
Faide dietro le quinte: le più famose liti sul set

Werner Herzog e Klaus Kinski
Quella tra il regista Werner Herzog e l'attore Klaus Kinski è una delle più famose faide della storia del cinema, ben descritta nel documentario Il mio nemico più caro. In realtà, il rapporto tra i due era di amore/odio, ma i problemi mentali clinici di Kinski portarono l'attore a comportamenti violenti sul set di Aguirre, furore di Dio, tanto da spingere Herzog a minacciarlo di sparargli con il suo fucile. Più avanti, Kinski avrebbe rimpiazzato Jason Robards in Fitzcarraldo, e in quel caso furono gli indigeni che lavoravano sul set nella giungla a proporre al regista di uccidere Kinski per lui. Nonostante ciò, i due realizzarono diversi film insieme.
Diamo uno sguardo alle altre faide più note e curiose della storia del cinema...
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George Clooney contro David O. Russell - Three Kings
George Clooney e il regista David O. Russell non si sopportavano sul set di Three Kings. Clooney non apprezzava il modo in cui Russell trattava il cast e un giorno i due arrivarono alle mani quando Clooney tentò di difendere una comparsa "maltrattata" dal regista. Dovettero essere separati dalla troupe...

Megan Fox contro Michael Bay - Transformers
Dopo la lavorazione di Transformers - La vendetta del caduto, Megan Fox si fece sfuggire un commento infelice per descrivere il rapporto con il regista Michael Bay sul set, paragonandolo a Hitler. La cosa non fece piacere al produttore esecutivo Steven Spielberg, che spinse per licenziarla da Transformers 3. Con gli anni, Bay e la Fox hanno recuperato i rapporti, tanto che l'attrice ha interpretato i due film delle Ninja Turtles, prodotti da Bay.

Tony Kaye contro Edward Norton - American History X
Il regista di American History X, Tony Kaye, iniziò una violenta faida contro la sua star Edward Norton e la New Line Cinema quando fu chiuso fuori dalla sala montaggio per non essere riuscito a montare il film come voleva lo Studio. Norton stesso, che Kaye definì un "dilettante narcisista", completò il montaggio, e il regista finì per convincere il Toronto Film Festival a non proiettarlo. Cercò anche di far togliere il suo nome dal film, ma le regole della Directors Guild of America glielo impedirono.

Burt Reynolds contro Paul Thomas Anderson - Boogie Nights
Burt Reynolds deve a Paul Thomas Anderson il rilancio tardivo della sua carriera in seguito all'uscita di Boogie Nights, ma questo non significa che sia stato felice di lavorare con il regista. A quanto pare, i due passarono le riprese a gridarsi addosso e arrivarono persino alle mani, anche se questo non è confermato. Reynolds veniva dalla vecchia Hollywood e il suo metodo di lavoro non si sposò affatto con l'esuberanza del giovane regista, che, stando all'attore, "era pieno di sé" e girava "ogni scena come fosse la prima volta" che quella ripresa veniva fatta nella storia del cinema.

Tom Hardy contro Alejandro G. Inarritu - Revenant
Girare Revenant - Redivivo non deve essere stata un'esperienza facile, visto che Inarritu si ostinava a girare in luoghi sperduti immersi nella neve, e dunque ancora più difficili da raggiungere. Tom Hardy, a quanto si dice, a un certo punto perse la testa e arrivò alle mani con il talentuoso ma arrogante regista, tentando persino di strozzarlo. I due fecero poi pace e Hardy fece persino realizzare una maglietta ispirata all'incidente, scattandosi una foto mentre fingeva di strangolare il regista. Secondo l'attore, la zuffa fu voluta da entrambi per scaricare la tensione. Secondo altri testimoni, fu uno scontro serio, anche se poi i due fecero pace.

Tom Hardy contro Shia LeBeouf - Lawless
Prima del duello con Inarritu sul set di Revenant, Hardy aveva già sfidato Shia LaBeouf sul set di Lawless. Perdendo. Esatto: nonostante la stazza decisamente inferiore, LaBeouf avrebbe assestato il colpo vincente, mandando l'avversario letteralmente K.O. ai suoi piedi. Il regista John Hillcoat ha poi confermato la zuffa in una chat su Reddit, dichiarando però che i due vennero semplicemente separati.

Ryan Gosling contro Rachel McAdams - Le pagine della nostra vita
Nick Cassavetes, regista del romantico Le pagine della nostra vita, giura che sul set le star Ryan Gosling e Rachel McAdams inizialmente non si potevano vedere. Gosling arrivò persino a chiedergli di cambiare attrice, ma Cassavetes si rifiutò. I due protagonisti ebbero infine una brutta lite, ma poi ripresero a lavorare con più calma, avendo scaricato la tensione. E infine ebbero persino una breve storia d'amore fuori scena, tanto per ribadire il vecchio detto "Chi disprezza, compra".

Tommy Lee Jones contro Jim Carrey - Batman Forever
Il set di Batman Forever fu un fiorire di scontri: oltre alla difficile relazione tra Val Kilmer e il regista Joel Schumacher, ci fu anche posto per una faida tra Tommy Lee Jones e Jim Carrey, i due cattivi del film. In realtà era solo Jones a non sopportare il collega. Carrey racconta che una sera incontrò Jones al ristorante e si avvicinò per salutarlo. Jones lo abbracciò e gli sussurrò: "Ti odio". Carrey gli domandò perché e Jones rispose: "Non approvo la tua buffoneria". Jones è notorio per la sua inscalfibile serietà, ed evidentemente non ce la faceva proprio a sopportare una personalità stravagante come quella di Carrey.

Bette Davis contro Joan Crawford - Che fine ha fatto Baby Jane?
Chiudiamo con una delle faide più celebri di Hollywood, tanto famosa da essere stata fatta oggetto di una serie TV, Feud. Bette Davis e Joan Crawford giunsero ai ferri corti sul set di Che fine ha fatto Baby Jane?, classico thriller di Robert Aldrich. Le due attrici non si erano mai amate, essendo rivali da anni, ma le tensioni sfociarono in una vera battaglia sul set, a suon di dispetti e commenti maligni. Ad esempio, Joan Crawford indossò una cintura con dei pesi per una scena in cui Bette Davis doveva sollevarla. Quest'ultima, durante un ciak, colpì la collega alla testa e poi disse di averla appena toccata. Ma ci sono anche molti altri esempi davvero assurdi. Ciononostante, il film divenne un classico e fruttò alla Davis una nomination all'Oscar. La Crawford non fu nominata ma si vendicò in maniera subdola, accettando il premio al posto della vincitrice Anne Bancroft.