
Fantascienza, otto grandi film non ancora del tutto comprensibili

Inception (2010)
La fantascienza è per sua natura un genere che esplora le evoluzioni dell'umanità nel futuro per parlare del presente. Invenzioni, strani mondi, scienza e tecnologia al limite del possibile: questi sono alcuni degli ingredienti del genere. Utilizzato a volte dagli autori per sbizzarrirsi con elucubrazioni complicatissime, che possono lasciare più di uno spettatore confuso e con la sensazione che ci sia qualcosa di irrisolto. Scopriamo otto film che, ancora adesso, non sono del tutto comprensibili...
A partire da Inception di Christopher Nolan. Sin dalla sua uscita, molti si sono chiesti se Cobb (Leonardo DiCaprio) sia sveglio o stia sognando. La trottola, che dovrebbe rivelarglielo, continua a girare e il film si chiude proprio quando, forse, sta per cadere. Ma Nolan ha detto che in fondo non conta: Cobb è felice di aver ritrovato i suoi figli e l'importante è che quanto vede sia vero nella sua mente.
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2001: Odissea nello spazio (1968)
Il finale di 2001, con l'astronauta David Bowman (Keir Dullea) che vede se stesso invecchiare rapidamente in una stanza settecentesca e poi rinascere sotto forma di un gigantesco "feto spaziale", è tra i più filosofici della storia della fantascienza al cinema. Ancora oggi è difficile da comprendere, ma questo perché molti si concentrano sul lato visivo anziché sul concetto che Kubrick intende esprimere, relativamente semplice. 2001 inizia con l'evoluzione umana dopo l'incontro con il monolite alieno. Nel finale, dopo essere entrato nuovamente in contatto con il monolite, l'Uomo rinasce ancora una volta e si prepara a una nuova fase della storia umana, forse più illuminata. Ma questa è solo una delle possibili spiegazioni dello "Star Child".
A.I. - Intelligenza artificiale (2001)
Molti hanno criticato il finale di A.I. di Steven Spielberg, il cui il robot David (Haley Joel Osment) chiede alle evolute intelligenze artificiali del lontano futuro di poter passare un ultimo giorno con la propria "madre". Alcuni hanno accusato Spielberg di aver voluto includere un "lieto fine" andando contro la visione originale di Stanley Kubrick, che aveva concepito il film prima della sua morte. Ma in realtà il finale è proprio un'idea di Kubrick, ed è tutto tranne che lieto: il desiderio di David viene esaudito, ma solo per un giorno. In una simulazione. Prima che il robottino venga disattivato per sempre. Yeeee...

Donnie Darko (2001)
Il viaggio nel tempo può essere divertente e semplice come in Ritorno al futuro, oppure complicato e angosciante come in Donnie Darko. Un film che, a 17 anni dalla sua uscita, ancora molti faticano a capire completamente. Tra loop temporali, paradossi, wormhole e conigli giganti, nel film di Richard Kelly ce n'è abbastanza per uscire di testa.

Primer (2004)
Questo cerebrale film incentrato su una coppia di inventori che scopre per caso come viaggiare nel tempo è un rompicapo di livello estremo. Vi sarà difficile capire persino il 50% della meccanica del viaggio nel tempo, tralasciando del tutto gli sviluppi di un plot che più intricato non si può. Per fortuna, al termine di ogni visione, c'è Wikipedia sempre lì, comodamente consultabile.

Snowpiercer (2013)
Il bellissimo Snowpiercer di Bong Joon-ho è ambientato a bordo di un treno blindato, che cirumnaviga la terra devastata da una nuova glaciazione provocata dall'Uomo. Al termine del film, il treno viene distrutto, e con esso la società che si è sviluppata al suo interno. Ma un bambino e una ragazza adolescente sopravvivono e, quando escono dalla carcassa del treno, vedono un orso polare. Che significa? Beh, per tutto il film si dice che all'esterno fa troppo freddo perché gli animali possano sopravvivere. La presenza dell'orso indica che la temperatura del pianeta sta salendo e che, quindi, c'è speranza che i due superstiti possano sopravvivere e diventare i nuovi Adamo ed Eva, ripopolando la terra.

Ex Machina (2014)
Il debutto alla regia di Alex Garland mostra cosa accadrebbe se uno scienziato geniale inventasse l'intelligenza artificiale. Nella fattispecie, Ava (Alicia Vikander), un'androide che, una volta liberatasi dalla prigionia, uccide il suo creatore (Oscar Isaac) e imprigiona, lasciando a morte certa, Caleb (Domhnall Gleeson), il ragazzo che l'aveva liberata. Ma perché trattarlo così male, si sono chiesti molti. Il motivo non è immediatamente comprensibile ma non è nemmeno complicatissimo: Caleb sarà pure stato un bravo ragazzo innamorato di lei, ma decide di aiutarla solo quando Ava flirta con lui. Anche lui la vede come un oggetto, per quanto non sia un mostro come il suo creatore. Ava vuole essere libera e non potrebbe mai accettare di vivere con un uomo che la vuole possedere.

Annientamento (2018)
Ancora Garland per un film, tratto da un romanzo di Jeff VanderMeer, che è un vero trip. Vede Natalie Portman in missione in un'area in cui un misterioso fenomeno elettromagnetico, il "Bagliore", altera il DNA di animali e piante. Alla fine, la protagonista, Lena, si scontra con una sorta di umanoide metallico che tenta di replicare le sue fattezze. La Lena che esce dal Bagliore ha qualcosa di strano: il colore dei suoi occhi varia come le luci dentro il Bagliore. Che sia la vera Lena? Che l'umanoide sia riuscito a prendere il suo posto? O semplicemente Lena è cambiata dopo la sua esperienza? Non lo sapremo mai con sicurezza, a meno che non girino i sequel.