
Prima di Life: dieci film ambientati nello spazio da rivedere assolutamente

I film ambientati nello spazio da rivedere prima dell'uscita di Life
Il 23 marzo, Warner Bros.distribuirà nelle sale italiane Life: Non oltrepassare il limite, film di fantascienza diretto da Daniel Espinosa che vede Jake Gyllenhaal, Ryan Reynolds e Rebecca Ferguson scontrarsi con una forma di vita ostile su una stazione spaziale.
La fantascienza ha esplorato spesso l'esplorazione dello spazio, se ci passate la battuta. Di film ambientati su altri pianeti ce ne sono tantissimi, alcuni sono dei capolavori. Ma, per restare in tema, vogliamo consigliarvi dieci film che sono principalmente ambientati su astronavi, o stazioni spaziali, o comunque nel vuoto dello spazio siderale. In luoghi ostili dove la gravità scarseggia e l'unico ambiente in cui l'uomo riesce a muoversi senza tute pressurizzate è creato artificialmente.
Perciò seguiteci in questo nostro viaggio per immagini attraverso i panorami più evocativi del cosmo...
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2001: Odissea nello spazio (1968)
Impossibile da non citare. 2001: Odissea nello spazio, il capolavoro di Stanley Kubrick che ci trascina dall'alba dell'uomo all'esplorazione del sistema solare (per mezzo di una delle elissi narrative più famose e belle di sempre) anticipa tutta la corsa allo spazio con una lungimiranza mai vista prima. Considerate che uscì ancora prima dello sbarco sulla luna e restere a bocca aperta davanti alla precisione con cui costruisce uno scenario futuro ancora adesso solido e plausibile. Da recuperare anche il sottovalutato sequel 2010: L'anno del contatto.
2002: la seconda odissea (1972)
Il titolo italiano inganna e fa pensare a un sequel di 2001. In realtà, con il film di Kubrick questo ha in comune solo uno degli autori, Douglas Trumbull, qui regista e là guru degli effetti speciali. Bruce Dern con il suo sguardo da pazzo vaga nello spazio: potrebbe essere l'incipit di una poesia ma è anche il plot di Silent Running, classico della sci-fi a tema ecologista con le musiche di Joan Baez. Hippie nello spazio: cosa si può volere di più dalla vita?

Dark Star (1974)
Scritto e interpretato da Dan O'Bannon (futuro sceneggiatore di Alien), Dark Star è il primo film di John Carpenter (e la sua tesi di laurea) e contiene già in nuce tutto l'umorismo caustico e imprevedibile di uno dei più grandi registi del fantastico contemporaneo. Dark Star nasce come parodia di 2001, e racconta la piccola odissea di tre astronauti uno più incapace dell'altro, alle prese con goffi alieni, avarie e pigrizia. Un viaggio nella vastità dell'idiozia umana.

Alien (1979)
Non ha bisogno di presentazione il capolavoro di Ridley Scott. Alien è quasi tutto ambientato nei claustrofobici cunicoli di un'astronave cargo, con una breve ma credibilissima escursione su un pianeta alieno, ostile e inabitabile. Lo spazio è puro terrore, un vuoto buio e inospitale nel quale si trovano solo guai: una visione tanto cupa quanto è elettrizzante questo inarrivabile horror cosmico che lanciò Sigourney Weaver e inventò un mostro terribilmente indimenticabile.

Star Trek (1979)
Ecco un altro film sottovalutato. Certo, il primissimo film di Star Trek ha un incedere lento ormai lontano dallo stile moderno (e agli antipodi rispetto ai film di J.J. Abrams).Ma raggiunge un traguardo di tutto rispetto: realizzare la versione cinematografica di un canovaccio che non stonerebbe nella serie classica anni '60. C'è la voglia di imitare 2001 e trattare temi alti e, di certo, il film a volte sbaglia mira e avrebbe necessitato qualche taglio. Ma la magniloquenza con cui prende la serie TV e la trasporta sul grande schermo, unita allo sconfinato amore per la fantascienza più autentica, fanno di questo film un gioiellino da rivalutare.

Apollo 13 (1995)
Un incidente ben noto e realmente accaduto è alla base di Apollo 13 di Ron Howard, per cui è difficile parlare di fantascienza in questo caso. Si trtta di un raro caso di film storico ambientato nello spazio. Ma è anche l'occasione di rivedere un ottimo Bill Paxton accanto a Tom Hanks e Kevin Bacon in un cult degli anni '90.

Sunshine (2007)
La coppia Danny Boyle/Alex Garland (gli stessi di 28 giorni dopo) alle prese con il genere thriller sci-fi. Sunshine evoca Alien, ma riesce a essere originale soprattutto nell'ideare una missione mai vista prima: un'astronave diretta verso il sole per riaccendere la stella morente prima che segni la fine della razza umana.

WALL·E (2008)
LaPixar dice la sua sulla fantascienza e lo fa con uno dei suoi maggiori capolavori. Wall-E è un film sottovalutato perché troppo avanti rispetto al suo tempo, una vera opera d'arte visiva e narrativa con alcune idee geniali (gli umani assuefatti alla comodità e diventati degli obesi incapaci di camminare) e una delle più lucide riflessioni sull'intelligenza artificiale e su cosa ci renda vivi. Con uno sfondo ecologista di tutto rispetto.

Moon (2009)
Il debutto alla regia del figlio di David Bowie, Duncan Jones, non è propriamente ambientato nel vuoto dello spazio, visto che si svolge sulla luna. Ma la luna non ha atmosfera quindi includiamo lo stesso Moon. Sam Rockwell è un operaio solo che si trova a fare i conti con un segreto spaventoso che avrebbe reso fiero Philip K. Dick. C'è anche Kevin Spacey che dà la voce al robot della base lunare. Un piccolo capolavoro.

Gravity (2013)
Alfonso Cuaron si allea ancora una volta con il direttore della fotografia Emmanuel Lubezki (vincitore di un Oscar per questo film) e progetta piani sequenza da urlo tutti ambientati nell'orbita terrestre, in assenza di gravità. Gravity - titolo che è un calzante ossimoro - è una sorta di road movie intorno al pianeta, in cui Sandra Bullock deve ritrovare non solo la strada di casa, ma una ragione per vivere. George Clooney fa un cameo di lusso ma non aspettatevi chissà che, anche se ha una bella scena. Gli effetti speciali sono quanto di più realistico la moderna tecnologia digitale possa realizzare.