Il film, che racconta
il viaggio di un bambino in un vicino universo popolato da elfi, principesse e mostri, lo possiamo considerare un omaggio al mondo
dell’infanzia?
Certamente. Un filosofo ha detto: “Il bambino è il padre
dell’uomo” tutto ciò che sappiamo nasce dalle nostre esperienze dell’infanzia.
Penso così che sia giusto rispettare e celebrare il bambino che è in noi. Arthur
è al 50% come me.
Com’è giunto Arthur
nella sua vita?
Patrice Garcia e sua moglie Celine mi hanno proposto un
progetto per una serie TV. Avevano scritto un breve copione basato su piccoli
elfi. Ero affascinato da questo universo, ma l’idea di una serie non mi
ispirava, quindi ho suggerito un film.
Quali sono state le
difficoltà tecniche di questo film?
Questo film ha presentato unicamente difficoltà tecniche.
Considerate che ci sono volute 700 persone per poter realizzare la pellicola,
350 solo per la parte di grafica e animazione.
Non è solo un film in 3D è un melange di coputer grafica e
di scene vere. Alcune parti della scenografia sono state ricostruite realmente.
Il villaggio dei Minimei che si vede nel film è stato ricostruito in scala con
tutte le sue 300 case.
Da cosa deriva la
scelta di ambientare il film in America neglia anni 50?
La campagna america di quegli anni non aveva l’aspetto
medievale che aveva invece la campagna francese, non c’erano le tracce evidenti
del dopoguerra, era completamente integra e ancora abbastanza selvaggia. Oggi
nei nostri giardini non credo potrebbero sopravvivere i Minimei, troppo
inquinamento, troppe macchine. Allora si lasciava ancora che i giardini e la
natura crescessero senza bisogno di pesticidi. E poi mi piaceva l’ambiente e i
costumi di quegli anni: i vestiti a fiori, le lunghissime Cadillac, gli
occhiali stravaganti.
Come ha scelto le
voci per il film nella versione in inglese?
Prima ho guardato i volti dei protagonisti e poi mi sono
chiesto: quale puo’ essere il personaggio giusto per dargli voce ? Così sono
venuti fuori i nomi di Madonna per Selenia, David Bowie per il cattivissimo
Maltazard, Snoop Dogg per Max. La fortuna ha voluto che tutti mi hanno detto subito di si.
Questo film si basa
sul primo dei 4 libri da lei scritti su Arthur. Ci saranno altri episodi?
Se il pubblico amerà il primo sicuramente ne faremo altri. Se tutto
andrà bene dalla prossima estate dovremo iniziare la lavorazione del prossimo
episodio. L’idea è addirittura quella di realizzare contemporaneamente il 2° e
il 3°. Vedremo.


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Luc il bambinone
Abbiamo incontrato il regista francese Luc Besson a Roma per presentare il suo ultimo lungometraggio "Arthur e il popolo dei Minimei"

12.04.2007 - Autore: la redazione