
Horror remake: meglio o peggio degli originali?

Poltergeist e gli altri classici dell'horror rifatti nell'era moderna
Il 2 luglio uscirà nei cinema italiani Poltergeist, remake del classico di Tobe Hooper scritto da Steven Spielberg. Non si tratta del primo, né sicuramente dell'ultimo, caso di un cult del genere rifatto al giorno d'oggi per lucrare su un marchio noto e giocare sull'effetto nostalgia del pubblico anni '70 e '80. Una pratica che ha portato a risultati discreti in alcuni casi, pessimi in altri. Mettiamo dunque a confronto dieci titoli con i loro remake...
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Poltergeist (1982)
L'originale Poltergeist di Tobe Hooper. Si dice che Spielberg fosse una presenza ingombrante sul set, al punto che alcuni sostengono abbia co-diretto il film, poco soddisfatto della direzione di Hooper.

Nightmare (1984)
Robert Englund nei panni di Freddy Krueger nell'originale Nightmare di Wes Craven, caposaldo dello slasher anni '80.

Nightmare (2010)
Maldestro tentativo di rilanciare la saga di Freddy Krueger, interpretato qui da Jackie Earle Haley, nel 2010. Produceva Michael Bay.

Zombi (1978)
Il capolavoro apocalittico di George Romero, prodotto da Dario Argento, Zombi resta ancora oggi un grande pugno nello stomaco e una delle migliori critiche al consumismo, con i suoi morti viventi che tentano di entrare in un centro commerciale per ripetere le abitudini che avevano da vivi.

L'alba dei morti viventi (2004)
A tutt'oggi uno dei migliori film di Zack Snyder, futuro regista di Watchmen e L'uomo d'acciaio, L'alba dei morti viventi è uno dei migliori remake horror di sempre e trova una sua cifra stilistica nell'umorismo cupo dello sceneggiatore James Gunn (regista de I guardiani della galassia). Gli zombie sono quelli veloci di 28 giorni dopo, ma la sostanza non cambia.

Non aprite quella porta (1974)
Non aprite quella porta di Tobe Hooper è forse l'horror più angosciante degli anni '70 e il precursore del genere "torture porn" sviluppato molto più avanti da Eli Roth con la saga Hostel.

Non aprite quella porta (2003)
Michael Bay produsse il remake diretto da Marcus Nispel nel 2003. Una versione leggermente patinata ma in definitiva efficace, molto più dei tanti seguiti, remake e prequel usciti negli anni seguenti. Il film lanciò la carriera di Jessica Biel.

Ammazzavampiri (1985)
Un classico del teen horror anni '80, Ammazzavampiri raccontava di un ragazzino costretto a lottare contro il suo vicino di casa, insospettabile succhiasangue.

Fright Night - Il vampiro della porta accanto (2011)
Nel 2011 il remake con Colin Farrell nei panni del vicino vampiro al posto di Chris Sarandon. Un film non da buttare ma un successo passeggero.

La casa (1981)
La casa, classico di Sam Raimi, ancora oggi stupisce per la sua inventiva e la commistione di orrore e (una punta di) umorismo, che sarebbe diventato centrale nei sequel. Bruce Campbell indossa per la prima volta i panni dell'icona Ash.

La casa (2013)
Fiumi di sangue, violenza a profusione, terrore puro. Il remake de La casa uscito nel 2013 puntava tutto sull'orrore più spinto, ottenendo per lo meno un risultato: quello di mostrare un lato dell'horror che da tempo non si vedeva in sala. Purtroppo, per tutto il resto, è un'esperienza alquanto piatta e assolutamente non paragonabile all'impatto che ebbe l'originale.

Venerdì 13 (1980)
Altro classico dello slasher, l'originale Venerdì 13 in realtà non includeva l'icona horror Jason Voorhees, introdotto solo nel secondo capitolo. A far fuori uno ad uno gli adolescenti di Crystal Lake era qui la mamma di Jason, sconvolta dalla morte del figlio per annegamento.

Venerdì 13 (2009)
Il remake di Marcus Nispel (stesso autore del remake di Non aprite quella porta) è perciò da considerarsi un remake dei seguenti capitoli della saga, più che del primo. Anche qui produceva Michael Bay con la sua Platinum Dunes: il risultato fu un horror insulso e patinato, incapace di evocare paura. E infatti la saga è morta sin da allora.

Halloween (1978)
Il film fondante del genere slasher è anche uno dei capolavori di John Carpenter. Ancora oggi Halloween è una lezione di tensione magistrale e Michael Myers, lo spietato killer con la maschera di William Shatner, è un'icona della paura.

Halloween - The Beginning (2007)
Ron Zombie decise di raccontare le origini di Myers e spremere nell'ultima mezz'ora il remake vero e proprio del film di Carpenter. Nonostante ciò, Halloween - The Beginning mantiene un suo fascino e non cerca più di tanto di spiegare la malvagità del killer, come alcuni hanno detto criticando il film.

La cosa (1982)
Già di per sé un remake de La cosa da un altro mondo, La cosa di John Carpenter è un altro punto alto della sua filmografia, in assoluto uno dei migliori horror fantascientifici mai prodotti, anche grazie agli effetti speciali di Rob Bottin e Stan Winston, e alle musiche di Ennio Morricone.

La cosa (2011)
Presentato come un prequel del film di Carpenter, La cosa 2011 è in realtà un remake bello e buono. Anzi, non tanto buono, a dire la verità.

Le colline hanno gli occhi (1977)
Violenti selvaggi cannibali abitano colline disperse nel deserto, dove una famigliai in viaggio ha la sfortuna di rimanere in panne con l'auto. Wes Craven era al massimo della forma quando firmò, nel 1977, Le colline hanno gli occhi, ancora oggi cupo e angosciante.

Le colline hanno gli occhi (2006)
La versione di Alexandre Aja, pur non all'altezza dell'originale, è comunque un raro gioiellino tra i remake.

La città verrà distrutta all'alba (1973)
Capolavoro paranoico di George Romero, La città verrà distrutta all'alba è un altro tassello della sua visione apocalittica della società americana e racconta di una cittadina della Pennsylvania colpita da un virus creato in laboratorio dai militari, che trasforma le persone in violenti psicopatici.

La città verrà distrutta all'alba (2010)
Il remake di Breck Eisner non è niente più che l'ennesimo film di pazzi sbavanti che corrono e fuggi fuggi generale per salvarsi la vita. E' come il film di Romero spogliato di tutte le cose interessanti e originali.