
"Segua quella macchina" e altre 14 frasi di cui il cinema abusa

"Segua quella macchina!"
Quante volte l'abbiamo sentita pronunciare questa frase in un film? Ci sono battute che ci stupiscono per la loro originalità, ma ci sono anche tante, troppe battute che gli sceneggiatori usano costantemente, perché sono famigliari e, spesso, efficaci per accalappiare il pubblico. Ma se avete visto più di due film nella vostra vita, c'è la possibilità che alcune di queste non le sopportiate più, o le vediate arrivare da un chilometro di distanza. Ecco le battute di cui il cinema troppo spesso abusa...
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"Abbiamo compagnia!"
Ogni volta che i protagonisti si ritrovano inseguiti, o costretti ad affrontare degli ospiti inattesi, viene pronunciata questa battuta. La troviamo, ad esempio, in Hellboy II, Dove osano le aquile e Con Air. All'inizio doveva sembrare intelligente, ma dopo tutti questi anni assomiglia più a un parente che non se ne vuole andare dalla stanza degli ospiti.

"Copritemi!"
Questa è celeberrima nei film polizieschi, ma non solo. Ad esempio, la scena qui ritratta viene dal primo Guerre stellari.
"Non ci arrivi, vero?"
In originale, "You don't get it, do you?". La dice spesso il cattivo prima di svelare il twist che manda a monte i piani dell'eroe. La si sente in Mission: Impossible II, Cliffhanger, Terminator, The Prestige, Speed...

"Non è come sembra!"
Un grande classico di mariti fedifraghi beccati da mogli furiose e viceversa. Qui la famosa scena in cui Jason Biggs viene beccato dal padre in atteggiamenti indecenti con una torta nel cult American Pie.

"È tutto troppo tranquillo..."
Perché, notoriamente, se un luogo è tranquillo va bene. Se è TROPPO tranquillo, come ci insegna anche Shrek, c'è invece qualcosa che non va. Avete presente, no? La quiete prima della tempesta. E a proposito di tempesta...

"È in arrivo una tempesta!"
Un cliché del cinema d'avventura e azione. Questa espressione viene spesso usata in senso metaforico per indicare il sopraggiungere di una battaglia difficile o di complicazioni "apocalittiche". La pronuncia anche Selina Kyle ne Il cavaliere oscuro - Il ritorno.

"È tutto quello che hai?"
Una frase detta a sfregio dopo aver incassato una raffica di colpi che avrebbero ucciso chiunque, questa battuta può essere pronunciata dall'eroe quando rialza la testa, o dal cattivo (come nel caso de L'incredibile Hulk) semplicemente perché è cattivo e antipatico.

"Non ho firmato per questo."
Una frase da Vero Duro. La usano gli incorruttibili che si ritrovano improvvisamente in una situazione al di fuori del loro codice morale. L'abbiamo sentita molto di recente nel trailer di Triple Frontier, pronunciata da Pedro Pascal. C'è davvero bisogno di scriverla ancora e di piazzarla persino nei trailer??

"Se non sono tornato entro tot minuti..."
"...andatevene senza di me", "...fate saltare in aria questa topaia", eccetera eccetera. Si prende gioco di questo abusato cliché Jim Carrey in Ace Ventura, quando dice: "Se non torno entro cinque minuti, aspettate un po' di più!".

"Ho un brutto presentimento..."
Un tormentone della saga di Star Wars (ufficialmente, la si deve dire in ogni film), ma semplicemente un fastidio al di fuori di essa.

"X è il mio secondo nome!"
Una battuta per proiettare un'aura da duri anche quando si ha una paura tremenda di morire. La sentiamo in Arma letale, Predator 2, I Goonies, L'ultimo boyscout... e francamente non fa più ridere.

"Non lo farei se fossi in te..."
Di solito questa minaccia viene fatta dall'eroe al cattivo, per prendersene gioco qualche secondo prima che questi cada nella sua trappola. Ma può anche essere usata all'opposto. La sentiamo pronunciare in molti film, tra cui Scream, Fast and Furious: Tokyo Drift, Mezzogiorno e mezzo di fuoco, Sherlock Holmes...

"Sono nato pronto!"
Di certo lo è Blade, ma lo sono anche tanti altri personaggi del cinema che hanno pronunciato questa abusatissima frase nei secoli dei secoli. O, per lo meno, sono convinti di esserlo!

"Io e te non siamo così diversi."
Anche questo è un classico dei bad guys. La dicono molto spesso per far sentire a disagio l'avversario, o forse per convincere se stessi di non essere del tutto orribili. Ma, come Belloq ne I predatori dell'arca perduta, non convincono nessuno.