
Le dieci migliori battute pronunciate prima che qualcuno muoia

Scarface (1983)
Il nostro "piccolo amico" Al Pacino vi dà il benvenuto alla nostra gallery sulle migliori battute pronunciate nei film prima che qualcuno ci lasci la pelle. E quale modo migliore di cominciare se non con una delle battute (o "one-liner") più celebri di sempre? Tony Montana, strafatto di cocaina e pronto a immolarsi, la pronuncia prima di sparare col suo lanciarazzi e dare il via alla carneficina finale di Scarface di Brian De Palma. "Say hello to my little friend!", grida prima di premere il grilletto. In inglese significa "Salutate il mio piccolo amico", mentre in italiano, purtroppo, l'hanno resa con un blando "Salutatemi il mio amico Sosa".
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Apocalypse Now (1979)
"Mi piace l'odore del napalm al mattino", afferma con una certa solennità il folle colonnello Kilgore, interpretato da Robert Duvall in Apocalypse Now. Ossessionato dal surf e dal profumo "di vittoria" del napalm, Kilgore è il personaggio che più di ogni altro incarna la doppia anima dello sceneggiatore John Milius, surfista e "anarchico zen", come lui stesso amava definirsi. Dopo che Kilgore l'ha pronunciata, un sacco di gente muore; ça va sans dire, siamo in Vietnam.

Shining (1980)
"Sono il lupo cattivo!", grida Jack Nicholson dopo essere spuntato da una fessura nella porta da lui stesso procurata a colpi di ascia in Shining di Stanley Kubrick. In originale urla "Heeeeere's Johnny!", ovvero la battuta iniziale di ogni puntata del Tonight Show di Johnny Carson. Una delle rarissime battute improvvisate su un set di Kubrick, talmente iconica che pure il regista si dovette arrendere a tenerla, dopo aver pensato di scartarla perché non l'aveva capita. Dopo tutto, viveva in Inghilterra e non vedeva lo show di Carson.

Coraggio... fatti ammazzare (1983)
In questo caso, l'adattamento italiano della battuta dà pure il titolo al film. Coraggio... fatti ammazzare è la quarta avventura cinematografica dell'Ispettore Callaghan di Clint Eastwood. La battuta originale è "Go ahead, make my day", ovvero, "Va' avanti, dai un senso alla mia giornata". Il senso è lo stesso, ma la classe è ciò che conta.

Terminator (1984)
Prima della strage nella stazione di polizia, uno dei momenti più scioccanti dell'originale Terminator, Arnold Schwarzenegger pronuncia la battuta che più di tutte lo avrebbe segnato a vita: "I'll be back". Una one-liner celeberrima nella sua profetica essenzialità, resa anche in questo caso malissimo in italiano ("Aspetto fuori", dice il Terminator. Ovvero l'esatto contrario della battuta originale). Oh beh, mica potevano sapere gli adattatori che sarebbe diventato il marchio di fabbrica di Schwarzy.

Essi vivono (1988)
Nell'Olimpo delle battute più belle massacrate dall'adattamento italiano, quella pronunciata da John Nada/Roddy Piper nel capolavoro Essi vivono di John Carpenter ("I have come here to chew bubblegum and kick ass. And I'm all out of bubblegum") è l'equivalente di Zeus. In originale vuol dire: "Sono venuto qui per masticare gomma e prendervi a calci. E ho finito la gomma". In Italia lo hanno trasformato in "Raccomandate l'anima al vostro creatore: sono venuto ad annientarvi... Anche perché ne ho le palle piene!". Comprensibile l'esigenza di rispettare i labiali, eppure...

Die Hard - Trappola di cristallo (1988)
"Yippee ki-yay, motherfucker!" è il più celebre grido di battaglia del cinema action americano. Appartiene a John McClane, che lo pronuncia prima di affrontare da solo la banda criminale che ha preso d'assedio il palazzo Nakatomi in Die Hard. In Italia, per fortuna, la battuta è stata resa abbastanza bene: "Yippee ya yeah, pezzo di merda!".

Il silenzio degli innocenti (1991)
Quando il dottor Hannibal Lecter dice "Sto per avere un vecchio amico per cena", non intende la frase come tutti noi. Intende che è il vecchio amico la cena! La battuta chiude alla grande il bellissimo Il silenzio degli innocenti di Jonatham Demme, per il quale Anthony Hopkins vinse un Oscar.

Batman Begins (2005)
Batman Begins è il primo film a cogliere il dilemma morale di Batman, che ha giurato di non uccidere ma, al tempo stesso, sa perfettamente che il crimine va in qualche maniera fermato. Il modo in cui trova un cavillo per sbarazzarsi di Ra's al Ghul al termine del film è perciò geniale e brillante: semplicemente, non lo aiuta a sfuggire da morte certa. Ra's è infatti intrappolato in una carrozza della metro che si sta per schiantare. Batman si volta verso di lui e, prima di andarsene, dice: "Io non ti ucciderò. Ma non sono tenuto a salvarti". Applausi.

300 (2006)
"Questa... è... Sparta!", grida re Leonida prima di calciare verso morte certa l'emissario persiano nel tamarrissimo ed esaltante 300 di Zack Snyder, cult tratto dal fumetto di Frank Miller. Una battuta che è un misto di orgoglio, ira e autoconsapevole goliardia. Per questo funziona così bene.