Un anno e mezzo dopo, questo legame speciale è diventato una realtà, traducendosi in cinema: sullo schermo vediamo Hugh Jackman nei panni di un ex pugile diventato allenatore di giganteschi robot pronti a darsele di santa ragione sul ring. Tutto questo è “Real Steel”, pellicola che arriverà sugli schermi italiani a novembre (leggete qui le prime recensioni americane). Se c’è una cosa nella quale il regista Levy si è specializzato è quella di realizzare “un prodotto che abbia cuore e che allo stesso tempo sia davvero divertente”. Lo abbiamo visto sia in “Una notte al museo” che nel delizioso “Notte folle a Manhattan”: “D’altra parte ‘Real Steel’ ha rappresentato un po’ un territorio inesplorato – continua il regista - La possibilità di esercitare nuovi muscoli e realizzare qualcosa di più diverso rispetto alle mie commedie. Mi sento come se fossi passato al livello successivo”.

Quanto è importante però continuare a divertirsi sul set?
E’ semplice: devo divertirmi tutti i giorni! Fare film è faticoso e a volte ti impedisce di stare insieme alla tua famiglia. Sul set di “Real Steel” è stato fantastico dirigere tutte quelle comparse sugli spalti durante i combattimenti. Giravamo in Michigan ed erano tutti felici di partecipare alle riprese. Nelle scene di lotta mi mettevo al centro del ring a orchestrare il loro tifo. È stato incredibile avere questa sensazione di controllare migliaia di comparse con un solo gesto e fermare le loro urla in un secondo. Ecco perché le sequenze di combattimento del film sono così intense: loro si sono impegnati tanto quanto le star del film.
Sebbene sia futuristico e abbia robot come protagonisti, “Real Steel” riesce comunque a ricreare un’atmosfera abbastanza credibile. Come ci siete riusciti?
Quando sviluppavamo il film io e il production designer Tom Meyer abbiamo guardato tantissime fotografie pubblicate su riviste o libri di arte e architettura. Quello è stato un po’ come consultare un dizionario visivo per il film. Volevamo che “Real Steel” avesse un’atmosfera senza tempo, ovvero un po’ retro ma con elementi futuristici. Un collage di epoche. Gran parte dei film futuristici si affida a una fotografia con colori desaturati e preferisce un look metallico. Noi abbiamo scelto la direzione opposta, accendendo i colori.

Più che boxe, in “Real Steel” vediamo i robot alle prese con arti marziali miste. Come mai avete scelto questo sport?
Penso che la gente che è cresciuta con Alì e Tyson si sia resa conto che quell’epoca è finita. Adesso è l’ora delle arti marziali miste. E forse penso ci si diverta di più. Ecco perché la premessa di “Real Steel” mi ha interessato: si tratta dell’evoluzione di quello che un giorno chiameremo entertainment. E alla fine quando si arriverà a troppa violenza tra esseri umani, anche noi ci affideremo ai robot, per tagliargli le teste e le braccia!
Come è stato girare in motion-capture e creare robot alti tre metri?
Be’ avevo già sperimentato questa tecnologia nei film di “Una notte al museo”, ma questa volta è stato diverso. Questa volta non ho avuto a che fare soltanto con animatori in post-produzione, sul set stavo sul ring insieme a veri pugili. Abbiamo ridotto la loro velocità mentre li trasformavamo in robot, scegliendo di rallentare il loro movimento fino all’89%. In questo modo abbiamo tolto la velocità ma gli abbiamo dato più massa. Quello che abbiamo fatto non era mai stato fatto prima. Però devo dire che senza “Avatar” non ci saremmo mai riusciti. James Cameron ha creato Pandora, un mondo che non esiste, utilizzando il motion-capture su uno sfondo immaginario. Noi abbiamo preso il motion-capture e come sfondo abbiamo usato vere arene.

Questo film indirizzerà la sua carriera verso progetti più seri?
Mi piacerebbe moltissimo. E so che mi sentirei a mio agio anche a esplorare il dramma. Se dovessi elencarvi la top ten dei miei film preferiti, trovereste più drammi che commedie. Pellicole tipo “Le ali della libertà”. Penso che se facessi dramma verrebbe comunque fuori un film non cinico, positivo e in un certo capace di ispirare. L’esempio migliore è “Will Hunting – Genio ribelle”, mi piacerebbe tantissimo fare un film del genere. Quindi sono felice di aver ampliato i miei orizzonti.
“Real Steel”, in uscita dal 25 novembre, è distribuito da The Walt Disney Company Italia
Per saperne di più
La nostra video recensione da New York
Il trailer del film