Ebenezer Scrooge (Jim Carrey) passa le vacanze natalizie all'insegna del suo solito atteggiamento scontroso: urlando contro il suo commesso (Gary Oldman) e il nipote (Colin Firth). Ma quando gli spiriti del Natale passato, presente e futuro gli fanno visita, Scrooge partirà per un viaggio alla scoperta di verità che non ha mai avuto il coraggio di affrontare. Dopo anni di terribile oscurità, avrà l'occasione di aprire il suo cuore... prima che sia troppo tardi.
S'intitola “A Christmas Carol” ed è tratto dal classico “Il canto di Natale” di Charles Dickens. Al cinema, ne abbiamo visto decine e decine di versioni (e tra le più recenti segnaliamo il magnifico adattamento interpretato dai Muppets con Sir Michael Caine), ma adesso preparatevi a vederne la prima in 3D! In coincidenza con la presentazione al Festival di Cannes, dei primi minuti della pellicola, Film.it intervista in esclusiva i produttori Steve Starkey e Jack Rapke, soci del regista Robert Zemeckis con il quale hanno già realizzato “The Polar Express” e “Beowulf”.
“Ci consideriamo soprattutto dei racconta storie – dice Rapke - e Il canto di Natale di Dickens è una di quelle storie classiche nella letteratura con un personaggio iconico e memorabile. Il nostro film vi offrirà un potentissimo spettacolo in 3D”. “Robert Zemeckis ha scritto la sceneggiatura, rimanendo molto fedele all’opera originale – aggiunge Starkey - Abbiamo un grandissimo rispetto per Dickens e siamo rimasti molto ispirati dal tono cinematografico della sua storia. Quindi non abbiamo avuto bisogno di inventare nulla. Però aspettatevi di trovare tanti elementi spettacolari in 3D”.
Cosa è cambiato e cosa c’è di nuovo in questo film, rispetto agli altri lavori di Zemeckis?
Starkey: Dal momento in cui abbiamo fondato la nostra compagnia, ci siamo dedicati a questa nuova forma di arte digitale e abbiamo avuto la possibilità di creare cose in 3D contemporaneamente alla fase di riprese del film. E' la prima volta che una cosa del genere è possibile: quindi abbiamo la possibilità immediata di perfezionare la scena subito dopo il ciak.
La storia di Dickens è abbastanza dark, quanto sarà spaventoso il vostro film?
Rapke: Si, la storia ha alcuni elementi dark che sono certamente necessari nel raccontare il viaggio di un uomo che cerca di redimere la sua anima. Il film, comunque è una produzione Disney e quindi manterremo l'integrità del marchio, senza sacrificare i momenti dark che sono necessari.
Come avete creato il look di Ebenezer Scrooge?
Starkey: La creazione di tutti i nostri personaggi ha coinvolto tanti artisti, e ovviamente l’attore che lo interpreta, Jim Carrey. È stato Zemeckis a iniziare il lavoro sul personaggio, insieme ai nostri character artist. Hanno realizzato un primo concept del personaggio. E poi tutto il resto è legato all’interpretazione dell'attore: a volte il suo lavoro ci ha dato ulteriori ispirazioni. Nel caso di Scrooge, abbiamo provato un numero di design diversi e alla fine siamo stati ispirati soprattutto da Jim Carrey.
Come mai avete scelto Jim Carrey?
Rapke: Scrooge è un uomo molto complesso: drammatico ma anche con delle qualità comiche. Abbiamo sentito subito che Jim Carrey aveva quello spessore drammatico necessario per questo personaggio, oltre al suo genio comico. Nel film, vedrete Jim in diversi ruoli. Abbiamo ingaggiato uno specialista di accenti che lavorasse con Jim per creare la voce di Scrooge e di tutti e tre i fantasmi.
Starkey: Siamo entusiasti di Jim e di come sia riuscito a cambiare i suoi movimenti per interpretare ciascun personaggio. Quando interpretava il Fantasma, è arrivato sul set con un accento totalmente diverso e movimenti che non ci aveva ancora mostrato. Lo ha fatto per ogni singolo personaggio interpretato. Ma nel nostro cast ci sono anche Colin Firth, Bob Hoskins e Gary Oldman che interpretano personaggi piuttosto insoliti, rispetto a quelli in cui siamo abituati a vederli.
La decisione di ingaggiare Jim Carrey in diversi ruoli è stata presa sin dall’inizio oppure avete sperimentato con la performance capture durante la lavorazione?
Rapke: Abbiamo deciso tutto sin dall’inizio, perché Jim doveva prepararsi a creare voci diverse e segni particolari di ogni personaggio. Ha anche interpretato il giovane Scrooge, sia da bambino che da adulto.
Parliamo un momento dei fantasmi: nel libro Dickens non ci offre troppi dettagli sul loro look. Avete improvvisato nella creazione dei tre spiriti?
Starkey: Siamo sempre stati ispirati dal testo originale. Abbiamo rielaborato quei pochi dettagli di Dickens e abbiamo cercato di interpretarli accuratamente. Certamente ci siamo presi qualche licenza creativa.
E per quanto riguarda i vantaggi di questa nuova tecnologia 3D?
Rapke: Questa particolare forma d’arte ha permesso a Robert Zemeckis di ottenere esattamente la sua visione della storia. Non avremmo potuto fare di meglio con qualsiasi altra tecnologia.
Come si evolverà la performance capture in futuro? Riuscite a immaginare un utilizzo degli attori senza che quelli arrivino sul set?
Rapke: Certamente è difficile vedere il futuro di questa tecnologia, speriamo solo che questa forma d’arte sia soltanto ai suoi inizi e sia sempre più accessibile ai cineasti.
Vi ricordiamo che "A Christmas Carol" sarà distribuito in Italia dalla Walt Disney Pictures a partire dal 20 novembre 2009.


NOTIZIE
Esclusivo: Speciale Il canto di Natale 3D!
Film.it intervista in esclusiva Steve Starkey e Jack Rapke, produttori del nuovo adattamento del classico di Dickens, diretto da Robert Zemeckis e interpretato da Jim Carrey nel ruolo di Scrooge. La Walt Disney lo distribuirà dal 20 novembre.

19.05.2009 - Autore: Pierpaolo Festa