
Horror: le dieci scene di apertura più terrificanti nella storia del cinema

Dieci sequenze di apertura terrificanti
Fare horror è una delle cose più difficili per un regista. Bisogna saper maneggiare l'arte cinematografica con grande maestria per spaventare a dovere gli spettatori. Se si è davvero capaci, la tentazione di dimostrarlo da subito è irresistibile: ecco dunque dieci grandi sequenze di apertura del cinema horror e thriller capaci di fare davvero, davvero, davvero molta paura già a pochi minuti dall'inizio di un film.
A partire da quella più famosa di tutte, l'apertura di Scream di Wes Craven. Drew Barrymore viene fatta fuori senza tanti convenevoli, ma dopo una tortura telefonica entrata negli annali. Ecco come si inizia un horror: un solo set (una casa circondata da vetrate che danno su un giardino buio), uno scherzo telefonico che si trasforma in un incubo, e una tensione che avrebbe reso fiero il maestro Hitchcock. Il killer Ghostface neanche si è ancora visto e già ce la siamo facendo sotto dalla paura.
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Nightmare - Dal profondo della notte (1984)
Per restare con Wes Craven, anche l'incipit di Nightmare è qualcosa di indimenticabile e pauroso. Prima vediamo Freddy Krueger costruirsi il famigerato guanto con gli artigli, e poi seguiamo la fuga della sua prima vittima in un angusto corridoio e fino alla fornace che trasformò un bidello in un serial killer non-morto. In pochi secondi capiamo già di cosa sia capace Freddy e quanto siano reali gli incubi in cui trascina le sue vittime.

Quando chiama uno sconosciuto (1979)
Una tortura telefonica (a cui Craven avrà guardato di sicuro) apre anche il classico Quando chiama uno sconosciuto. Lo "sconosciuto" del titolo intima a Carol Kane di "dare un'occhiata" ai suoi figli che dormono al piano di sopra. Per dieci minuti, lo stalker gioca con la sua vittima. Che forse avrebbe fatto meglio a dargli retta da subito...

La notte dei morti viventi (1968)
"I morti ti prenderanno, Barbara!" ("They're coming to get you, Barbra!"). Una frase perfetta per un incipit perfetto: quello de La notte dei morti viventi, capolavoro di George A. Romero che diede inizio al moderno ciclo degli zombi. Barbra e suo fratello Johnny stanno visitando il cimitero in cui è sepolto il padre quando si accorgono che qualcosa non va. La consapevolezza che quell'uomo strano che si dirige verso di loro è in realtà un morto risorto dalla tomba arriva pian piano, creando una sensazione di irrequietezza nello spettatore. Un inizio raggelante che ci trascina subito nell'atmosfera del film.

Lo squalo (1975)
La povera Chrissie non ha idea di cosa la aspetti, quando si tuffa nelle acque di Amity Island in una notte d'estate del New England. Steven Spielberg si assicura di presentarci subito la feroca del mostro che pattuglia le acque di Amity all'inizio del suo capolavoro, Lo squalo. La sequenza in cui Chrissie viene sbattuta a destra e a manca dall'invisibile squalo bianco è ancora oggi un esempio di grande terrore suggerito, più che mostrato.

Saw - L'enigmista (2004)
James Wan si è costruito una carriera aprendo uno dei franchise più remunerativi degli ultimi anni, la saga di Jigsaw. Nel primo Saw - L'enigmista, bastano pochi minuti per gettare lo spettatore nello sconforto: due uomini si svegliano in una cella lurida. Sono incatenati e in mezzo a loro c'è un cadavere con la testa esplosa e una pistola in mano. Che cosa diavolo sarà successo e cosa ci fanno loro due lì? Wan ce lo rivelerà a poco a poco senza lesinare in colpi di scena.

28 giorni dopo (2002)
In tema di zombie, pochi incipit sono essenziali e perfetti come quello di 28 giorni dopo di Danny Boyle. La somiglianza con quello, più tardo, di The Walking Dead è notevole (un uomo solo, Cilliam Murphy, si sveglia dal coma e scopre che il mondo è stato colpito da una catastrofe), ma va detto che entrambi si rifanno a quello del classico della letteratura sci-fi "Il giorno dei trifidi" di John Wyndham.

Final Destination (2000)
E' spaventosamente ben fatta la scena del disastro aereo all'inizio del primo Final Destination. Talmente tanto che le perdoniamo anche di essere l'ennesima sequenza che "era tutto un sogno in realtà", anche perché l'assunto base del film è "la Morte insegue Devon Sawa perché una premonizione lo ha salvato dal disastro aereo". Un disastro aereo costruito con gusto macabro che mette in scena ogni singola morte, e vi farà passare la voglia di viaggiare!

L'alba dei morti viventi (2004)
Sarà un sacrilegio dirlo, ma chi se ne frega: il remake di Zombi diretto da Zack Snyder è uno dei più riusciti di sempre. Prende la mitologia di Romero, la fonde con quella di 28 giorni dopo e ci regala i giusti spaventi. E l'incipit ci precipita subito nella più terrificante delle apocalissi, con Sarah Polley intenta a salvarsi da una ragazzina zombie che le entra in casa e zombizza pure il suo ragazzo.

The Ring (2002)
La paura abbonda in The Ring di Gore Verbinski. Ma a catturare la nostra attenzione da subito sulla maledizione di Samara ci pensa l'incipit, con le due ragazzine che scoprono loro malgrado quanto la leggenda metropolitana della cassetta che uccide dopo sette giorni sia vera. Porte che si spalancano, acqua che inizia a grondare dalle maniglie, televisori che si accendono da soli e bambini inquietanti sono un menù di tutto rispetto per i primi minuti di un horror.