
I dieci migliori film italiani del 2018 secondo Film.it

Chiamami col tuo nome, di Luca Guadagnino
Il cinema italiano sta cambiando, sta rinascendo, mettetela come volete. Resta il fatto che di opere interessanti e di respiro internazionale se ne fanno sempre di più nel nostro paese. Ecco dieci titoli che ci hanno colpito in quest'anno appena trascorso. A partire da Chiamami col tuo nome...
Luca Guadagnino ha firmato, con questo adattamento del romanzo di André Aciman (scritto da James Ivory), un vero successo di critica internazionale. Ma Chiamami col tuo nome è anche una storia d'amore passionale e delicata, che sa toccare corde profonde e va oltre il tema dell'omosessualità per parlare dell'amore come sentimento universale.
GUARDATE ANCHE:
Boldi-De Sica: i film imperdibili della coppia
I dieci migliori film del 2018 secondo Film.it
Le dieci migliori serie TV del 2018

Dogman, di Matteo Garrone
Lo abbiamo anche messo nella lista dei dieci migliori film del 2018, perché Dogman se lo merita. Matteo Garrone firma forse la sua opera più asciutta, di una potenza espressiva da regista ormai consolidato. Un film che sa colpire allo stomaco senza risultare mai volgare o gratuito. E poi Marcello Fonte è una gran bella sorpresa.

Lazzaro felice, di Alice Rohrwacher
Alla sua opera terza, Alice Rohrwacher conferma il suo talento raccontado un'amicizia tanto forte quanto originale. E vince ancora una volta a Cannes (per la sceneggiatura), dopo il Gran Prix de Le meraviglie.

Loro, di Paolo Sorrentino
L'ambiziosa opera in due parti di Paolo Sorrentino non parla solo di Berlusconi, ma di tutto il legame tra sesso e politica scaturito dalla sua influenza. E parla anche delle rovine di un Paese lasciato a se stesso, senza aiuti e senza lungimiranza da parte del potere. Un ritratto doloroso e spiazzante. Le recensioni della parte 1 e parte 2.
Made In Italy, di Luciano Ligabue
Forse un po' ingenuo e semplice, ma anche tanto sincero. Luciano Ligabue torna dietro la macchina da presa sedici anni dopo Da zero a dieci e gira con il cuore in mano. Sceglie nuovamente Stefano Accorsi per raccontare la crisi di mezza età italiana e quella di coppia. E allo stesso tempo il modo in cui si trova la forza di uscire da queste crisi, il tutto all'interno di una nazione diventata negli anni sempre più ostile. Made in Italy è un film tenero con interessanti momenti drammatici.
Guarda l'intervista a Ligabue: "Sono incazzato e nostalgico verso questo nostro Paese"
Manuel, di Dario Albertini
Appassionante e toccante ritratto di un giovane che cerca il suo posto nel mondo, Manuel è un dramma che sa commuovere senza trovare mai soluzioni facili o strappalacrime. Ed è sorretto dall'interpretazione di Andrea Lattanzi, attore di metodo che si è calato nel protagonista con una tenacia inusuale in Italia.

Sulla mia pelle, di Alessio Cremonini
Un film straordinario. Un attore straordinario. Alessandro Borghi è Stefano Cucchi in Sulla mia pelle, cronaca degli ultimi giorni di vita del ragazzo arrestato dalla polizia a Roma il 15 ottobre 2019 e morto una settimana dopo in circostanze misteriose. La macchina da presa di Alessio Cremonini non ha paura di avventurarsi all'interno di stanze chiuse dalle forze dell'ordine: il suo film fa luce sugli eventi accaduti e racconta benissimo le paure del protagonista, la sua indole complessa e le negligenze di chi non ha fatto abbastanza per salvare il ragazzo. Un dramma che racconta una pagina nera della storia del nostro Paese. Un film che ogni italiano dovrebbe vedere.

Suspiria, di Luca Guadagnino
Uscirà l'1 gennaio 2019 Suspiria di Luca Guadagnino e sarà il primo film italiano che vedremo nel nuovo anno. Ma questo horror ha già fatto il giro del mondo (è uscito praticamente ovunque) e noi lo abbiamo già visto al Festival di Venezia lo scorso settembre. Vogliamo considerarlo all'interno della top ten per concludere il 2018 e iniziare il 2019 all'insegna del grande cinema. Questo è Suspiria, un bellissimo affresco horror la cui tensione ci avvolge mentre lo guardiamo. E ci ipnotizza.
Leggi anche: Non chiamatelo remake, la recensione di Suspiria
Il capolavoro di Dario Argento è un punto di partenza per Guadagnino che come sempre torna a raccontare ossessivamente la bellezza, questa volta esplorandone anche il lato oscuro.
Riempie un po' troppo il film di tematiche più o meno sviluppate, ma affascina e ipnotizza. E in un paio di sequenze spaventa anche. Il film entra sotto la pelle.
Uno dei prodotti più affascinanti visti recentemente sul grande schermo. Bello da guardare e così forte da rimanere dentro di noi una volta lasciata la sala.

La terra dell'abbastanza, di Damiano e Fabio D'Innocenzo
Una bellissima sorpresa l'esordio dei fratelli D'Innocenzo. La terra dell'abbastanza è un film duro, tenero, locale e universale. Una storia d'amicizia vera e onesta come i suoi protagonisti, Matteo Olivetti e Andrea Carpenzano. Con in più una performance fantastica di Max Tortora. Cinema realistico ma non pedante o didattico. Una nuova generazione da tenere d'occhio.

Il tuttofare, di Valerio Attanasio
Un commedia cattivissima in cui Sergio Castellitto interpreta uno dei più grandi farabutti mai visti sugli schermi negli ultimi anni. L'attore è straordinario nei panni di un avvocato corrotto che cerca di sfuggire alla legge. Ma Guglielmo Poggi a regalarci un'interpretazione perfetta nei panni del personaggio che dà il titolo al film: il tuttofare, un malcapitato a cui viene promesso un futuro lavorativo di successo che però si ritrova destinato a fare lo schiavo a vita.
L'opera prima di Valerio Attanasio, già sceneggiatore del primo Smetto quando voglio, è un film da riscoprire. E da non perdere.
Guarda anche: Chi è il vero Tuttofare, Sergio Castellitto o Guglielmo Poggi?