
Dimenticate il gore più efferato, gli effettacci truculenti, i colpi di scena gratuiti e il sangue profuso senza risparmiarsi. Per questo bell’horror – ma forse sarebbe più appropriato parlare di melodramma dark – voluto fortemente da Guillermo del Toro e diretto da Troy Nixey si torna all’antico, alle coordinate più nobili del genere. Come nelle migliori opere della letteratura e del cinema gotico, ad essere fondamentale in questo “Non avere paura del buio" è l’atmosfera oscura, tetra, ipnotica che l’ambientazione restituisce. Il lavoro di scenografia di Roger Ford nel ricostruire una casa antica che rimandi direttamente alla bellezza dei setting dei film della Hammer è ammirevole, ed è il cuore pulsante e insieme elegante dell’intero progetto. Allo stesso modo la fotografia di Oliver Stapleton e le musiche suadenti di Marco Beltrami e Buck Sanders contribuiscono a creare il giusto tono per irretire l’attenzione del pubblico senza per forza farlo saltare sulla sedia.
Già, perché il film convince e molto per la sua parte melodrammatica, e questo pare essere l’intento dei realizzatori fin dalle primissime sequenze. L’influenza specifica di del Toro si fa sentire nel tono elegiaco di alcune scene, nell’eleganza della visione ed in un riuscire a tratteggiare l’infanzia in maniera sempre precisa. Nixey però, all’esordio nel lungometraggio, dimostra una sua sicurezza nel padroneggiare la materia, non eccede nel melodramma – difetto che del Toro invece possiede – e costruisce un film malinconico e affascinante. Se alcuni difetti vanno trovati a “Non avere paura del buio”, possiamo rintracciarli in una parte centrale meno ritmata del bell’inizio e dell’avvincente finale, e nella performance insolitamente piatta di Guy Pearce, alle prese con il personaggio che probabilmente soffre di maggiori stereotipi nella sua costruzione narrativa. Bene invece sia Katie Holmes che la giovane Bailee Madison, una volta tanto non la solita bambina carina e monodimensionale.

Finalmente un bel film d’atmosfera, dove le ombre negli angoli oscuri delle stanze e i sussurri contano più dei trucchi o degli effetti mirabolanti. “Non avere paura del buio” non farà di certo saltare gli spettatori sulla poltrona del cinema, ma regala suggestioni profonde e momenti di ottimo cinema. Un piccolo ritorno all’antico, prezioso e convincente.
La pellicola, in uscita il 13 gennaio, è distribuita da KeyFilms
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