
Quei bravi ragazzi hanno un quarto di secolo

Venticinque anni da Bravi ragazzi
Ha detto il critico Roger Ebert: “Quei bravi ragazzi è il miglior film di sempre sulla criminalità organizzata”. Peter Jackson, regista del Signore degli Anelli ci ha invece rivelato di tornare sempre a guardare il capolavoro di Scorsese ogni volta che sta per girare un nuovo film: "Guardo sempre Goodfellas per ricordarmi di quanto un regista possa essere visionario".
Il capolavoro di Scorsese compie 25 anni (in Italia fu presentato in Concorso alla Mostra di Venezia nel 1990 dove si aggiudicò il Leone d'Argento per la miglior regia) e per l'occasione la Warner Bros. ha lanciato una nuova edizione del film rimasterizzato in Blu-Ray.
Oggi ripercorriamo alcuni momenti indimenticabili di quel film e ne sveliamo i segreti.

Quei bravi ragazzi, la nuova edizione Blu-Ray rimasterizzata
L’edizione speciale celebra i 25 anni del film con due dischi e un libro fotografico di 36 pagine e una lettera scritta da Scorsese in persona.
Quei bravi ragazzi: Joe Pesci nella storia del cinema
Joe Pesci, Ray Liotta e Robert De Niro. Si dice che la mamma di Pesci, dopo aver visto il film si sia congratulata con il figlio facendogli un appunto: "Dovevi per forza dire tutte quelle parolacce?".
Sequenza cult: "Buffo come?"
Sul set Scorsese ha lasciato che Pesci e Liotta improvvisassero la scena senza rivelarlo al resto degli attori, la cui reazione sullo schermo è spontanea.
Guardate qui la scena
Robert De Niro ossessionato dalla perfezione
Robert De Niro, attore di metodo, ha iniziato a "fare lo stalker" con il vero Henry Hill (il personaggio interpretato da Liotta). Quest'ultimo ha infatti rivelato di ricevere telefonate dall'attore tutti i giorni, anche otto volte al giorno. Il tutto per discutere di alcuni dettagli sul personaggio di Jimmy.
I bravi ragazzi e le battute cult
Scorsese dirige De Niro sul set.
La frase: "Che io mi ricordi ho sempre voluto fare il gangster" è entrata nelle 100 più grandi battute cinematografiche della storia. Una lista pubblicata dalla rivista Premiere nel 2007.
Le ossessioni di Scorsese sul set di Goodfellas
Martin Scorsese è ossessionato dal dettaglio al punto che si dice fosse proprio lui a fare il nodo alla cravatta di Ray Liotta prima del ciak!

Tutta la rabbia di Liotta
Ray Liotta e Lorraine Bracco in una scena del film.
Liotta ha perso la madre durante le riprese del film, a causa del cancro. E' stato lo stesso attore ad ammettere di aver usato quel dolore e quella rabbia per diverse scene.

Ray Liotta e il ruolo della sua carriera
Ha detto Ray Liotta ai microfoni di Film.it: "Quel bravi ragazzi mi ha permesso di andare avanti ogni giorno. Quando mi fermano per strada mi ricordano sempre nei panni di Henry. Mi capita di incontrare anche i più giovani che mi ripetono le battute di quel film a memoria".
Leggete l'intervista esclusiva: Ray Liotta armato fino ai denti

Joe Pesci e il discorso da record agli Oscar
Joe Pesci vinse l'Oscar come migliore attore non protagonista nel 1991. Il suo discorso è entrato nella storia dell'Academy per essere uno dei più brevi di sempre, sul palco infatti disse solo: "E' un onore, grazie". A quanto pare l'attore non aveva preparato un discorso perché non si aspettava di vincere.

De Niro e Scorsese, un'amicizia lunga otto film
Quei bravi ragazzi è il sesto degli otto film che segnano la collaborazione tra Scorsese e De Niro.
I titoli sono:
- Mean Streets
- Taxi Driver
- New York, New York
- Toro scatenato
- Re per una notte
- Quei bravi ragazzi
- Cape Fear - Il promontorio della paura
- Casinò