
Impossibile ma vero: le scene d'azione che ci hanno lasciato a bocca aperta

Gli stunt più impossibilmente veri del cinema
Ci sono stunt e stunt. Ci sono quelli di routine, quelli falsi e costruiti al computer. E poi ci sono quelli che ti lasciano letteralmente a raccogliere la mascella da terra.
Come il famigerato stunt di Tom Cruise in Mission: Impossible - Rogue Nation. Appeso a un aereo in decollo per svariati ciak, Cruise ha ridefinito ancora una volta i limiti di ciò che è possibile realizzare fisicamente su un set. Per riuscire nell'impresa, la produzione ha dovuto prima eliminare gli uccelli che erano soliti nidificare vicino alla pista della base aerea inglese RAF Wittering, per evitare che uno di questi si scontrasse con l'attore in volo, uccidendolo.
Ma questo è solo uno dei tanti stunt potenzialmente mortali visti al cinema negli ultimi anni. Eccone altri esempi.
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Tom Cruise sul Burj Khalifa in Mission: Impossible - Protocollo Fantasma
Altro stunt memorabile di Cruise, quello che lo ha visto scalare per davvero l'edificio più alto del mondo, il Burj Khalifa di Dubai (829,8 metri), in Mission: Impossible - Protocollo Fantasma. Ovviamente l'attore era legato a una serie di cavi poi cancellati in post-produzione.

L'inseguimento di Grindhouse - A prova di morte
La stuntwoman Zoe Bell, scritturata da Tarantino in Grindhouse - A prova di morte dopo averla vista all'opera come controfigura di Uma Thurman sul set di Kill Bill, dimostra di che pasta è fatta nello snervante inseguimento tra la sua auto e quella del folle Stuntman Mike (Kurt Russell). Per tutto il tempo, la vediamo aggrappata al cofano della Dodge Challenger bianca ("Identica a quella di Punto Zero!") mentre la Charger di Mike tampona ripetutamente l'auto.

La fuga aerea di Bane ne Il cavaliere oscuro - Il ritorno
Con la sequenza di apertura de Il cavaliere oscuro - Il ritorno, Christopher Nolan voleva ottenere due risultati: omaggiare il cinema di Bond, da lui amatissimo, e surclassare l'analoga sequenza iniziale de Il cavaliere oscuro (la rapina del Joker). Missione (impossibile) compiuta con una scena aerea realizzata per davvero, con tanto di relitto aperto in due e appeso a dei cavi insieme a una manciata di coraggiosi stuntmen. Da brividi.

Lo scontro finale sull'elicottero in Crank
Jason Statham le dà e le prende di santa ragione nel climax di Crank, in cui lo vediamo combattere a bordo di un elicottero in volo. Tutto vero, tutto pericolosissimo, ma questo era un po' il selling point del film.

Il salvataggio in elicottero di True Lies
Da un elicottero a un altro, quello usato da Arnold Schwarzenegger per salvare la moglie Jamie Lee Curtis da un'auto che poco dopo precipita nell'oceano in True Lies. L'attrice ha rivelato di aver girato personalmente la scena, anche se ha ammesso di essersi fatta aiutare dalla sua controfigura Donna Keegan.

Le tute alari di Point Break
Il remake di Point Break è brutto, proprio brutto. Vale solamente per gli stunt incredibili disseminati qua e là nel corso della sua durata. Ad esempio quello realizzato da un gruppo di cinque abilissimi stuntmen lanciati a più di duecento chilometri all'ora tra gli stretti canyon di Walenstadt, Svizzera. Una vera impresa ripetuta sessanta volte!

L'inseguimento finale di Mad Max: Fury Road
Ricordate quei pazzi in cima a dei pali che ondeggiano nella scena finale di Mad Max: Fury Road? E' tutto vero, niente computer graphic. Gli stuntmen furono addestrati da un atleta del Cirque du Soleil per otto settimane, e sono tutti sopravvissuti. A qualcosa sarà pure servito il corso!