
I dieci colpi di scena più prevedibili della storia del cinema

Dieci finali prevedibilissimi
Non fraintendeteci: Shutter Island di Martin Scorsese resta un buon thriller ricco di suspense, ma se state cercando la sorpresa che vi cambi la vita, qui non la troverete.
Succede spesso che un thriller si concluda con una rivelazione che mette sottosopra la nostra comprensione del film. Purtroppo, non sempre questi colpi di scena sono potenti o inaspettati come dovrebbero: anche in film che ci convince, è possibile che il "twist" finale sia fiacco e prevedibile. Da qui in poi... SPOILER!!
Succede proprio in Shutter Island: il fatto che tutto il plot sia in realtà una fantasia, un'illusione del protagonista Leonardo DiCaprio lo si scorge lontano un miglio. Non è evidente subito che lui sia proprio un paziente dell'ospedale psichiatrico, ma, specialmente dopo la sequenza in cui sogna la moglie, si capisce che Teddy non è chi sostiene di essere e la botta finale perde così di consistenza.
Diamo uno sguardo agli altri colpi di scena più prevedibili della storia del cinema!
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The Gift - Il dono (2000)
Anche in questo caso, The Gift di Sam Raimi è un buon thriller con un'ottima atmosfera... che sopperisce a una svolta di trama di cui Hitchcock si sarebbe vergognato. Chi mai avrà ucciso Katie Holmes? Il fuori-di-testa Giovanni Ribisi o il marito violento e picchiatore Keanu Reeves? Pensa un po', è stato il bravo ragazzo Greg Kinnear... Come se non l'avessimo capito già da due ore!

The Skeleton Key (2005)
Siamo in una vecchia villa nel mezzo di una piantagione a New Orleans, dove la badante di un anziano (lei Kate Hudson, lui il compianto John Hurt) si ritrova nel mezzo di una serie di eventi inquietanti. Non ci vuole molto a capire che si tratta di Hoodoo, un culto magico di origine africana. Il resto dello svolgimento di The Skeleton Key non fa nulla per tentare di sorprenderci.

The Number 23 (2007)
Per quanto intrigante possa essere il mistero sul numero 23 e le sue implicazioni, la risoluzione di The Number 23 di Joel Schumacher è quanto di più banale si possa pensare date le premesse. Jim Carrey è, ovviamente, l'autore del libro che lo ossessiona, scritto per esorcizzare il senso di colpa per aver ucciso la sua ex. Alla fine si consegna pure alla polizia lasciando libero l'uomo accusato ingiustamente del delitto. Che noia.

Basic Instinct (1992)
C'è mai una singola ombra di dubbio che Catherine Tramell sia una pazza psicopatica capace di scrivere un romanzo descrivendo un omicidio da lei stessa compiuto? No. Ma d'altro canto l'imprevedibilità non è mai stato il punto forte di Basic Instinct o il motivo per cui così tanti spettatoti lo hanno visto...

Horns (2013)
Daniel Radcliffe bad boy. Daniel Radcliffe con le corna da diavolo. Questi i selling point evidenti del thriller sovrannaturale Horns, ispirato a un romanzo di Joe Hill (figlio di Stephen King). Perché il plot in sé è abbastanza generico e non ci sono mai dubbi sull'innocenza di Ig e sulla colpevolezza del suo migliore amico Lee (che sgamiamo subito).

E venne il giorno (2008)
Le piante, sono state le piante! C'è un colpo di scena finale più stupido di quello di E venne il giorno nel cinema di Shyamalan? Non è possibile.

Return to Sender - Restituire al mittente (2015)
Alla voce "scegliere male la protagonista". Niente di male in Rosamund Pike in sé, ma se dopo la sua performance in Gone Girl la chiami a interpretare una vittima di stupro che si rivela una psicopatica, e per tutto il film non fai che sottolineare i suoi comportamente glaciali... allora vuol dire che te le vai a cercare.

Predestination (2014)
Predestination dei fratelli Spierig è praticamente pornografia per gli amanti dei viaggi nel tempo. La sua trama, stracolma di paradossi temporali, è cucita alla perfezione intorno ai suoi ottimi protagonisti Ethan Hawke e Sarah Snook. Eppure, nonostante il film sia godibilissimo, i colpi di scena (esatto, al plurale) che dovrebbero sconvolgere lo spettatore sono tutti abbastanza prevedibili, se si ha un minimo di idea di come questo genere di film solitamente funziona.

Echi mortali (1999)
Alzi la mano chi non aveva capito subito che Kurt e Adam erano i responsabili della sparizione di Samantha in Echi mortali. Non serviva un sensitivo (Kevin Bacon) per capirlo: bastava dare un'occhiata alle loro facce losche.