad Antonioni. Solo che il film non veniva fuori e mi chiese se avevo voglia di farlo io. Io avevo fatto solo commedie fino allora, proprio con Achille, e questa sua intuizione diede una svolta alla mia carriera. Spero che questo film possa ripetere il successo dell'originale".
Ma a dispetto del titolo, qui non stiamo parlando di un sequel o di un remake, "tutto nasce semplicemente dal desiderio di fare un film di genere" puntualizza sempre Carlo. "Il mondo della moda è cambiato e così anche la nostra storia, che nel primo film era incentrata sulle top model, questa volta si concentra sullo stilista che è la figura cardine del racconto".

Lo stilista si chiama Marinoni, nel film interpretato da Richard E. Grant (il leggendario Whitnail di "Shakespeare a colazione") che vede la sua modella musa morire, investita da un pirata della strada. Un ispettore di polizia non è però convinto che si sia trattato di un incidente e quando Marinoni trova il suo nuovo angelo, l'intrigo diventa ancora più torbido e tragico.
"In questo nuovo film abbiamo aggiunto elementi da generi diversi, in particolare il melò, grazie alla storia di questa grande famiglia della moda che ha un sogno quasi faustiano" ci dice lo sceneggiatore Enrico Vanzina che ci chiede ovviamente di non rivelare troppi elementi della trama, mentre non si trattiene dal fare complimenti nei confronti di Francesco Montanari e della sua protagonista femmile: "Francesco è un attore straordinario che ha qualcosa addirittura di Gianmaria Volontè, farà una carriera eccezionale. Vanessa Hassler qui è un cigno bianco che arriva nel mondo della moda tra tanti cigni neri".
"Per entrare in questo ruolo non ho dovuto fare altro che pensare a me stessa quando avevo quindici anni - racconta la bellissima Vanessa - quando ho iniziato a fare la modella. Il mondo della moda si basa sull'apparenza, è molto superficiale, il cinema è diverso, girare un film significa inevitabilmente creare dei rapporti stretti, conoscersi, confrontarsi e convivere. Sono tre anni ormai che faccio l'attrice e spero che sia questo il mio futuro".
E proprio per capire meglio cosa sia lo sfavillio delle passerelle, Carlo Vanzina ci rivela che fine ha fatto la protagonista del film originale. "Renèe Simmonsen era fidanzata con John Taylor dei Duran Duran e quando la loro storia finì, andò in un kibbuthz per cercare di togliersi di dosso quel mondo. Subito dopo tornò in Danimarca dove reincontrò il fidanzato di una volta che frattempo era diventato medico e lavorava nel loro paese natale. Si sono sposati e vivono ancora lì con i loro figli. Una bella storia".
Sì, questa decisamente sì.
Per saperne di più su "Sotto il vestito niente - L'ultima sfilata"
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