
Supereroi e super-errori: dieci sviste nei più famosi cinecomics

Anche i supereroi sbagliano: dieci errori nei film tratti dai fumetti
Nemmeno i supereroi, nella loro infinita potenza e saggezza, sono esenti da errori. Diamo uno sguardo a dieci vistosi errori nei più famosi film tratti da fumetti, quelle cose di cui nemmeno gli autori si sono accorti in fase di montaggio, ma che ogni fan che si rispetti ha notato dopo multiple visioni...
A cominciare da Avengers: Age of Ultron. Nella concitata battaglia finale contro i minion di Ultron a Sokovia, una donna sta precipitando a bordo della sua auto quanto Thor la afferra e la lancia a Captain America, che la salva afferrandola con il braccio sinistro mentre si tiene appeso con il destro. Eppure, pochi fotogrammi più tardi, gli spunta un terzo braccio con cui rafforza la presa! Ok i superpoteri, ma questo è troppo...
Seguiteci nel nostro excursus sugli errori dei film di supereroi!
GUARDATE ANCHE:
Dai Daft Punk agli U2, le grandi pop-star che hanno scritto colonne sonore
Vietati a causa di sesso, politica e religione, ecco i film più censurati
Tutto sul cinema dei supereroi

Captain America: The Winter Soldier
All'inizio di Captain America: The Winter Soldier, vediamo Cap lanciarsi da un aereo nel pieno dell'oceano senza paracadute, per poi salire su una nave dello S.H.I.E.L.D. e sgominare un gruppo di terroristi da solo. Una scena esaltante che mette in vetrina il meglio di Cap, se non fosse per un singolo, evidente errore: l'eroe emerge dall'acqua completamente asciutto!

Iron Man
La scena dopo i titoli di coda del primo Iron Man è passata alla storia per come ha lanciato l'universo condiviso Marvel, introducendo il Nick Fury di Samuel L. Jackson. Eppure Nick non è l'unica figura misteriosa ad attendere Tony Stark nell'ombra: c'è anche quella che proietta la sua ombra sulla parete del salone, probabilmente un membro della troupe. Strano che nessuno se ne sia accorto.

Ant-Man
La scienza di Ant-Man è abbastanza coerente da funzionare e farci sospendere l'incredulità in uno dei film Marvel più divertenti e riusciti. Eppure c'è un errore logico piuttosto vistoso: le particelle Pym permettono di rimpicciolire un corpo diminuendo la distanza tra gli atomi, ma mantenendo intatta la sua densità e dunque la sua forza. E' per questo che Scott Lang riesce a sollevare oggetti infinitamente più grandi di lui. Ma allora come mai che il carro armato in miniatura che porta al collo, e che si rivela alla fine un vero carro armato rimpicciolito, non lo piega sotto il suo terribile peso? Quando si dice sacrificare la coerenza per un (bel) colpo di scena...

Batman Begins
Del tumbler abbiamo già parlato nella nostra gallery sull'evoluzione della Batmobile. Ma nella scena in cui Bruce Wayne prova per la prima volta il suo futuro bolide di ordinanza in Batman Begins, c'è un errore di montaggio non da poco: quando, alla fine, sterza e frena per arrestare il veicolo, lo vediamo sterzare a sinistra, mentre il mezzo corazzato gira a destra. Miracoli della guida o svista dei montatori?

Il cavaliere oscuro - Il ritorno
Tornando a Batman, ricordate la famosa scena in cui i poliziotti di Gotham si preparano a caricare gli uomini di Bane al termine de Il cavaliere oscuro - Il ritorno? In una inquadratura, si vede chiaramente un uomo spuntare dalla fermata della metro sulla sinistra... molto probabilmente un membro della troupe che non sapeva di essere inquadrato!

L'uomo d'acciaio
Una bella incongruenza anche nella sequenza iniziale de L'uomo d'acciaio, quella in cui Clark Kent lavora a bordo di un peschereccio. Prima un membro dell'equipaggio gli si getta addosso e lo scansa con facilità per impedire che venga travolto da una pesante cassa. Poco dopo, però, un collega tenta di dargli una spinta e non riesce nemmeno a smuoverlo di un centimetro...

Ancora L'uomo d'acciaio
Un altro bell'errore sempre ne L'uomo d'acciaio. Quando Zod giunge sulla Terra, preannuncia il suo arrivo trasmettendo un messaggio "a reti unificate" e in diverse lingue: "Non siete soli". Peccato che in ogni punto della Terra in cui lo vediamo trasmesso sia notte. Magari Zack Snyder si è semplicemente lasciato sfuggire di mano le metafore religiose e ha voluto citare il passo del Vangelo in cui, dopo la morte di Cristo, "si fece buio su tutta la Terra". Ma è decisamente più probabile che si sia trattato di una svista.

Guardiani della Galassia
Tornando alla Marvel, in Guardiani della Galassia risulta davvero toccante la scena in cui, verso la fine del film, Peter Quill decide di leggere finalmente la lettera della madre che non aveva mai avuto il coraggio di aprire. Peccato che ci sia una discrepanza tra quello che si legge sulla lettera e quello che viene detto dalla voce off della madre.

Thor: The Dark World
Al termine del primo Thor, dopo che Loki è andato disperso nello spazio, Odino e il figlio condividono un momento intimo in cui Thor si scusa di aver dubitato delle doti di re del padre, dicendo "Non sarò mai un re saggio come te". Al termine di Thor: The Dark World, Odino gli rinfaccia la battuta solo che... non si tratta di Odino, ma di Loki! Che dunque fa riferimento a uno scambio che non avrebbe mai potuto sentire di persona.