
La formula di un sequel di queste dimensioni è molto semplice: più azione, più effetti speciali, più spettacolo… nel mondo di Michael Bay potete tranquillamente quintuplicare il tutto! “Un film non è proprio un film se le cose non esplodono e io faccio sempre saltare in aria le cose - ha affermato il regista - Certamente ci possono essere momenti pieni di sentimenti, ma quando si arriva alle strette, nessuno va al cinema per seguire la storia, ma per vedere i robot e le esplosioni… e noi ce le abbiamo! voi pensate che Martin Scorsese possa mettersi in contatto col Pentagono??!”.

Ed è così che, come promesso, arriva puntualissima al cinema la seconda battaglia tra Autobots e Decepticons che se le daranno di santa ragione sul nostro pianeta. Una volta messo a nanna Megatron, il cattivo del primo film (ma attenzione, perché tornerà anche nel secondo), Bay ha pescato due nuovi cattivoni nell’universo Transformers. Il primo è colui che da il titolo al film, Il Caduto (The Fallen): “Il Caduto è davvero il più cattivo - ha spiegato il regista - Si ricollega alle origini dei Transformers. Lui è uno dei primi della sua specie”. L’altro è Devastator, Transformer dalle dimensioni titaniche composto da altri sette robot (i Constructicon). “Devastator è il modello più complicato che la compagnia di George Lucas (la ILM - Industrial Light and Magic) abbia mai creato in 30 anni - ha rivelato Bay - C’è voluto tantissimo tempo per realizzarlo”.

Nel nuovo film ritroveremo Sam (Shia LaBeouf) in partenza per il college: dovrà allontanarsi sia dalla sua fidanzata Mikaela (la mozzafiato Megan Fox) che dal suo migliore amico, la Camaro Bumblebee. Sulle sue tracce, però, ci sono ancora i Decepticon intenzionati a farlo prigioniero dopo che il ragazzo fa un’eccezionale scoperta sulle origini dei Transformers. “Il primo Transformers era la storia di un ragazzino con la sua prima macchina e il suo primo vero amore – ha continuato il regista - Il secondo film, invece, è piuttosto sull’arrivo di una nuova era. Una storia che riguarda interessi globali e porta i robot su un nuovo livello. Tutti i robot in questo film sono come dei supereroi”. E a proposito di spettacolarità, occorre notare che “Transformers 2” è il primo film in 30 anni girato nei veri luoghi delle piramidi egiziane: “Ci hanno dato il permesso di girare sia presso le piramidi che a Petra. Ci sono voluti 21 elicotteri pesanti per portare tutta la nostra strumentazione in cima. Abbiamo avuto tutto l’accesso che volevamo in Egitto e abbiamo anche girato - in condizioni davvero estreme - nel deserto proprio dove hanno realizzato Lawrence d’Arabia”.

Bay è da sempre noto per stressare al massimo i suoi attori sia dal punto di vista psicologico che fisico, e anche questa volta la sua fama non è stata smentita: “Correvo perché ero davvero spaventata - ha raccontato Megan Fox - continuavo a sentire i bossoli che cadevano per terra. Con tutte quelle armi che sparavano… non si sa mai!”. E anche Shia LaBeouf ha rivelato: “C’erano 75 soldati che continuavano a spararmi addosso, granate più grandi del mio braccio che mi cadevano sopra la testa. Perfino un ciglio che ti sbatte contro a 700 miglia all’ora può farti male. Passavo in mezzo a loro e avevo uno scarto di soli 10 piedi. Quei soldati si muovevano e se uno di loro inciampava e uno di noi calpestava un proiettile a salve, ci sarebbe potuto esplodere il petto o avremmo potuto rimanere seriamente ustionati“.

“Transformers: La vendetta del Caduto” (Universal Pictures) arriverà nei cinema italiani dal 26 giugno, due giorni dopo l’uscita americana. E mentre il mondo si prepara al ritorno dei robottoni, il produttore Steven Spielberg ha già detto la sua sul film. “Steven Spielberg si è seduto accanto a me, in una sala della Sony da 100 persone - ha scritto bay sul suo sito ufficiale - C’erano 98 posti vuoti. Le luci si sono riaccese proprio dopo la fine del mio montaggio di Transformers: La vendetta del Caduto. Si è girato verso di me e ha detto: “Spettacolare!”. Ha detto che il film è migliore del primo - e forse il migliore che abbia mai realizzato, chi lo sa? - a questo punto nella lavorazione di un film si perde una certa oggettività. Spero solo che ai fan piacerà”.
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