
Star Wars: i poster più bizzarri visti all'estero

Star Wars: i poster più bizzarri
La saga di Star Wars è parte talmente integrante della cultura occidentale da risultare "normale", quando invece è piena di assurdità: mostri spaziali, cavalieri armati di spade laser, poteri mentali, androidi dotati di senso dell'umorismo e mostri pelosi urlanti eppure abilissimi piloti.
Ma ancora più bizzarri di Star Wars sono i poster non americani di Star Wars. All'epoca della trilogia originale, non era raro che la campagna marketing di un film venisse realizzata in loco, specialmente se si parla degli stati dell'est Europa sotto il fermo controllo dell'Unione Sovietica. Da lì sono usciti alcuni dei più fantasiosi e affascinanti poster che la saga di Guerre Stellari abbia mai visto.
Prendiamo ad esempio questo poster russo, realizzato da Yuri Bokser e Alexander Chantsev quando finalmente l'originale Guerre Stellari venne distribuito in via ufficiale in URSS (nel 1990). Il film fu definito un "western cosmico" in Russia e questo poster riflette bene la definizione... pur non avendo assolutamente nulla a che vedere con il film. Ma chi non lo vorrebbe sulla propria parete?
Scoprite insieme a noi i più bizzarri poster di Star Wars!
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Star Wars - Russia
Ancora un'opera di Yuri Bokser e Alexander Chantsev, due artisti dotati di enorme fantasia... anche se forse non di conoscenza enciclopedica della saga!

Star Wars - Russia
O forse sì? Stavolta, Bokser e Chantsev azzeccano almeno la Morte Nera. Il faccione sottostante dovrebbe essere una sorta di Jabba the Hutt, ma non ne siamo certi. Una cosa è sicura: anche questo poster è spettacolare. Ma non avete ancora visto niente...

Star Wars - Russia
Bokser e Chantsev qui danno il loro meglio. Un Darth Vader con il muso da felino e spade laser che gli fuoriescono dal cranio, contornato da strane figure aliene disegnate con lo stile di un bambino, usando pastelli. Altamente concettuale e ipnotico. Una vera chicca.

Una nuova speranza - Polonia
Passiamo alla Polonia e agli impagabili poster di Jacub Erol, uno che quando si trattava di volare con la fantasia non si faceva problemi. Erol, in carriera, ha anche realizzato un poster de I predatori dell'arca perduta che sembra uscito dalla copertina di un gruppo death metal e uno di Alien che risulta più strano e disturbante dell'arte di Giger! Qui piazza un C-3PO con gli occhi svuotati al centro di un poster che sembra più un quadro di pop art.

L'impero colpisce ancora - Polonia
Il suo poster per L'impero colpisce ancora non è da meno. Sembra più la copertina di un romanzo cyberpunk o di una fantasia distopica stile 1984. E si intravede una scheggia di satira sociale diretta contro lo strapotere sovietico in quell'IMPERIUM scritto a caratteri cubitali...

Una nuova speranza - Ungheria
Ma se pensate che Erol sia fantasioso, è perché ancora non avete visto i poster ungheresi di Tibor Helényi. Dovete tenere presente che, all'epoca, nel blocco sovietico i film americani trapelavano col contagocce. In Russia la saga di Star Wars nemmeno arrivò prima degli anni '90. In Ungheria e Polonia uscì, ma in quei paesi era lo stato a prendersi carico di creare il materiale promozionale dei film, mentre i poster americani non erano ammessi. Così gli artisti avevano totale libertà di sbizzarrirsi. Una delle poche vere libertà di cui potevano godere. Ecco perché Helényi, pur avendo, per sua ammissione, visto ciascuno dei film prima di realizzare i poster, infilava sempre creature di sua invenzione e un Darth Vader molto personalizzato.

L'impero colpisce ancora - Ungheria
Ecco il poster di Tibor Helényi per L'impero colpisce ancora. Un vero capolavoro. La Budapest Poster Gallery ha venduto all'asta l'originale nel 2015, alla cifra record di 14.250 dollari. Helényi era morto l'anno prima, senza mai sapere quanto valessero i suoi poster della trilogia, che lui aveva impiegato appena una settimana a realizzare.

Il ritorno dello Jedi - Ungheria
Terzo e ultimo poster di Helényi, per Il ritorno dello Jedi. L'autore dichiarò che disegnare poster era il secondo miglior lavoro in Ungheria, all'epoca, dopo quello di medico. Era ben pagato dal governo, che gli dava carta bianca, e i suoi lavori venivano appesi ovunque in giro per Budapest.

Il ritorno dello Jedi - Polonia
Questo poster polacco de Il ritorno dello Jedi porta la firma di Witold Dybowski. A prima vista, potrebbe sembrare "solo" la testa di Darth Vader che esplode, ma se si guarda in dettaglio si scopre che l'artista ha inserito parti di una cinepresa tra i pezzi dell'elmo che va in frantumi.

Una nuova speranza - Ungheria
Forse lo scettro di poster più assurdo va a questo, firmato da András Felvidéki, ben noto illustratore ungherese che, guarda caso, suonò per un periodo in una band con Tibor Helényi. Le creature più famose di Star Wars sono tutte presenti, ma "rivedute e corrette" secondo l'ottica grottesca di Felvidéki.

Una nuova speranza - Italia
Chiudiamo in bellezza con questo leggendario poster italiano disegnato da Michelangelo Papuzza in uno stile che ricorda molto le strisce a fumetti di Flash Gordon e soci. Il che, visto che Star Wars prende a piene mani dai classici fumetti americani di fantascienza anni '30/'50, è più che mai azzeccato. Per questo, sul poster di Guerre Stellari (così come lo si chiamava allora) Luke sfoggia muscoli scolpiti e Leila sembra più una dea greca che Carrie Fisher.