
Quel pomeriggio di un giorno da cani, 40 anni di un capolavoro

La rapina in banca più celebre della storia del cinema
Uno dei primi piani più celebri della storia del cinema, quello di Al Pacino nei panni di Sonny Wortzik, rapinatore con cuore e coscienza in Quel pomeriggio di un giorno da cani. Era il 21 settembre 1975 quando il film uscì nelle sale statunitensi; in Italia fu distribuito nel gennaio '76.
Per festeggiare i 40 anni del capolavoro di Sidney Lumet, a tutti gli effetti un classico, vi raccontiamo segreti e curiosità dal film e dai suoi protagonisti in una serie di scatti fotografici.

Per la prima volta in Blu-Ray dal 28 ottobre
In occasione dell'anniversario di Quel pomeriggio di un giorno da cani, la Warner Bros. distribuisce il film per la prima volta in Blu-Ray.
La nuova edizione sarà disponibile dal 28 ottobre, piena zeppa di contenuti speciali. Tra questi anche il commento del regista Sidney Lumet e diversi dietro le quinte sulla vera storia alla quale il film è ispirato e sul grande successo dopo la sua uscita nei cinema.

Dalla realtà al grande schermo: la vera rapina che ha ispirato il film
Al Pacino nei panni di Sonny. A fianco il vero autore della rapina che ha ispirato il film di Lumet: John Wojtowicz. Il 22 agosto del '72 l'uomo tentò una rapina in una banca di Brooklyn insieme a Salvatore Naturale. I due presero in ostaggio nove impiegati della banca per quattordici ore. Lo scopo di Wojtowicz era quello di prendere i soldi per permettere al suo amante di sottoporsi all'intervento chirurgico nel quale avrebbe cambiato sesso. Naturale fu ucciso in una sparatoria. Wojtowicz fu condannato a venti anni di carcere. Ne scontò solo cinque. E' morto di cancro nel 2006.

Al Pacino è Sonny
Aveva 35 anni Al Pacino quando Quel pomeriggio di un giorno da cani uscì nei cinema. Per il ruolo di Sonny ha ottenuto una nomination all'Oscar, non vinse (il suo unico Oscar ad oggi è quello del 1993 per Scent of a Woman - Profumo di donna). A destra uno scatto recente di Pacino, oggi settantacinquenne.
Guarda anche: I 75 anni di Al Pacino, tutte le sue battute leggendarie

Il grande John Cazale è Sal
John Cazale, uno dei più grandi attori degli anni Settanta. Ha interpretato solo cinque film: Il padrino, La conversazione, Il padrino - Parte II, Quel pomeriggio di un giorno da cani e Il cacciatore. Quello di Cimino è stato il suo ultimo film: Cazale è morto di cancro nel 1978. Aveva 42 anni.

L'amicizia tra Cazale e Pacino
Uno scatto di Pacino e Cazale prima ne Il padrino (1972) e poi in Quel pomeriggio di un giorno da cani (1975). Cazale fu ingaggiato dalla produzione su suggerimento di Pacino: inizialmente il regista Lumet si era opposto, ma secondo la leggenda gli bastarono cinque minuti davanti all'attore per capire che era l'uomo giusto per il ruolo.

Vincitore di un premio Oscar
Quel pomeriggio di un giorno da cani ha ottenuto sei nomination all'Oscar: miglior film, regia, attore protagonista (Al Pacino), attore non protagonista (Chris Sarandon), montaggio e sceneggiatura originale. In quest'ultima categoria il film ha portato a casa l'unica statuetta vinta dallo sceneggiatore Frank Pierson.

Pacino stremato sul set
Inizialmente Pacinò rifiutò il ruolo di Sonny: aveva appena ultimato il lavoro ne Il padrino - Parte II ed era esausto e depresso dopo le riprese. Aveva dato troppo con la sua recitazione di metodo al ruolo di Michael Corleone.
Lumet accettò il suo "no" e pensò di contattare Dustin Hoffman. A quel punto Pacino gli disse di sì.
Durante le riprese di Quel pomeriggio di un giorno da cani Pacinò svenì sul set e fu portato in ospedale dove gli fu diagnosticato un esaurimento. Finito il film l'attore prese un periodo di pausa.

Charles Durning è Moretti
Charles Durning nei panni del Sergente Moretti, il primo che stabilisce un contatto con Sonny dopo che quello prende gli ostaggi in banca. Al cinema ricordiamo Durning anche nei film dei Coen Mister Hula Hoop e Fratello, dove sei?
Durning è morto nel 2012. Aveva 89 anni.

Gli ostaggi in banca
Sully Boyar e Penelope Allen, sono rispettivamente il manager della banca Mulvaney e l'impiegata Sylvia, alcuni tra gli ostaggi del film. Boyar ha continuato a recitare costruendosi una carriera in TV dove lo abbiamo visto anche in Agenzia Rockford e ne I Soprano. E' morto nel 2001.
La Allen continua a recitare. L'abbiamo vista in piccolissime apparizioni anche in Il cattivo tenente e La sottile linea rossa.

Chris Sarandon è Leon
Chris Sarandon nei panni di Léon, il grande amore di Sonny che sogna di cambiare sesso (i soldi richiesti dall'operazione sono proprio la ragione principale della rapina). L'attore, oggi settantatreenne, è celebre anche per aver interpretato il ruolo di Jerry Dandrige nell'horror Ammazzavampiri (nella foto).

Il metodo Pacino: niente cibo né ore di sonno
A quanto pare Pacino ha dormito un paio d'ore a notte durante le riprese del film. Mangiava poco e spesso faceva docce fredde. Tutto pur di dare vita a uno dei più grandi ruoli della sua carriera.

Il finale all'aeroporto
Un momento del finale del film.

Lance Henriksen nel gran finale del film
Lance Henriksen è l'autista dell'FBI pronto a prendere il controllo nella sequenza finale dell'aeroporto. Ricordiamo Henricksen al cinema in Aliens - Scontro finale, Senza tregua e nel primo Terminator. In TV è stato il protagonista della serie Millennium.

Il titolo del film
Inizialmente il titolo del film doveva essere Boys in the Bank. Fu Sidney Lumet a cambiarlo per evitare che il film venisse scambiato per una commedia leggera.

Sidney Lumet dietro la macchina da presa
Il grande Sidney Lumet sul set del film. Il regista aveva già lavorato con Pacino in Serpico (1973). Più volte nominato agli Oscar (con La parola ai giurati, Quel pomeriggio di un giorno da cani, Quinto potere e Il verdetto), ha ricevuto la statuetta dell'Academy alla carriera nel 2005.
E' morto nel 2011 all'età di 86 anni. Il suo ultimo film è stato il nerissimo Onora il padre e la madre (2007).

Il look di Pacino

Improvvisare sul set
Quel pomeriggio di un giorno da cani è quasi interamente improvvisato. Dopo aver provato con il cast per settimane, Sidney Lumet ha preferito dare loro via libera a improvvisare.