
I 60 anni di Mel Gibson, sex symbol, premio Oscar e cattivo ragazzo

Buon compleanno Mel Gibson!
E' nato nello Stato di New York il 3 gennaio 1956, Mel Gibson, uno degli attori più iconici degli anni Ottanta e Novanta. Un uomo che più volte ha visto la sua carriera precipitare insieme alla sua vita privata e che ha sempre cercato di rimettersi in piedi.
In attesa di vedere il suo nuovo film da regista, esploriamo i momenti più interessanti della carriera dell'attore celebrando i suoi 60 anni.
Nella foto il suo ruolo più bello, quello di William Wallace in Braveheart - Cuore impavido.

A 23 anni sul set di Interceptor (1979)
Nei panni di Mad Max in Interceptor, il ruolo che ha lanciato la sua carriera. L'attore è tornato a interpretare il personaggio altre due volte. Nel 2015 ha passato il testimone a Tom Hardy, protagonista di Mad Max: Fury Road, uno dei film più belli dell'ultima stagione cinematografica.

Un anno vissuto pericolosamente (1982)
Protagonista di Un anno vissuto pericolosamente, dramma di guerra diretto da Peter Weir.

Con Sigourney Weaver nel 1982
Uno scatto dal 1982: Gibson insieme a Sigourney Weaver e al regista Peter Weir. I tre hanno lavorato insieme in Un anno vissuto pericolosamente.

Ventottenne sul set de Il bounty (1984)
Sex Symbol a ventotto anni sul set de Il bounty, dove lo abbiamo visto affiancare Anthony Hopkins.

Anti-eroe nel primo Arma letale (1987)
Nei panni dell'agente Martin Riggs nel primo Arma letale. Il film che ha aperto la saga action è molto più violento e oscuro dei suoi successori. Gibson dà vita a un poliziotto che ha perso tutto, un uomo depresso con manie suicide. Imparerà a rimettersi in piedi grazie al collega interpretato da Danny Glover. Un classico del cinema poliziesco.

Amleto (1990)
Mel Gibson nei panni di Amleto sul set di Franco Zeffirelli. L'attore ha più volte espresso il desiderio di dirigere una versione della tragedia shakespeariana a teatro e offrire il ruolo all'amico Robert Downey Jr.

Da grande attore a grande regista, Gibson sul set
Sono tanti i film in cui Mel Gibson ha dimostrato di essere un grande attore. Sono quattro invece i titoli con i quali ha dimostrato di essere un regista notevole. Ha diretto il dramma L'uomo senza volto nel 1993. Due anni dopo ha fatto il botto con Braveheart. Nel 2004 è stata la volta di La passione di Cristo. Nel 2006, invece, ha diretto Apocalypto.
Gibson è recentemente tornato dietro la macchina da presa: nel 2016 vedremo il suo nuovo film da regista, un dramma di guerra intitolato Hacksaw Ridge.

Il ruolo iconico: Braveheart (1995)
Nei panni di William Wallace in Braveheart - Cuore impavido, un film che ha fatto la storia del cinema. Gibson lo ha diretto, prodotto e interpretato. E ha vinto cinque Oscar, tra cui miglior film e miglior regista.
Braveheart include alcune delle più belle scene di battaglia mai viste sul grande schermo.

Padre disperato in Ransom - Il riscatto (1996)
Nei panni di un papà pronto a tutto pur di salvare il figlio rapito. I criminali gli chiedono un riscatto, lui va in TV a offrire la stessa somma come taglia sulla testa dei cattivi. Succede in Ransom - Il riscatto, diretto da Ron Howard.

Sul red carpet con Julia Roberts
Nel 1997 all'apice dello Star Power con Julia Roberts alla première di Ipotesi di complotto, thriller che i due hanno interpretato insieme.

Ancora con Glover in Arma letale 4 (1998)
La coppia formata da Mel Gibson e Danny Glover è tornata altre tre volte. Eccoli nel sequel Arma letale 4, il migliore della saga dopo l'episodio originale.

Il lato femminile di Gibson in What Women Want (2000)
Un piccolo film retto sulle spalle di un grande attore. Mel Gibson è il protagonista di What Women Want, commedia romantica in cui lo vediamo in grado di leggere nella mente delle donne. Una premessa che si appiattisce a poco a poco con lo scorrere della storia. Gibson però si diverte e ci regala diverse scene indimenticabili.

Padre di famiglia in Signs (2002)
Nei panni di un prete che ha perso la fede in Signs, diretto da M. Night Shyamalan. Un film imperfetto interpretato da uno straordinario Gibson.

In Italia sul set de La passione (2004)
A Matera sul set di La passione di Cristo. Gibson ha diretto il film scegliendo Jim Caviezel nei panni di Gesù. Il film ha incassato oltre seicento milioni di dollari in tutto il mondo.

Sul set di Apocalypto (2006)
Gibson sul set di Apocalypto in Messico. Eccolo tra i suoi Maya, mentre attraversa un fiume. La foto testimonia come sia un regista d'azione, pronto a sporcarsi le mani quando serve e ad andare fino in fondo.
Il suo Apocalypto è un grande film di avventura.

I problemi con la legge e gli scandali
La foto segnaletica di Gibson scattata nel 2006 dopo l'arresto per guida in stato di ebbrezza. L'attore è stato ripreso dalle telecamere della polizia: mentre quelli lo arrestavano lui si scagliava in una serie di insulti contro gli ebrei. In quel momento la sua carriera precipitava.
Nel 2010 Gibson è tornato a far parlare di sé per le violenze verbali urlate all'allora compagna Oksana Grigorieva, madre di sua figlia Lucia. La pianista russa ha accusato Gibson di violenze domestiche. Ancora una volta la carriera di Gibson ne ha risentito pesantemente.
Nell'agosto 2011 Gibson e la Grigorieva hanno patteggiato con un risarcimento alla donna pari a 750,000 dollari.
Leggi anche: Mel Gibson ancora nei guai, lo accusa una fotografa

Con Jodie Foster a Cannes (2011)
Nel 2011 a Cannes con Jodie Foster che lo ha diretto nella bella commedia drammatica Mr. Beaver. Sulla Croisette la Foster ha preso le difese di Gibson dopo il periodo oscuro dell'attore travolto da diversi scandali.
A Cannes con Stallone e Schwarzenegger
Gibson a Cannes nel 2014. L'attore è arrivato sulla Croisette per presentare I mercenari 3, al fianco di Sylvester Stallone, Arnold Schwarzenegger e Harrison Ford. E' stato Stallone a volerlo come cattivo del terzo film.

Di nuovo sul set: Hacksaw Ridge (2016)
Gibson torna regista sul set di Hacksaw Ridge, dramma interpretato da Andrew Garfield e Sam Worthington e basato sulla storia vera del caporale Desmond Doss, il primo obiettore di coscienza che, durante la Seconda Guerra Mondiale, si rifiutò di sparare sul nemico giapponese a Okinawa. Doss vinse la Medaglia d'Onore del Congresso per i suoi atti di coraggio e sacrificio che portarono alla salvezza di 75 uomini durante la battaglia.
Lo vedremo nel 2016.