
I migliori film del 2018 usciti direttamente su Netflix

La ballata di Buster Scruggs, di Joel e Ethan Coen
Lo streaming ha dato nuove possibilità di visione agli amanti del cinema. Una cosa a cui dobbiamo ancora abituarci, su cui si discute molto e si litiga anche. Certo è che non sempre ci viene in mente che, oggi, oltre alla buona vecchia sala, c'è da consultare pure il "palinsesto" di Netflix per vedere film originali (che il più delle volte al cinema non si trovano). Con questo spirito abbiamo voluto creare una Top Ten dei film che più ci sono piaciuti su Netflix quest'anno e che dovete recuperare SUBITO.
A partire da La ballata di Buster Scruggs, con cui i fratelli Coen debuttano su Netflix. Questo film a episodi, che ha vinto il premio alla migliore sceneggiatura a Venezia, è un'ode al West classico, infarcita del particolarissimo gusto per la commedia nera dei Coen. Una lunga riflessione sulla morte capace di far ridere, sorridere e commuovere. Non il migliore film dei fratelli, ma di certo un'opera realizzata con buon gusto e ottimo mestiere.
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Apostolo, di Gareth Evans
Gareth Evans strizza l'occhio a The Wicker Man di Robin Hardy e realizza un affascinante horror pagano pensato e girato per il grande schermo ed efficace in atmosfere e performance. Scivola un po' nell'epilogo, ma rimane comunque uno dei più potenti titoli dell'anno visti su Netflix.

Annientamento, di Alex Garland
Fantascienza cerebrale, dal primo romanzo di un ciclo scritto da James VanderMeer. Non potevamo aspettarci altro da Alex Garland, sceneggiatore di lusso (ha scritto 28 giorni dopo e Sunshine) passato dietro la macchina da presa con l'ottimo Ex Machina. Qui Natalie Portman è una scienziata che entra in un'area colpita da uno strano fenomeno elettromagnetico con conseguenze bizzarre sul DNA delle creature che lo attraversano. Sarà un viaggio allo stesso tempo reale e metaforico, esteriore e interiore. Un film a volte ermetico, ma mai meno che affascinante.

Hold the Dark, di Jeremy Saulnier
Dopo Blue Ruin e Green Room, Jeremy Saulnier completa la sua “trilogia dei colori” con un altro film sulla vendetta e la violenza che pervade la società americana. Sullo sfondo di una gelida Alaska, si muove il disperato cacciatore di lupi Jeffrey Wright (sempre bravissimo), in cerca dell'animale che avrebbe ucciso un bambino in un villaggio sperduto. Ma la verità è ben più cupa e sconvolgente. Nel cast anche un ottimo (e inquietante) Alexander Skarsgård. Grandi atmosfere, grandi paesaggi. Saulnier perde un po' il controllo del film verso la metà, Hold the Dark si dilunga e deraglia verso uno slasher, quasi. Ma resta in ogni caso un'opera da ammirare e conferma il talento di un regista che, speriamo, proseguirà su questa strada.

Mute, di Duncan Jones
Un pasticcio che alterna thriller e fantascienza. Ma anche un affascinante film pieno di spunti narrativi e con un'idea di futuro prossimo tutt'altro che poco credibile. Meno male che c'è ancora chi vuole esplorare la fantascienza senza avere paura di farlo e senza il bisogno di sentirsi così arrogante da andare a cercare le risposte sull'origine dell'umanità e della vita. Duncan Jones si conferma uno dei più interessante registi tra le nuove leve. E il suo cast è perfetto, con una menzione speciale per Paul Rudd finalmente diverso dai soliti ruoli di bravo ragazzo impacciato... finalmente psicopatico.

La notte su di noi, di Timo Tjahjanto
Arti marziali, azione, orrore. Tutti mescolati insieme in questo tour de force firmato da uno dei più interessanti autori del nuovo cinema action indonesiano. Nel cast due volti noti ai fan di The Raid, Joe Taslim e Iko Uwais. Una battaglia senza quartiere che non lesina in effetti gore e non molla mai dal primo all'ultimo minuto. Il film di arti marziali definitivo, in un certo senso. I fan ne saranno estasiati.

Roma, di Alfonso Cuaron
L'abbiamo già incluso nella nostra gallery sui migliori film del 2018. Ma Roma merita di apparire in entrambe: Alfonso Cuaron ha fatto vincere il primo Leone d'Oro a Netflix con questo film epico, enorme eppure intimo. Per fortuna un po' è passato anche in sala, perché merita il grande schermo. Ma con il giusto impianto, una bella TV Ultra HD e un surround di tutto rispetto, anche in casa lo si può godere in tutto il suo splendore.

Springsteen on Broadway, di Thom Zimny
Centocinquanta minuti al cospetto del Boss. Bruce Springsteen si apre al pubblico, raccontando sé stesso mentre intona alcuni suoi celebri brani tra una confessione e un'altra. Il Boss come non lo avete mai visto prima: niente feste rockettare, ma il più riuscito tentativo di aprire la sua anima al pubblico. Questo è il concerto che il Boss ha tenuto per mesi a Broadway, sera dopo sera. Oggi è diventato un film da non perdere.

Sulla mia pelle, di Alessio Cremonini
Un film straordinario. Un attore straordinario. Alessandro Borghi è Stefano Cucchi in Sulla mia pelle, cronaca degli ultimi giorni di vita del ragazzo arrestato dalla polizia a Roma il 15 ottobre 2019 e morto una settimana dopo in circostanze misteriose. La macchina da presa di Alessio Cremonini non ha paura di avventurarsi all'interno di stanze chiuse dalle forze dell'ordine: il suo film fa luce sugli eventi accaduti e racconta benissimo le paure del protagonista, la sua indole complessa e le negligenze di chi non ha fatto abbastanza per salvare il ragazzo. Un dramma che racconta una pagina nera della storia del nostro Paese. Un film che ogni italiano dovrebbe vedere.

22 luglio, di Paul Greengrass
Ci voleva Paul Greengrass per raccontare in un film la bomba di Oslo e la tragedia di Utoya. I due eventi sono il punto di partenza di un film che si snoda verso la luce passando dall'inferno personale di uno dei sopravvissuti alla sparatoria sull'isola (un ragazzo ferito al volto che seguiamo nella sua riabilitazione fisica e sociale) e descrivendo anche la follia del responsabile del massacro, Anders Breivik, di cui seguiamo l'iter giudiziario fino alla condanna. Un'interessante cine-documento che dimostra ancora una volta l'abilità del regista inglese nel raccontare eventi realmente accaduti come già dimostrato in United 93 e Captain Phillips.