
I finali più belli del ventunesimo secolo? Eccone venti

Grande cinema: i venti finali indimenticabili dal 2000 a oggi
Colpi di scena, emozioni, paura, romanticismo. E soprattutto grande cinema. Sono tanti i film del nuovo millennio rimasti nella memoria, ma quanti finali ricordiamo esattamente?
Partendo da questa domanda abbiamo cercato venti grandi sequenze di chiusura nel cinema degli ultimi sedici anni. I finali indimenticabili del ventunesimo secolo nel cinema mainstream.
Ve li presentiamo, con tanto di spoiler, nelle foto che seguono, partendo da questa immagine, un "totem" tra sogno e realtà.
ATTENZIONE: SPOILER A SEGUIRE! ULTIMO AVVERTIMENTO!
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L'incubo diventa realtà - Mulholland Drive (2001)
Naomi Watts totalmente vittima delle sue paure e del suo senso di colpa. Meglio togliersi la vita davanti a questo terrore. E' questa la scelta della protagonista di Mulholland Drive, il film più ipnotico di David Lynch. L'ultima scena del film è un pugno allo stomaco che ci lascia disturbati, amareggiati e consapevoli di aver visto un film unico.
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Fuga o sogno? - La 25° ora (2002)
Monty Brogan sta per vivere la sua ultima ora d'aria, l'ora in più dopo ventiquattro dolorosissime ore di paura nel capolavoro di Spike Lee, La 25° ora.
Il film passa dal dramma alla poesia e il personaggio di Edward Norton si riconcilia con la città di New York, la stessa alla quale aveva augurato di affondare con tutti i suoi abitanti all'inizio del film.
Questa la sequenza finale in cui vediamo come potrebbe essere tutta la vita del protagonista fino al suo invecchiamento, libero e felice.
Quanto Monty riapre gli occhi, il carcere che lo aspetta per i prossimi sette anni è dietro l'angolo. Cosa deciderà? Sconterà la sua pena oppure coglierà l'ultima possibilità di fuggire appena suggeritagli dal padre?

"Ciao" - Lost in Translation (2003)
Bill Murray e Scarlett Johansson si baciano e poi si di dicono addio nell'ultima scena di Lost in Translation.
Succede tutto in meno di un minuto nel cuore di Tokyo: il protagonista sussurra qualcosa alla ragazza. Non sentiamo cosa le dice, ma la regista Sofia Coppola si assicura di mandarci a casa con il dubbio. Per sempre.
Cosa le avrà detto? La risposta romantica o cinica è dentro di noi.

Kevin Bacon vs Sean Penn - Mystic River (2003)
Il poliziotto Kevin Bacon trasforma la sua mano in una pistola, la punta in avanti e preme il grilletto verso Sean Penn, suo amico di infanzia passato dall'altro lato della legge.
La parata finale del potentissimo Mystic River è una resa dei conti crepuscolare: Penn ha ucciso il cognato Tim Robbins, pensando che quello fosse l'assassino di sua figlia. Bacon invece ha trovato e arrestato il vero colpevole. E' troppo tardi e non c'è più niente da fare.
Dietro la macchina da presa Clint Eastwood si assicura di realizzare uno dei suoi tanti grandi film.

“Tesoro, tu lo perderai quell'aereo” - Before Sunset, Prima del tramonto (2004)
Céline e Jesse finalmente insieme dopo nove anni. E questa volta il personaggio interpretato da Ethan Hawke non ha intenzione di lasciarsi scappare Julie Delpy.
"Tesoro tu perderai quell'aereo" - dice la ragazza parigina. "Lo so" risponde l'americano sorridente e consapevole che quella potrebbe essere la donna della sua vita.
Boom, titoli di coda. Non abbiamo la certezza che sia un lieto fine. E va benissimo così. Before Sunset è il film più potente della trilogia romantica diretta da Richard Linklater.

A cena con l'assassino - A History of Violence (2004)
Non viene pronunciata nemmeno una battuta nell'ultima magnifica scena di A History of Violence. David Cronenberg ci mostra una famiglia unita, una famiglia un po' troppo particolare: Viggo Mortensen si è appena lasciato alle spalle l'ennesima scia di sangue e ora ha deciso di tornare a fare il papà.
I suoi cari lo riaccolgono, per loro non è facile, ma questa è la famiglia. Ed è nuovamente unita. Una parola: capolavoro.
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Viaggio tra passato e futuro - The Village (2004)
Che lo si ami o lo si odi, non c'è dubbio che M. Night Shyamalan sia un maestro nel realizzare colpi di scena enormi e memorabili. The Village è stato l'ultimo film azzeccato prima di una serie di flop.
Mettendo da parte la vera o non vera esistenza dei mostri del film, il colpo di scena finale che avviene durante il viaggio della non vedente Bryce Dallas Howard è uno scacco matto allo spettatore. Sorprendente quanto quello de Il sesto senso, e molto più interessante. Questo ad oggi è il film più maturo del regista.

"Jack, io giuro" - I segreti di Brokeback Mountain (2005)
Heath Ledger nell'ultima scena de I segreti di Brokeback Mountain. Eccolo nei panni di Ennis Del Mar, addolorato per aver perso l'uomo che amava, ma pronto a portarlo per sempre con sé, con tutto il peso che la cosa comporta.
"Jack, io giuro" - dice prima che le note della bellissima colonna sonora di Gustavo Santaolalla ci emozionino per l'ultima volta.
Guarda le foto: I segreti di Brokeback Mountain, il capolavoro con Heath Ledger compie dieci anni

Gran finale di paura - [REC] (2007)
Buio pesto e telecamera in visione notturna. La protagoinsta di [REC] brancola nell'oscurità nel tentativo di salvarsi da una presenza che sta a pochi passi da lei. Una presenza mostruosa che i registi Balaguero' e Plaza si assicurano di farci vedere.
D'un tratto siamo terrorizzati quanto la protagonista, prima che quella venga trascinata in fondo all'oscurità.
Diffidate dai sequel, restate con l'originale, uno dei migliori horror degli ultimi vent'anni.

Suicidio di massa - The Mist (2007)
Ancora un horror, forse il migliore film di paura tratto dalla letteratura di Stephen King. Insieme a Shining ovviamente. Il finale di The Mist è un doppio pugno allo stomaco: due colpi di scena che il regista Frank Darabont assesta nel giro di un minuto.
Ogni colpo fa male. E quel dolore non si dimentica. Una scelta narrativa coraggiosa, inedita per un cinema destinato al grande pubblico. Perfino Stephen King si è congratulato con il regista.
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Sul ring della vita e della morte - The Wrestler (2008)
"Spero per lui che sia morto" - così Mickey Rourke commenta l'uscita di scena del suo Randy "The Ram" Robinson, protagonista di The Wrestler.
Il film di Darren Aronofsky si conclude con un salto dalle corde del ring con il protagonista cardiopatico ormai settato verso l'autodistruzione. Lo vediamo saltare ma non lo vediamo atterrare.
Leone d'oro a Venezia e Oscar sfiorato da un Rourke in stato di grazia, qui nel ruolo che ha rilanciato la sua carriera, almeno per un po'.

Affogato tra i cereali - The Hurt Locker (2008)
Jeremy Renner, protagonista di The Hurt Locker, può disinnescare qualsiasi bomba di guerra ma non riesce a scegliere i cornflakes per la sua famiglia. Eccolo al supermercato nella sequenza finale simbolica del film di Kathryn Bigelow, trionfatore agli Oscar nel 2010.
Un padre di famiglia tornato a casa dopo aver guardato in faccia la morte tutti i giorni. La guerra, però, gli è rimasta addosso, sotto la pelle. Ormai è l'unica cosa che conta. Uscito dal supermercato lo vediamo parlare con il figlio piccolo e poco dopo tornare in trincea in Iraq.

"Questo è il mio capolavoro" - Bastardi senza gloria (2009)
"Sai che ti dico Utivich? Questo potrebbe essere il mio capolavoro!" - Quentin Tarantino parla per bocca di un Brad Pitt sorridente nell'ultima inquadratura di Bastardi senza gloria.
L'attore nei panni del tenente Aldo Raine ha appena messo fine alla Seconda Guerra Mondiale uccidendo Hitler e i suoi collaboratori e adesso sta torturando il nazista interpretato da Christoph Waltz. E' l'ultimo momento violento e comico del film, con l'attore che guarda direttamente nella macchina da presa. Il finale in cui Tarantino commenta da sé il suo trionfo cinematografico.
Fai il nostro quiz: 20 domande dal mondo di Tarantino

Un totem con qualche problema - Inception (2010)
Dopo oltre due ore di film, Christopher Nolan ha lo spettatore in pugno e nell'ultima scena di Inception si assicura di dargli il colpo di grazia.
Leonardo DiCaprio ha appena portato a segno il suo colpo e finalmente può riabbracciare i figli che non vede da tempo. Ma è tutto vero o siamo ancora in un sogno?
Quel maledetto "totem" che gira sul tavolo non vuole fermarsi, ma forse lo farà, forse si fermerà adesso. Oppure adesso. Ora! Boom! Titoli di coda. Un pugno allo stomaco e un sorriso. Nolan è certamente un bravo regista, ma soprattuto un bravo prestigiatore.
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Il sovrano al microfono - Il discorso del Re (2010)
Le grandi storie di amicizia sono una delle cose più belle del cinema. E l'amicizia esplode in pieno nell'ultima emozionante sequenza de Il discorso del re, quella in cui Colin Firth viene diretto davanti al microfono da Geoffrey Rush, il suo unico vero amico.
Due prove da Oscar per un film qui all'apice della sua bellezza.

Tom Hanks in shock - Captain Phillips (2013)
L'ultima scena di Captain Phillips - Attacco in mare aperto è anche la più bella del film. Il personaggio di Tom Hanks è salvo dopo due ore di minacce e torture nel film che racconta il vero rapimento del protagonista da parte di un gruppo di pirati.
Lo vediamo in shock in infermeria, finalmente libero. Una libertà che si manifesta attraverso le lacrime e i tremiti con il personaggio che riesce a malapena a dire "ok".
Hanks ci regala uno dei momenti più intensi di tutta la sua carriera attoriale, al pari delle sue performance premiate con l'Oscar. Tensione e gioia vengono scolpite sul volto dopo: ha guardato la morte in faccia ed è ancora in piedi.
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Sandra Bullock torna alla vita - Gravity (2013)
Dopo un'ora e mezza passata a vagare nello spazio, Sandra Bullock riesce ad atterrare sul nostro pianeta. Alfonso Cuaron mostra il tutto come se fosse una nuova nascita: non è facile per la protagonista mettere i piedi a terra, dovrà prima passare da un'ultima scarica di pericoli, dal fuoco all'acqua. E finalmente tornerà alla vita.
Un miracolo visivo.
Leggi la recensione di Gravity
Guarda la videointervista a Sandra Bullock e Alfonso Cuaron

Concerto di psicopatici - Whiplash (2014)
La prima volta che abbiamo visto Whiplash è stata al Festival di Cannes. Il concerto finale è un'ultima sfida tra i due protagonisti: il ragazzo ossessionato dal pensiero di diventare un grande batterista e l'insegnante maniaco del controllo e della perfezione.
La sfida crudele d'un tratto si trasforma in grande intesa sotto le note del jazz. A Cannes l'adrenalina di quell'ultima sequenza era così alta che l'intera platea è scoppiata immediatamente in un applauso.
Leggi l'intervista al regista di Whiplash: "Un Full Metal Jacket a ritmo di Jazz"

Addio Brian - Fast and Furious 7 (2015)
Il cuore di Fast and Furious 7 batte per Paul Walker e nella scena finale il protagonista e produttore Vin Diesel si assicura di congedare con onore l'amico fraterno.
Da un punto di vista cinematografico la scena è certamente un "di più", qualcosa di troppo: l'addio a Walker dura praticamente una decina di minuti e viene aggiunto dopo la conclusione della storia. Eppure, quello di Diesel & co è un omaggio toccante: realtà e finzione si mescolano in un finale in cui vediamo l'attore sorridere per un'ultima volta.
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Luke è tornato - Star Wars: Il risveglio della forza (2015)
Il volto di Luke Skywalker torna a essere proiettato sul grande schermo trentadue anni dopo Il ritorno dello Jedi. Il finale di Star Wars: Il risveglio della forza è l'emozione più grande dello spettacolare film di J.J. Abrams.
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