
Inevitabile la battuta che il regista stringe tra i denti senza pronunciarla fino alla fine: “Faccio un film una volta ogni morte di…". E continua: “Non penso a nessun tipo di pubblico quando giro un mio film. Quando ho girato ‘La stanza del figlio’ non ho pensato al pubblico degli psicanalisti. Volevo raccontare questo personaggio così fragile, un uomo che si sente inadeguato e schiacciato dal grande potere di cui viene investito. E volevo raccontarlo all’interno di una commedia, allargando la storia anche ad altri personaggi e situazioni. Penso che questo sentimento di inadeguatezza capiti a tutti i Cardinali momento in cui vengono eletti Papa”.
Nella pellicola, in uscita sugli schermi italiani dal 15 aprile (01 Distribution) Michel Piccoli interpreta il ruolo di Melville, in fuga da quel balcone della Basilica di San Pietro nel momento in cui deve incontrare migliaia di persone per benedirle per la prima volta da Papa: “Ho incontrato Piccoli a Parigi nell’estate di due anni fa. Gli ho fatto leggere sei scene in italiano e gli ho subito detto che sarei stato felice se lui avesse accettato di fare il mio film”.

Moretti, che ha girato a Palazzo Farnese dove sono stati ricostruiti alcuni interni del Vaticano, interpreta nel il film il ruolo dello psicanalista chiamato ad aiutare il Papa: “Non ho mai pensato di interpretare il protagonista di questo film. Quando ho scritto ‘Il Caimano’, non volevo nemmeno fare il protagonista e, all’epoca i miei sceneggiatori non erano tanto d’accordo, pensavano dovessi essere io a interpretarlo. Questa volta non c’è stato nessun tipo di discussione”.
“Volevo raccontare la storia di quest’uomo in crisi e mostrarlo dentro un autobus o in giro per Roma. Sono uno spettatore che va a vedere quasi tutto, mi piacciono anche grandi film di Hollywood quando sono fatti bene e amo riguardare i miei film del cuore. Questa volta ho cercato di fare un film che non abbiamo già visto tante volte”. E, a proposito della psicanalisi nel suo cinema conclude: “E’ un tema che ritorna un po’ spesso: c’è in ‘Sogni d’oro’ e ne ‘La stanza del figlio’. Dovrò prima o poi chiedermi il perché…”.
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Nanni Moretti specchio dei tempi?